Concetti Chiave
- La spondilodiscite è un'infiammazione che coinvolge il corpo vertebrale e il disco intervertebrale, con rischi di sepsi e ascesso epidurale.
- L'eziologia della spondilodiscite include infezioni come la tubercolosi e batteri Gram-negativi, spesso connessa a complicanze cardiache.
- I criteri minori per la diagnosi comprendono febbre, fenomeni vascolari, necrosi agli arti inferiori, e emocolture indicative di infezione.
- La clinica è caratterizzata da febbre e dolore lombare che non migliora con riposo o analgesici, potendo evolvere in deficit neurologici.
- La diagnosi si conferma tramite emocolture e Risonanza Magnetica, mentre il trattamento prevede terapia antibiotica e degenza ospedaliera prolungata.
Definizione e localizzazione
La spondilodiscite è un processo infiammatorio che riguarda/si localizza nel corpo vertebrale e secondariamente si estende anche al disco intervertebrale. Può andare incontro a complicanze come la sepsi o la formazione di un ascesso epidurale.A seconda della localizzazione del processo infiammatorio, si parla di:
- osteomielite quando l'infiammazione interessa solo il corpo vertebrale;
- discite quando interessa solo il disco vertebrale.
Eziologia
Se la spondilodiscite è associata a Ivu può essere dovuta anche a Gram-. Anche la tubercolosi può dare spondilodiscite, ecocardiogramma positivo per presenza di vegetazione o complicanza come deiscenza valvolare o ascesso, difetto valvolare con insorgenza di un difetto valvolare non noto in precedenza o peggioramento di un difetto noto.
Criteri minori
I criteri minori sono:- condizioni cardiache predisponenti o somministrazione di farmaci Ev;
- febbre ≥38°C;
- Fenomeni vascolari di microembolizzazione settica;
- necrosi delle estremità (soprattutto agli arti inferiori) dovuta ad embolizzazione;
- circolo periferico;
- emorragie ungueali;
- glomerulonefriti, noduli di Rendu Osler, spot di Roth;
- emocolture positive che non rientrano nelle categorie dei criteri maggiori;
- diagnostica sierologica indicativa di infezione da germi tipici di endocardite nonostante le emocolture siano negative.
Clinica
La diagnosi si fa quando si presentano in contemporanea febbre e dolore lombare che non regredisce né con il riposo né con gli analgesici. È possibile che siano presenti deficit neurologici. In rari casi si può arrivare ad ascessi intravertebrali o perivertebrali con gravi quadri di paraplegia per compressione midollare.
Diagnosi e trattamento
L'emocoltura positiva nel 40-60% dei casi, che consente di avviare una terapia antibiotica mirata. In caso non sia possibile rilevare il patogeno tramite emocoltura ma il sospetto di spondilodiscite persiste, si con successiva coltura del materiale prelevato, con maggiore probabilità di isolare il patogeno. La paziente (di cui abbiamo parlato al paragrafo 5) viene trattata efficacemente per l’endocardite e rimane ricoverata in lungo degenza un ospedale di comunità per la somministrazione della terapia antibiotica. A 30 giorni dalla dimissione, però, la paziente torna in ambulatorio per la comparsa di un improvviso dolore lombare che non aveva mai avuto in precedenza. Il dolore è presente a riposo e comporta un’importante impotenza funzionale.La paziente viene sottoposta ad una Rm vertebrale con Mdc che mostra un’alterazione di segnale dopo il Mdc a carico delle vertebre L2-L3 e del disco interposto, per cui si fa diagnosi di spondilodiscite L2-L3, cateteri venosi centrali in sede da molto tempo, con emocolture che rimangono positive anche dopo la rimozione del Cvc.
Domande da interrogazione
- Qual è la definizione e la localizzazione della spondilodiscite?
- Quali sono le cause principali della spondilodiscite?
- Quali sono i criteri minori per la diagnosi di spondilodiscite?
- Come viene diagnosticata e trattata la spondilodiscite?
La spondilodiscite è un processo infiammatorio che coinvolge il corpo vertebrale e si estende al disco intervertebrale, con possibili complicanze come sepsi o ascesso epidurale.
La spondilodiscite può essere causata da infezioni come la tubercolosi o associata a infezioni urinarie da batteri Gram-negativi, e può essere complicata da endocardite.
I criteri minori includono condizioni cardiache predisponenti, febbre ≥38°C, fenomeni vascolari, necrosi delle estremità, emocolture positive non categorizzate come maggiori, e diagnostica sierologica indicativa di infezione.
La diagnosi si basa su sintomi come febbre e dolore lombare persistente, con conferma tramite emocolture e imaging come RM. Il trattamento include terapia antibiotica mirata, spesso necessaria una lunga degenza ospedaliera.