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Concetti Chiave

  • Lo screening delle patologie biologiche è fondamentale per diagnosticare precocemente malattie non rilevate, in particolare il diabete.
  • È indicato per individui sopra i 45 anni, con pre-diabete, precedenti di diabete gestazionale, sovrappeso, obesità, e storia familiare di diabete.
  • Altri fattori di rischio includono ipertensione, dislipidemia aterogena, malattie cardiovascolari precoci, e appartenenza a etnie ad alto rischio di diabete di tipo 2.
  • I criteri diagnostici per il diabete includono glicemia casuale ≥ 200mg/dL, glicemia a digiuno ≥ 126mg/dL, e glicemia post carico orale di glucosio ≥ 200mg/dL.
  • L'emoglobina glicata (HbA1c) è utilizzata per una diagnosi affidabile del diabete, con valori ≥ 6.5% indicativi di diabete.

Screening di patologie biologiche

È utile per individuare i soggetti con malattia non diagnosticata o addirittura non rilevata per assenza di disturbi, in modo da fare diagnosi più precocemente possibile. Va eseguito a:
• tutti i soggetti con più di 45 anni;
• soggetti di età • IFG, IGT, HbA1c 6.00-6.49% (prediabete);
• pregresso diabete gestazionale (GDM): se una donna ha avuto GDM, il diabete è comparso durante la gravidanza e poi si è risolto dopo il parto, la paziente è ad alto rischio di sviluppare DMT2 (in media, 1 donna con GDM su 3 svilupperà DMT2 nell’arco di 10 anni).
In caso di GDM va eseguita una glicemia all’anno.
• sovrappeso, obesità
storia familiare di diabete (1°grado)
• ipertensione arteriosa
• dislipidemia aterogena (basso HDL e/o ipertrigliceridemia)
• malattie cardiovascolari insorte precocemente
• diabete misconosciuto o pre-diabete
• parto di neonato macro microsomico
• appartenenza a etnie ad alto rischio di DMT2: sudamericani con discendenza indio-americana e soggetti di alcune zone di Asia/Oceania in seguito all’esposizione ad uno stile di vita diverso dalla
loro zona di origine (minor attività fisica e maggior quantità di cibo). Tali etnie hanno un diabete che compare più precocemente rispetto a ciò che accade tipicamente negli Europei.
I criteri diagnostici sono:
1. Glicemia casuale ≥ 200mg/dL (11.1 mmol/L), soprattutto se in presenza dei sintomi classici.
2. Glicemia a digiuno da 8-10 ore ≥ 126mg/dL (7 mmol/L). Tale misurazione va confermata in una seconda occasione, tuttavia in presenza di valori glicemici molto alti (per es. 300 mg/dL) è sufficiente una singola misurazione.
3. Carico orale di glucosio 2h OGTT (75g). Dopo aver bevuto 75g di glucosio sciolti in acqua in 5 minuti circa, si fa diagnosi se il soggetto presenta un valore di glicemia ≥ 200 mg/dL alla seconda ora dall’assunzione. Anche questo dato andrebbe riconfermato in caso di valori al limite, ma spesso il paziente, non tollerando bene il test (nausea, vomito, etc,) si rifiuta di rifarlo. Quindi, spesso, ci si accontenta di una singola misurazione. Viene effettuata di solito una seconda misurazione perché c’è molta variabilità: si potrebbe prima trovare come valore 230 e alla seconda volta 180, rendendo la diagnosi difficoltosa. Proprio per questa variabilità alla diagnosi, si tende a non farlo e a sostituirlo
con l’Hb glicata.
4. Emoglobina Glicata (HbA1c), che è indicativa delle glicemie degli ultimi 2-3 mesi (vita eritrociti) e fornisce quindi un’informazione utile e affidabile. Qui il diabete è diagnosticato se il valore è ≥ 6.5%.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza dello screening delle patologie biologiche?
  2. Lo screening è fondamentale per individuare soggetti con malattie non diagnosticate o non rilevate, permettendo una diagnosi precoce.

  3. Quali sono i criteri per eseguire lo screening del diabete?
  4. Lo screening va eseguito su soggetti con più di 45 anni, prediabete, pregresso diabete gestazionale, sovrappeso, storia familiare di diabete, ipertensione, dislipidemia, malattie cardiovascolari precoci, e appartenenza a etnie ad alto rischio.

  5. Quali sono i criteri diagnostici per il diabete?
  6. I criteri includono glicemia casuale ≥ 200mg/dL, glicemia a digiuno ≥ 126mg/dL, carico orale di glucosio con glicemia ≥ 200mg/dL alla seconda ora, e HbA1c ≥ 6.5%.

  7. Perché l'HbA1c è considerata una misura affidabile per la diagnosi del diabete?
  8. L'HbA1c è indicativa delle glicemie degli ultimi 2-3 mesi, fornendo un'informazione utile e affidabile per la diagnosi del diabete.

Domande e risposte