Concetti Chiave
- I nocicettori sono terminazioni periferiche che si trovano in vari tessuti, come articolazioni, fibre muscolari e tessuto osseo, e rimangono silenti fino a quando non vengono attivati da lesioni.
- Le fibre periferiche si dividono in due tipi: A, di piccolo calibro e mielinizzate con velocità di conduzione rapida, e C, polimodali, non mielinizzate e lente.
- Il campo recettivo è l'area tissutale che attiva un nocicettore, e può sovrapporsi ad altri campi, amplificando la percezione del dolore.
- I nocicettori rispondono a stimoli meccanici, termici e chimici, presentando proprietà neuroeffettrici che influenzano infiammazione e guarigione dei tessuti danneggiati.
- I nocicettori sono responsabili del "primo dolore", un intenso dolore iniziale che svanisce rapidamente, come quando si sbatte un dito o si subisce una frattura.
Terminazioni periferiche e viscerali
Dal prolungamento centrifugo originano terminazioni periferiche che raggiungono vari tessuti, soprattutto a livello cutaneo ma comunque con un diverso grado di diffusione a seconda della regione. Alcuni esempi di tessuto raggiunti:-
- articolazioni (in particolare la capsula articolare);
- fibre muscolari (si inseriscono tra più fibre) percependo sversamento di sostanze e stiramento dei muscoli;
- Tessuto osseo in particolare a livello del periostio.
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- A: piccolo calibro, mielinizzate, caratterizzate da una velocità di conduzione 5-30 m/sec;
- C polimodali: molto piccole, non mielinizzate e di conseguenza lente (velocità di conduzione di 0.5- 2 m/sec).
Altri aspetti
Il campo recettivo è l’area tissutale che, se stimolata adeguatamente, va ad attivare un singolo nocicettore e provoca un cambiamento nella sua frequenza di scarica. In altri termini il campo recettivo è quell’intera regione anatomica che percepisce (e quindi elabora) lo stesso stimolo doloroso perché viene attivata una specifica area a livello corticale, inoltre i campi si possono sovrapporre, determinando un’amplificazione dei campi recettoriali.È presente una struttura di cellule con terminazioni libere, con fibre che si dirigono nel ramo dorsale del nervo spinale e poi emettono un prolungamento che si dirige a livello del corpo posteriore. I nocicettori presentano alcune proprietà:
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- estese ramificazioni periferiche;
- ampio range di stimoli efficaci;
- funzioni neuro-effettrici su infiammazione, riparazione e guarigione delle ferite.
I nocicettori hanno una proprietà detta neuroeffettrice, ovvero attivano una cascata di meccanismi alla base della neuroinfiammazione e della sensibilizzazione periferica, che permette la guarigione del danno, poi rispondono a stimoli meccanici, una percentuale importante (20-50%) risponde anche a stimoli termici (soprattutto il caldo, t > 45°C, alcuni anche al freddo t
Domande da interrogazione
- Quali sono le terminazioni periferiche e viscerali dei nocicettori e dove si trovano principalmente?
- Quali sono le caratteristiche delle fibre periferiche dei nocicettori?
- Come rispondono i nocicettori a diversi tipi di stimoli?
Le terminazioni periferiche dei nocicettori si trovano in vari tessuti, come articolazioni, fibre muscolari e tessuto osseo, specialmente nel periostio. Queste terminazioni sono responsabili della percezione del dolore legato a lesioni.
Le fibre periferiche dei nocicettori sono di due tipi: A, di piccolo calibro e mielinizzate, con velocità di conduzione di 5-30 m/sec, e C polimodali, molto piccole, non mielinizzate e lente, con velocità di conduzione di 0.5-2 m/sec.
I nocicettori rispondono a stimoli meccanici, termici e chimici grazie ai recettori presenti sulle loro terminazioni. Hanno una proprietà neuroeffettrice che attiva meccanismi di neuroinfiammazione e sensibilizzazione periferica, facilitando la guarigione del danno.