Concetti Chiave
- La sintomatologia atipica negli anziani è più comune e spesso non include il classico dolore toracico irradiato.
- Nei pazienti oltre gli 85 anni, solo il 50-60% presenta dolore toracico durante un infarto, rispetto al 95% dei più giovani.
- I sintomi atipici, detti equivalenti ischemici, includono dispnea, sintomi digestivi e alterazioni dello stato di coscienza.
- In presenza di sintomatologia atipica o tipica, è essenziale escludere patologie cardiovascolari e non vascolari come pericardite, embolia polmonare, reflusso gastroesofageo e ulcera peptica.
- La diagnosi differenziale è cruciale per escludere un infarto miocardico, considerando varie condizioni come bronchite, pleurite e Herpes Zoster.
Sintomatologia atipica e infarto
La sintomatologia atipica, ovvero tutto ciò che non è dolore retrosternale irradiato al braccio sinistro, è direttamente proporzionale all’età del paziente.
• Grafico a sinistra. Il dolore toracico è presente quasi nel 95% dei pazienti relativamente giovani (età inferiore a 65 anni), ma scende a grossomodo 50-60% nei pazienti con età superiore a 85 anni. Significa che il 50% con età>85 anni avrà infarto acuto del miocardio senza manifestare infarto acuto del miocardio.
• Tabella a destra. Questa evidenza la si vede anche in un altro articolo, in cui si è presa una popolazione geriatrica (età media della popolazione 85 ± 6 anni) e hanno suddiviso i pazienti sulla base di quelli che manifestavano un dolore toracico e quelli che dopo l’infarto avevano una presentazione atipica. La stragrande maggioranza (60%) dei pazienti in età molto avanzata avevano presentazione atipica del dolore.
Sintomi alternativi e diagnosi
Quali sono i “sintomi alternativi”? Si chiamano equivalenti ischemici, significa che ogni sintomo con questa natura di fatto mi mima a tutti gli effetti un sintomo ischemico. Essi sono: perdita di coscienza generale o una caduta (presente fino al 15% dei pazienti), dispnea (fino al 15% dei pz), sintomi digestivi o nausea, scadimento delle condizioni generali, delirio o alterazione dello stato di vigilanza e altri sintomi. Tutti questi devono essere considerati equivalenti ischemici e qualora il paziente si dovesse presentare con uno di questi sintomi si va in diagnosi differenziale anche con l’infarto acuto del miocardio.
Patologie da escludere
Qual è la classe di patologie che dovrebbero essere escluse in pazienti che si presentano con sintomatologia tipica o anche eventualmente con sintomatologia atipica?
Vi sono una serie di patologie cardiovascolari: pericardite acuta, versamento pericardico, miocardite, severa crisi ipertensiva, cardiomiopatia da stress, cardiomiopatia ipertrofica, sindrome aortica acuta, embolia polmonare. Molti pazienti con embolia polmonare spesso si presentano con dolore retrosternale spesso irradiato alle braccia.
Vi sono anche malattie non vascolari: spasmo esofageo, esofagite, reflusso gastroesofageo, ulcera peptica, polmonite, bronchite, attacco d’asma, pleurite, versamento pleurico, trauma toracico, frattura costale, costocondrite, danno vertebrale o discale, Herpes Zoster, ansia e depressione.
Tutte queste patologie vanno in diagnosi differenziale ogni qual volta si presenti un paziente con sospetto infarto acuto del miocardio.
Domande da interrogazione
- Qual è la relazione tra l'età del paziente e la sintomatologia atipica nell'infarto acuto del miocardio?
- Quali sono i sintomi alternativi che possono indicare un infarto acuto del miocardio negli anziani?
- Quali patologie devono essere escluse quando si sospetta un infarto acuto del miocardio?
La sintomatologia atipica è direttamente proporzionale all'età del paziente. Nei pazienti con età superiore a 85 anni, solo il 50-60% manifesta dolore toracico, mentre il restante presenta sintomi atipici.
I sintomi alternativi, chiamati equivalenti ischemici, includono perdita di coscienza, dispnea, sintomi digestivi, scadimento delle condizioni generali, delirio e altri sintomi. Questi devono essere considerati nella diagnosi differenziale.
Devono essere escluse patologie cardiovascolari come pericardite acuta, miocardite, embolia polmonare, e malattie non vascolari come reflusso gastroesofageo, polmonite, pleurite, e ansia.