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Concetti Chiave

  • Il piede piatto è un dismorfismo caratterizzato da pronazione del calcagno e caduta della volta longitudinale mediale, visibile attraverso l'impronta plantare.
  • Si distinguono due tipi di piede piatto alla nascita: il talo-valgo di grado I, correggibile con trattamenti non invasivi, e il piede torto di III grado rigido, che richiede chirurgia precoce.
  • L'ortesi plantare serve principalmente a compensare e ridurre la stanchezza del piede, ma non altera la progressione naturale del piede piatto.
  • Il trattamento chirurgico è raro e riservato a casi di sindromi pronatorie secondarie e pazienti a rischio di complicanze degenerative.
  • La valutazione per il trattamento chirurgico si basa su criteri sia morfologici che funzionali, analizzando il cammino per identificare problematiche di pronazione non compensate.

Indice

  1. Caratteristiche del dismorfismo
  2. Tipi di talo-valgo congenito
  3. Trattamenti incruenti e ortesi plantari
  4. Criteri per il trattamento chirurgico
  5. Valutazione funzionale del piede piatto

Caratteristiche del dismorfismo

È un dismorfismo caratterizzato da: Pronazione del calcagno e contemporanea supinazione dell’avampiede; Caduta della volta longitudinale mediale; Tipica alterazione dell’impronta plantare (al podoscopio).

Si può considerare come un talo-valgo congenito ed oggi è chiamato sindrome pronatoria o hiperpronated Foot.

Funzionalmente è uno stato di pronazione persistente: elica svolta in tutte le fasi del passo.

Tipi di talo-valgo congenito

Ne esistono due tipi alla nascita:

    Talo-valgo di grado I (talo-valgo congenito correggibile): prognosi buona entro i 2-6 mesi. Si riesce a correggere con gessetti o manipolazioni perché quando il bambino ancora non cammina i muscoli più forti sono i supinatori che prevalgono quindi sui pronatori. L’inizio dell’ambulazione favorisce la pronazione e tenderà a correggere uno dei piedi torti corretti con il Ponseti. Si può mettere una scarpina regolabile. I vecchi pediatri non facevano nulla.

    • Piede torto di III grado rigido (o astragalo-verticale congenito o piede convesso-valgo congenito o piede a dondolo o rocket-bottom foot). Ha prognosi negativa. È necessario il trattamento chirurgico entro i 3 anni. Oggi è possibile provare prima dell’intervento un Ponseti inverso e poi eventualmente si opera.

    Ci sono delle forme intorno ai due anni che sono misconosciute perché quando iniziano a camminare hanno tutti il piede piatto, ed è fisiologico.

Trattamenti incruenti e ortesi plantari

Può essere incruento attraverso l’impego di ortesi plantari. L’ortesi plantare ideale non esiste; ha solo una funzione di compenso, palliativa.

Spitz aveva introdotto il plantare con una punta da disegno così il bambino sentendo dolore avrebbe supinato il piede, tolto il plantare tornava come prima.

40 anni fa era stata introdotta la ginnastica per il piede piatto ma senza risultati.

L’ortesi plantare fa stancare meno il piede e previene le tendiniti, ma non modifica la storia naturale del piede, non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino il contrario.

Dd tra dolore da piede piatto e Morbo di Sever (tallonite da osteocondrite dell’apofisi posteriore del calcagno)

Criteri per il trattamento chirurgico

Il trattamento è chirurgico solamente nel 2-3% dei casi. Il trattamento chirurgico si esegue per:

    • sindromi pronatorie secondarie

    • pazienti a rischio di complicanze in età adulta (patologie degenerative)

    • pazienti sintomatici (rari)

Valutazione funzionale del piede piatto

In passato i piedi piatti indirizzati alla chirurgia venivano valutati solamente sulla base di criteri morfologici (piede morfologicamente piatto). Oggi a questi vengono addizionati criteri funzionali (piede funzionalmente piatto) perché non tutti i piedi morfologicamente piatti sono funzionalmente piatti. La valutazione funzionale oggi viene fatta tramite gait-analysis (analisi del cammino) utilizzando talvolta telecamere.

I criteri funzionali sono:

    • sindromi da eccesso di pronazione non compensate durante le fasi del passato

    • persistente stato di pronazione

    • mancanza di alternanza dello svolgimento-riavvolgimento dell’elica podalica

Domande da interrogazione

  1. Che cos'è il piede piatto e quali sono le sue caratteristiche principali?
  2. Il piede piatto è un dismorfismo caratterizzato da pronazione del calcagno, supinazione dell’avampiede, caduta della volta longitudinale mediale e una tipica alterazione dell’impronta plantare, visibile al podoscopio.

  3. Quali sono i due tipi di piede piatto identificabili alla nascita e come si differenziano in termini di trattamento?
  4. Alla nascita si possono identificare il talo-valgo di grado I, che ha una buona prognosi e può essere corretto con gessetti o manipolazioni, e il piede torto di III grado rigido, che ha una prognosi negativa e richiede trattamento chirurgico entro i 3 anni.

  5. Qual è il ruolo dell'ortesi plantare nel trattamento del piede piatto?
  6. L'ortesi plantare ha una funzione di compenso e palliativa, aiuta a ridurre la stanchezza del piede e a prevenire le tendiniti, ma non modifica la storia naturale del piede piatto, senza evidenze scientifiche che dimostrino il contrario.

  7. Quali sono i criteri attuali per valutare la necessità di un trattamento chirurgico per il piede piatto?
  8. Oggi la valutazione per un trattamento chirurgico del piede piatto include sia criteri morfologici che funzionali, con l'analisi del cammino (gait-analysis) che aiuta a identificare sindromi da eccesso di pronazione non compensate, persistente stato di pronazione e mancanza di alternanza nello svolgimento-riavvolgimento dell’elica podalica.

Domande e risposte