Concetti Chiave
- Il trattamento per le IBD è personalizzato, tenendo conto delle caratteristiche della malattia e del paziente, come attività, gravità e eventuali complicazioni.
- La terapia medica inizia con anti-infiammatori e steroidi per l'attacco, seguita da immunosoppressori e biologici per il mantenimento, data la natura cronica della malattia.
- Gli interventi chirurgici nel Morbo di Crohn mirano a risolvere complicanze, risparmiando più intestino possibile per prevenire malassorbimento.
- La stricturoplastica è l'intervento principale per le stenosi intestinali, permettendo di risolvere temporaneamente il restringimento senza resecare l'intestino.
- La chirurgia è indicata in casi di displasia, cancro, refrattarietà alla terapia medica, persistenza dei sintomi o complicanze gravi, come fistole, ascessi o megacolon tossico.
Trattamento
Il trattamento deve essere scelto sulla base di:-
- Ibd-related characteristics: disease activity, Disease severity, Complications of Ibd, Response to prior Ibd treatment(s)
- Non-Ibd characteristics: Current infection, Comorbidities
-
- Patient-reported outcomes (Pros): percezione del paziente della malattia, che può essere in linea o meno coi reperti anatomopatologo-patologici e clinici. (Using disease activity scores, i.e. Harvey-Bradshaw Activity Index (cd), Modified Mayo Score or the Simple Clinical Colitis Activity Score for Uc)
- Inflammatory burden (Based on extent of disease and severity of endoscopic findings and/or other non-invasive markers of inflammation, such as fecal calprotectin, Esr or Crp)
Terapia medica
La terapia di attacco generalmente viene fatta con anti-infiammatori e steroidi, quella di mantenimento con immunosoppressori e biologici. La storia naturale della malattia è molto lunga e caratterizzata da continue remissioni e riacutizzazioni. Nel corso del tempo si verificano le complicanze e il paziente dovrà essere sottoposto a chirurgia.Gli interventi chirurgici nel Crohn non sono curativi, ma volti a risolvere le complicanze. Bisogna cercare di risparmiare più intestino possibile perché è facile che il paziente dovrà andare incontro ad altri interventi nel corso della sua vita, rischiando malassorbimento e sindrome dell’intestino corto.
L’intervento principale per trattare le stenosi del piccolo intestino è la stricturoplastica. Si cerca di risparmiare il tratto di intestino interessato facendo una plastica che risolva, almeno temporaneamente, la stenosi. Nell’immagine sono indicate indicazioni e controindicazioni alla stricturoplastica.
Terapia chirurgica
Prevalenza:-
- 10-20% dei pazienti con Rcu
- 2/3 dei pazienti con Crohn Indicazioni alla chirurgia:
- Displasia o cancro
- Refrattarietà alla terapia medica
- Attività della malattia, sintomi, fistole o ascessi persistenti
- Effetti collaterali intollerabili
- Complicanze (fistole e ascessi per il Crohn, Megacolon tossico e perforazione per la Rcu)
Domande da interrogazione
- Quali sono i fattori da considerare nella scelta del trattamento per le malattie infiammatorie intestinali (IBD)?
- Qual è l'approccio generale della terapia medica per le IBD?
- Qual è lo scopo degli interventi chirurgici nel trattamento del Morbo di Crohn?
- Quali sono le indicazioni principali per la chirurgia nei pazienti con IBD?
Il trattamento deve essere scelto in base alle caratteristiche legate all'IBD, come l'attività e la gravità della malattia, le complicazioni e la risposta a trattamenti precedenti, oltre a considerare le caratteristiche non legate all'IBD, come infezioni attuali e comorbidità.
La terapia medica prevede un trattamento di attacco con anti-infiammatori e steroidi, seguito da una terapia di mantenimento con immunosoppressori e biologici, considerando la natura cronica della malattia con remissioni e riacutizzazioni.
Gli interventi chirurgici nel Morbo di Crohn non sono curativi ma mirano a risolvere le complicanze, cercando di risparmiare il più possibile l'intestino per evitare malassorbimento e sindrome dell'intestino corto.
Le indicazioni principali per la chirurgia includono displasia o cancro, refrattarietà alla terapia medica, attività persistente della malattia, sintomi, fistole o ascessi, effetti collaterali intollerabili e complicanze come megacolon tossico e perforazione.