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Concetti Chiave

  • La conferma del sospetto di diabete si basa su tre esami diagnostici principali: glicemia plasmatica a digiuno (FPG), test da carica orale di glucosio (OGTT) ed emoglobina glicata (HbA1c).
  • Il monitoraggio della glicemia nei pazienti diabetici può essere effettuato tramite HbA1c e automonitoraggio con glucometri, particolarmente utilizzato nei diabetici di tipo 1.
  • Gli esami per il monitoraggio delle complicanze diabetiche includono microalbuminuria e la stima del tasso di filtrazione glomerulare (eGFR), per prevenire danni micro- e macro-vascolari.
  • Dal 2010, l'ADA ha definito quattro criteri diagnostici per il diabete, introducendo l'HbA1c come parametro diagnostico valido, adottato anche dall'OMS nel 2011.
  • Per confermare una diagnosi di diabete, è necessario che i primi tre criteri diagnostici siano ripetuti due volte per ottenere due test positivi, mentre l'ultimo criterio è sufficiente da solo se sintomi e glicemia random sono coerenti.

Indice

  1. Esami diagnostici per il diabete
  2. Monitoraggio della patologia diabetica
  3. Criteri diagnostici dell'ADA
  4. Conferma della diagnosi di diabete

Esami diagnostici per il diabete

Nella pratica clinica per confermare un eventuale sospetto di diabete sono presenti diversi esami diagnosticiiciiciici. Inoltre, sono stati elaborati esami che permettono il monitoraggio della patologia, sia in termini glicemici sia in termini di possibili complicanze correlate al diabete.

Per quanto riguarda gli esami diagnostici ve ne sono 3 cardine:

1) FPG (Fasting Plasma Glucose, ovvero glicemia plasmatica a digiuno);

2) OGTT (Oral Glucose Tolerance test ovvero test da carica orale di glucosio, detto anche curva glicemica);

3) HbA1c (emoglobina glicata).

Monitoraggio della patologia diabetica

Per quanto riguarda gli esami di monitoraggio troviamo:

• HbA1c

Automonitoraggio della glicemiamia mediante POCT (point of care testing).

Questo test viene eseguito in autonomia dal paziente tramite strumenti quali i glucometri, che vengono usati soprattutto da pz affetti da diabete di tipo 1. In questo modo viene misurata la glicemia capillare, ovvero classico esame al polpastrello. La prof sottolinea la differenza tra la glicemia capillare che viene usata per l’automonitoraggio e la glicemia plasmatica a digiuno che viene utilizzata per fare le diagnosi.

Vi sono poi degli esami che vengono eseguiti per il monitoraggio delle complicanze che vengono suddivise in micro-vascolari (neuropatia diabetica, nefropatia diabetica e retinopatia diabetica) e macro-vascolariari (vasculopatie, infarto, ictus):

• (Micro)albuminuria

• Stima GFR (eGFR)

Criteri diagnostici dell'ADA

Dal 2010 in poi l’ADA (American Diabetes Association) ha stabilito 4 criteri diagnostici

1) HbA1C ≥ 6.5% (48 mmol/mol)

2) FPG ≥ 126mg/dl (7 mmol/l)

3) 2 h glucosio nel plasma 200mg/dl (11.1 mmol/l)

4) In un paziente che ha una sintomatologia classica di iperglicemia (poliuria, polidipsia e perdita inspiegata di peso) una glicemia random superiore 200 mg/dl (11,1 mmol/l)

Fino al 2009 venivano utilizzati solo gli ultimi 3 criteri. Il primo criterio è stato aggiunto nel 2010 da ADA, (nel 2011 è stato adottato anche da WHO), in quanto ritenuto un parametro estremamente valido a fini diagnostici.

Conferma della diagnosi di diabete

ADA stabilisce che per confermare una diagnosi di diabete mellito è necessario utilizzare i criteri in modo attento:

• I primi 3 criteri, perché ci sia una solidità diagnostica, vanno ripetuti 2 volte, in modo da ottenere 2 test positivi

• L’ultimo criterio è considerato sufficiente, nel senso che vengono integrate sia le informazioni laboratoriali (glicemia maggiore di 200mg/L) sia il quadro sintomatologico

• I primi 3 criteri vengono definiti esclusivi, in quanto è sufficiente che il paziente risulti positivo ad un solo parametro: in questo caso è consigliato richiedere il medesimo test a qualche giorno di distanza. In caso di due test diversi ma entrambi positivi, si può comunque effettuare diagnosi di diabete

• Nel caso in cui 2 test risultassero discordanti, ADA consiglia di ripetere il test in cui il risultato è positivo

Domande da interrogazione

  1. Quali sono gli esami diagnostici principali per confermare un sospetto di diabete?
  2. Gli esami diagnostici principali per confermare un sospetto di diabete sono la glicemia plasmatica a digiuno (FPG), il test da carica orale di glucosio (OGTT) e l'emoglobina glicata (HbA1c).

  3. Quali criteri diagnostici sono stati stabiliti dall'ADA per il diabete?
  4. L'ADA ha stabilito quattro criteri diagnostici: HbA1C ≥ 6.5%, FPG ≥ 126mg/dl, 2 h glucosio nel plasma 200mg/dl, e glicemia random superiore a 200 mg/dl in presenza di sintomi classici di iperglicemia.

  5. Come viene eseguito l'automonitoraggio della glicemia?
  6. L'automonitoraggio della glicemia viene eseguito dal paziente tramite strumenti come i glucometri, misurando la glicemia capillare, soprattutto nei pazienti con diabete di tipo 1.

  7. Cosa consiglia l'ADA in caso di risultati discordanti tra i test diagnostici?
  8. In caso di risultati discordanti tra i test diagnostici, l'ADA consiglia di ripetere il test in cui il risultato è positivo per confermare la diagnosi di diabete.

Domande e risposte