Concetti Chiave
- La periartrite calcifica, nota anche come tendinopatia calcifica della spalla, si sviluppa a causa della perdita di vascolarizzazione e del deposito di sali di calcio nei tendini.
- I trattamenti conservativi includono fisioterapia, onde d'urto focali per migliorare la vascolarizzazione e laser terapia per alleviare il dolore.
- La patologia si manifesta con dolore notturno, principalmente al braccio, causato dalla compressione del tendine quando il paziente è sdraiato.
- La tendinopatia calcifica si distingue in tre gradi, da stiramento delle fibre a rottura completa, con perdita di resistenza e assorbimento meccanico.
- Il test di Neer viene utilizzato per diagnosticare il dolore legato alla cuffia dei rotatori tramite infiltrazione di anestetico.
La periartrite calcifica, oggi meglio definita tendinopatia calcifica della spalla, si localizza alla giunzione osteo-tendinea. Il precursore della patologia è una tendinite che provoca una perdita di vascolarizzazione che porta a tendinosi, seguita poi dal deposito di sali di calcio che danno origine alla calcificazione. Questa patologia può colpire altre strutture tendinee e dare ad esempio il ginocchio del saltatore, il tendine rotuleo, il gomito del tennista.
La tendinopatia è distinta in diversi gradi in base al tipo di lesione:
• Grado 1: si inizia ad avere uno stiramento delle fibre ancora integre
• Grado 2: si inizia ad avere una lacerazione delle fibre
• Grado 3: rottura completa della struttura tendinea
Viene persa sia la resistenza alla tensione sia la capacità di assorbimento dell’energia meccanica.
Trattamenti conservativi per la tendinopatia
I trattamenti possono essere conservativi:
• Di tipo fisioterapico
• Trattamento con onde d’urto focali: si usa un’onda acustica mandata dall’ecografo a livello della giunzione osteo-tendinea aumentando così la vascolarizzazione e aiutando la rigenerazione del tendine; non è in grado invece di rompere la lesione calcifica. I risultati sono visibili dopo un paio di mesi (tempo necessario per la ricostruzione del tendine), passati i quali si incoraggia il paziente a fare esercizi in allungamento di stretching per aumentare le capacità elastiche del tendine
• Di tipo antalgico come la terapia con laser che riducono la sintomatologia dolorosa favorendo il benessere del paziente
Sintomatologia e test diagnostici
Per quanto riguarda la sintomatologia, il paziente riferisce dolore prevalentemente notturno, non tanto alla spalla quanto al braccio, con limitazione funzionale su base antalgica. Il dolore è notturno perché durante il giorno la forza di gravità abbassa la testa dell’omero e aiuta a mantenere lo spazio sub-acromiale dilatato, diminuendo il dolore e permettendo al paziente di svolgere le sue attività quotidiane. Quando il paziente si sdraia durante la notte, invece, la forza di gravità viene meno e la testa dell’omero schiaccia ulteriormente il tendine con l’acromion con comparsa del sintomo (il paziente spesso riferisce di dormire su una sdraio o su una poltrona, non riesce a stare a letto). Il dolore, avvertito come una morsa, è riferito al braccio poiché il paziente lavora maggiormente con il deltoide, che si inserisce a metà diafisi omerale e con il tempo tale muscolo va incontro ad infiammazione con conseguente dolore. Ovviamente il paziente avrà un deficit funzionale e proverà dolore nel tentativo di sollevare il braccio.
Uno dei test più utilizzati è il test di Neer che è un test di estinzione del dolore: si effettua un’infiltrazione di anestetico (lidocaina) a livello della borsa sotto deltoidea (in prossimità della cuffia dei rotatori) per verificare che il problema sia realmente riferito a questa zona: il riscontro è positivo nel caso di un’immediata riduzione del dolore.
Domande da interrogazione
- Cos'è la periartrite calcifica e dove si localizza?
- Quali sono i gradi di gravità della tendinopatia calcifica e cosa comportano?
- Quali sono i trattamenti consigliati per la tendinopatia calcifica della spalla?
- Perché il dolore causato dalla tendinopatia calcifica è più intenso di notte?
La periartrite calcifica, oggi conosciuta come tendinopatia calcifica della spalla, si localizza alla giunzione osteo-tendinea ed è il risultato di una tendinite che evolve in tendinosi e successiva calcificazione.
La tendinopatia calcifica si distingue in tre gradi: Grado 1 con stiramento delle fibre tendinee, Grado 2 con lacerazione delle fibre, e Grado 3 con rottura completa della struttura tendinea, portando a perdita di resistenza e capacità di assorbimento dell'energia meccanica.
I trattamenti possono essere conservativi, includendo fisioterapia, trattamento con onde d’urto focali per aumentare la vascolarizzazione e aiutare la rigenerazione del tendine, e terapie antalgiche come quella con laser per ridurre il dolore.
Il dolore è prevalentemente notturno perché la forza di gravità, che durante il giorno aiuta a mantenere lo spazio sub-acromiale dilatato riducendo il dolore, viene meno quando il paziente si sdraia, causando una maggiore compressione del tendine con l’acromion e intensificando il dolore notturno.