Concetti Chiave
- L'osteocondroma è un tumore benigno che causa la formazione di nuovo tessuto osseo, spesso solitario ma talvolta multiplo.
- Predilige i giovani sotto i venti anni e si localizza principalmente nelle metafisi delle ossa lunghe come femore, omero e tibia.
- Identificabile tramite radiografia, è caratterizzato da un'esostosi con un peduncolo e una forma a cappello di cartilagine.
- La diagnosi definitiva, in assenza di certezza radiologica, può richiedere una biopsia, specialmente se la massa infiltra i tessuti molli.
- Il trattamento prevede l'escissione, ma può essere evitato se l'osteocondroma è piccolo e asintomatico, monitorandone l'evoluzione.
Indice
Descrizione del tumore benigno
Si tratta di un tumore benigno che tende a fare un’esostosi, ossia porta alla formazione di nuovo tessuto osseo. Per la maggior parte si tratta di fenomeni solitari, ma in alcuni pazienti è possibile trovare esostosi multiple. Il 60% dei pazienti è giovane, di età inferiore ai venti anni. Molto comuni nelle metafisi delle ossa lunghe, quindi femore distale, omero prossimale e tibia prossimale. Spesso nasce al sito dell’inserzione dei tendini, quindi in una zona non tipica, tale per cui durante l’embriogenesi lì succede qualcosa e in età adulta si assiste ad un problema di proliferazione.
Diagnosi e caratteristiche radiologiche
Dalla radiografia il radiologo fa già diagnosi. É un’esostosi che forma un peduncolo. Viene definito anche esostosi osteocartilaginea. La neoformazione deborda dall’osso (sporge come un pendaglio) e prende la forma classica a cappo di cartilagine. É come se tentasse di formare dell’osso ma in. Lo stesso tumore si può presentare in modo diverso, come una massa che infiltra i tessuti molli. È meno frequente, in questo caso il radiologo non si esprime o si esprime in base all’età del soggetto, ma quello che conta per arrivare alla diagnosi è la biopsia. È ben evidente il tipico aspetto flocculante di tessuto condroide, grigio/perlaceo che deborda con formazione di tessuto neo-osseo. Taglio trasversale (immagine a sx); si vede il tessuto spugnoso all’interno, il peduncolo e il cappello di cartilagine.
I condrociti sono organizzati in lacune alla periferia; si nota poi un gambo e l’albero del peduncolo. I condrociti, in ematossilina-eosina, presentano nuclei molto azzurrofili, hanno poca proteina. In basso c’è l’osso con le sue trabecole e all’interno è presente il midollo osseo.
Ci sono alcune situazioni in cui non c’è né la certezza radiologica né si riesce a basarsi su fattori quali l’età ecc. Perciò si entra in diagnosi differenziale.
Il prof non richiede di sapere con quali condizioni l’osteocondroma entra in diagnosi differenziale.
Trattamento e considerazioni cliniche
Il trattamento consiste nell’escissione. Qualcuno propone di non toglierlo se, ad esempio, la diagnosi è stata fatta tramite una radiografia effettuata per altri scopi. Infatti, se è piccolo (es 0,5 cm) non è necessario l’intervento e, eventualmente, ci si pensa dopo 5-7 anni.
Siccome un tumore da un giorno all’altro non diventa di 20 cm, c’è tutto il tempo di seguire il paziente. Ci sono lesioni che crescono e poi si bloccano, infatti è un tumore benigno e non è detto che continui a crescere. Usualmente sì, ma non sempre dato che c’è qualcuno nella vita che non se ne accorge nemmeno. Alcuni medici sostengono che, più che una neoplasia, sia una dismorfia, motivo per cui qui la caratterizzazione neoplastica è più che altro clinica.
Domande da interrogazione
- Che cos'è un osteocondroma?
- Quali sono le caratteristiche comuni dell'osteocondroma?
- Come viene diagnosticato l'osteocondroma?
- Qual è il trattamento consigliato per l'osteocondroma?
L'osteocondroma è un tumore benigno che porta alla formazione di nuovo tessuto osseo, spesso manifestandosi come un'esostosi, ovvero una sporgenza ossea.
L'osteocondroma è comune nelle metafisi delle ossa lunghe come il femore distale, l'omero prossimale e la tibia prossimale, e spesso si sviluppa al sito dell'inserzione dei tendini.
La diagnosi di osteocondroma viene spesso effettuata tramite radiografia, che può mostrare la tipica esostosi con peduncolo e cappello di cartilagine. In alcuni casi, è necessaria una biopsia per confermare la diagnosi.
Il trattamento consiste nell'escissione chirurgica, ma in alcuni casi, se l'osteocondroma è piccolo e asintomatico, si può optare per un monitoraggio nel tempo senza intervento immediato.