Concetti Chiave
- L'approccio agobioptico è sconsigliato per la valutazione completa del tessuto linfonodale, sebbene sia utile per indagare metastasi con poca quantità di materiale.
- La citologia agoaspirativa sotto guida ecografica è preferita per confermare o escludere metastasi, utilizzando aghi molto piccoli per minimizzare l'invasività.
- La citologia agoaspirativa non è adatta per indagare esaustivamente la patologia dei linfomi, poiché non fornisce informazioni sufficienti.
- I linfonodi possono accumulare pigmenti da fonti ambientali o tatuaggi, con potenziali manifestazioni di patologie sistemiche come l'amiloidosi.
- Le reazioni nei linfonodi non neoplastici includono diverse forme di iperplasia e infiammazione, spesso causate da infezioni virali, batteriche o fungine.
Indice
Approccio agobioptico e citologia
In tanti centri, per comodità, viene preferito un approccio agobioptico: invece che togliere il linfonodo in toto, viene fatto un carotaggio. Questo è sconsigliato, in quanto non si vede l’intera struttura del tessuto: potrebbe andar bene nel caso in cui si vada ad indagare una metastasi, perché non serve una grande quantità di materiale per riscontrare una localizzazione di una neoplasia epiteliale maligna.
Il materiale viene mandato a fresco per fare la citofluorimetria e poi fissato in formalina ed incluso in paraffina per l’istologia e per le altre colorazioni che vengono fatte. Rispetto all’agobiopsia viene preferita la citologia agoaspirativa sotto guida ecografica, procedura banale e veloce, molto utile se utilizzata per escludere o confermare una metastasi: sui linfonodi superficiali del collo e dell’inguine si usano aghi molto piccoli, di 27G (molto più piccoli di quelli del prelievo del sangue), che hanno, però, lo svantaggio di essere corti (1,5cm). Con la guida ecografica si arriva facilmente a pungere il linfonodo. Tutta la patologia legata ai linfomi invece non può essere indagata in modo esaustivo tramite citologia agoaspirativa.Linfoadenopatia negli anziani
Nel caso in cui un anziano si trovi in una situazione di linfoadenopatia generalizzata, bisognerà tener conto che i linfonodi inguinali, sede preferita dai chirurghi per la facilità di rimozione, alle volte sono linfonodi poco informativi a causa della loro involuzione adiposa o fibrosa.
Pigmenti nei linfonodi
Nei linfonodi si possono anche rilevare pigmenti se, a causa del loro ruolo di filtro, si troveranno a drenare materiale pigmentato: può trattarsi di materiale simil-antracotico in linfonodi vicini ai polmoni, può essere dovuto in seguito ad un tatuaggio all’ingestione di pigmento nerastro da parte di macrofagi drenati dai linfonodi. Chiaramente lo stesso tipo di pigmento può essere in una metastasi di melanoma, oppure patologie sistemiche di altro tipo possono avere la loro manifestazione nel linfonodo (es. amiloidosi).
Reattività dei linfonodi
Un linfonodo, non neoplastico, può essere reattivo in un po' tutte le zone:
• Iperplasia follicolare: si manifesta con numerosi follicoli, centri germinativi prominenti, macrofagi con corpi tingibili, popolazione polimorfa, frequenti mitosi (tipico delle linfoadeniti su base batterica);
• Iperplasia paracorticale;
• Espansione dei seni (istiocitosi dei seni);
• Flogosi granulomatosa, con la presenza di granulomi nel linfonodo.
Patologie infettive e linfoadenite
Le patologie infettive possono dare quadri di linfoadenite:
• Virali (EBV, HIV, CMV, morbillo);
• Batteriche;
• Micobatteriche;
• Fungine;
• Da protozoi.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra l'approccio agobioptico e la citologia agoaspirativa?
- Perché i linfonodi inguinali possono essere poco informativi negli anziani?
- Quali sono le manifestazioni di un linfonodo reattivo non neoplastico?
L'approccio agobioptico prevede un carotaggio del linfonodo, mentre la citologia agoaspirativa, preferita per la sua velocità e semplicità, utilizza aghi piccoli sotto guida ecografica per escludere o confermare metastasi.
Nei pazienti anziani, i linfonodi inguinali possono essere poco informativi a causa della loro involuzione adiposa o fibrosa, rendendo difficile ottenere informazioni diagnostiche utili.
Un linfonodo reattivo non neoplastico può presentare iperplasia follicolare, iperplasia paracorticale, espansione dei seni e flogosi granulomatosa, spesso associati a linfoadeniti di origine infettiva.