Concetti Chiave
- La scabbia è causata dall'aracnide Sarcoptes Scabiei hominis, che infetta esclusivamente gli esseri umani e richiede contatto diretto prolungato per trasmettersi.
- Il parassita può sopravvivere su superfici infette fino a 3 giorni, permettendo la trasmissione anche tramite contatto indiretto.
- Il periodo di incubazione dura circa 3 settimane; il parassita scava tunnel nell'epidermide per deporre uova, causando prurito e lesioni infiammatorie.
- Le lesioni si localizzano in aree specifiche come spazi interdigitali, ascelle, e genitali, ma non colpiscono mai la testa e le zone palmo-plantari negli adulti.
- La scabbia crostosa è una forma grave che colpisce soggetti immunodepressi, caratterizzata da un'infiammazione estesa e presenza massiccia di acari.
Indice
Trasmissione e sopravvivenza del parassita
È causata da Sarcoptes Scabiei hominis, un aracnide (insetto) che infetta solo la specie umana ed è privo di ali (attero): serve perciò un contatto diretto prolungato tra un soggetto sano ed uno infetto, in modo che il parassita passi da un corpo all’altro (es. coniugi, madre-figlio, anziano-badante). Tuttavia, si deve considerare che l’insetto può sopravvivere sulle superfici anche per 3 giorni e che quindi la trasmissione può avvenire anche per contatto con superfici infette. Il periodo di incubazione dura 3 settimane.
Ciclo vitale e caratteristiche dell'acaro
La femmina dopo essere stata fecondata dal maschio lo uccide. Procede con l’infezione scavando un tunnel nello spessore dell’epidermide dell’ospite, dove va a deporre le uova. Quest’ultime diventano poi larve e successivamente ninfe mature. Possono nascere sia maschi che femmine, queste ultime, in particolare, sono molto più grandi del maschio, che ha solo funzione riproduttiva. Le spine (spicule) presenti nel corpo dell’acaro, fungono da uncini e gli permettono di rimanere impiantato nello spessore dell’epidermide; non permettono però di uscire dalla pelle e l’acaro muore in sede.
Sintomi e distribuzione delle lesioni
Dal cunicolo (gallerie scavate nello spessore, segno caratteristico) si genera una papula infiammatoria, che provoca un prurito continuo e molto fastidioso. La distribuzione delle lesioni è abbastanza caratteristica, sedi predilette sono:
● Spazi interdigitali
● Ascelle
● Regione periombelicale
● Genitali: qui può generare dei piccoli noduli scabbiosi caratteristici (dentro il nodulo si trova l’acaro)
● Areole mammarie
Nell’adulto NON infetta mai le zone palmo-plantari e la testa; nel bambino, invece, può interessare la zona palmo-plantare.
Le lesioni sono apparentemente aspecifiche: papule escoriate che causano intenso prurito che peggiora di notte (come tutte le malattie della pelle che causano prurito).
Diagnosi e varianti della scabbia
È molto difficile, infatti, a volte distinguere una scabbia da un eczema o da una dermatite eczematosa. Inoltre, possono infettarsi (sovrainfezione batterica) ed impetiginizzarsi, assumendo così un aspetto purulento. Della scabbia esistono diversi modelli animali, simili dal punto di vista immunologico ma non cutaneo. Scabbia norvegese o scabbia crostosa
È una forma esasperata di scabbia che ha la peculiarità di avere una reazione infiammatoria molto estesa. Sono presenti numerosissimi acari e di solito interviene in soggetti immunodepressi o in soggetti defedati. Come per tutte le malattie infettive la diagnosi si basa sulla ricerca dell'agente eziologico e non bastano i burrows. Si individuano i solchi e si grattano, per poi metterli su un vetrino e osservarli a fresco. Raramente si usa la diagnosi istologica.
Domande da interrogazione
- Qual è la causa principale della scabbia?
- Quali sono le aree del corpo più comunemente colpite dalla scabbia?
- Come si differenzia la scabbia norvegese dalla scabbia comune?
La scabbia è causata da Sarcoptes Scabiei hominis, un aracnide che infetta solo gli esseri umani e richiede un contatto diretto prolungato per la trasmissione.
Le aree più comunemente colpite includono gli spazi interdigitali, le ascelle, la regione periombelicale, i genitali e le areole mammarie.
La scabbia norvegese è una forma esasperata con una reazione infiammatoria molto estesa, numerosi acari, e si verifica spesso in soggetti immunodepressi o defedati.