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Concetti Chiave

  • I nocicettori sono terminazioni periferiche che si trovano in vari tessuti, come articolazioni, fibre muscolari e tessuto osseo, e rimangono silenti fino a quando non vengono attivati da lesioni.
  • Le fibre periferiche si dividono in due tipi: A, di piccolo calibro e mielinizzate con velocità di conduzione rapida, e C, polimodali, non mielinizzate e lente.
  • Il campo recettivo è l'area tissutale che attiva un nocicettore, e può sovrapporsi ad altri campi, amplificando la percezione del dolore.
  • I nocicettori rispondono a stimoli meccanici, termici e chimici, presentando proprietà neuroeffettrici che influenzano infiammazione e guarigione dei tessuti danneggiati.
  • I nocicettori sono responsabili del "primo dolore", un intenso dolore iniziale che svanisce rapidamente, come quando si sbatte un dito o si subisce una frattura.

Indice

  1. Origine e diffusione delle terminazioni
  2. Silenzio e attivazione dei nocicettori
  3. Tipologie di fibre periferiche
  4. Campo recettivo e sovrapposizione
  5. Proprietà e funzioni dei nocicettori
  6. Risposta e sensibilizzazione dei nocicettori

Origine e diffusione delle terminazioni

Dal prolungamento centrifugo originano terminazioni periferiche che raggiungono vari tessuti, soprattutto a livello cutaneo ma comunque con un diverso grado di diffusione a seconda della regione. Alcuni esempi di tessuto raggiunti:

    - articolazioni (in particolare la capsula articolare);

    - fibre muscolari (si inseriscono tra più fibre) percependo sversamento di sostanze e stiramento dei muscoli;

    - Tessuto osseo in particolare a livello del periostio.

Silenzio e attivazione dei nocicettori

Per la maggior parte della vita i nocicettori rimangono silenti, non attivandosi mai. E’ un dolore legato strettamente a lesioni ed è il più comune. Uno stimolo doloroso a livello tissutale e l’esperienza soggettiva “dolore” è interposta una serie complessa di eventi chimici ed elettrici.

Tipologie di fibre periferiche

Le fibre periferiche sono di due tipi:

    - A: piccolo calibro, mielinizzate, caratterizzate da una velocità di conduzione 5-30 m/sec;

    - C polimodali: molto piccole, non mielinizzate e di conseguenza lente (velocità di conduzione di 0.5- 2 m/sec).

Campo recettivo e sovrapposizione

Il campo recettivo è l’area tissutale che, se stimolata adeguatamente, va ad attivare un singolo nocicettore e provoca un cambiamento nella sua frequenza di scarica. In altri termini il campo recettivo è quell’intera regione anatomica che percepisce (e quindi elabora) lo stesso stimolo doloroso perché viene attivata una specifica area a livello corticale, inoltre i campi si possono sovrapporre, determinando un’amplificazione dei campi recettoriali.

Proprietà e funzioni dei nocicettori

È presente una struttura di cellule con terminazioni libere, con fibre che si dirigono nel ramo dorsale del nervo spinale e poi emettono un prolungamento che si dirige a livello del corpo posteriore. I nocicettori presentano alcune proprietà:

    - estese ramificazioni periferiche;

    - ampio range di stimoli efficaci;

    - funzioni neuro-effettrici su infiammazione, riparazione e guarigione delle ferite.

Risposta e sensibilizzazione dei nocicettori

I nocicettori possono rispondere a diversi tipi di stimoli, in quanto sulle loro terminazioni sono presenti recettori che rispondono a stimoli meccanici (distorsione meccanica), termici, chimici ed inoltre possono rispondere a più stimoli diversi.

I nocicettori hanno una proprietà detta neuroeffettrice, ovvero attivano una cascata di meccanismi alla base della neuroinfiammazione e della sensibilizzazione periferica, che permette la guarigione del danno, poi rispondono a stimoli meccanici, una percentuale importante (20-50%) risponde anche a stimoli termici (soprattutto il caldo, t > 45°C, alcuni anche al freddo t meccano-termici; rispondono a strumenti molto affilati come spine e pinze, presentano ampi campi recettoriali; aumentano la scarica all’incrementare di intensità dello stimolo, tale da renderlo lesivo per i tessuti; sono responsabili del cosiddetto primo dolore, ovvero un dolore molto intenso che scompare molto velocemente (ad esempio lo si prova quando si sbatte un dito del piede o quando si ha una frattura ossea).

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le terminazioni periferiche e viscerali dei nocicettori e dove si trovano principalmente?
  2. Le terminazioni periferiche dei nocicettori si trovano in vari tessuti, come articolazioni, fibre muscolari e tessuto osseo, specialmente nel periostio. Queste terminazioni sono responsabili della percezione del dolore legato a lesioni.

  3. Quali sono le caratteristiche delle fibre periferiche dei nocicettori?
  4. Le fibre periferiche dei nocicettori sono di due tipi: A, di piccolo calibro e mielinizzate, con velocità di conduzione di 5-30 m/sec, e C polimodali, molto piccole, non mielinizzate e lente, con velocità di conduzione di 0.5-2 m/sec.

  5. Come rispondono i nocicettori a diversi tipi di stimoli?
  6. I nocicettori rispondono a stimoli meccanici, termici e chimici grazie ai recettori presenti sulle loro terminazioni. Hanno una proprietà neuroeffettrice che attiva meccanismi di neuroinfiammazione e sensibilizzazione periferica, facilitando la guarigione del danno.

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