Concetti Chiave
- In caso di diverticolite acuta semplice, la decisione di operare in elezione è basata sulla frequenza degli episodi e sulla qualità di vita del paziente.
- Diverticoliti complicate richiedono l'intervento chirurgico resettivo per prevenire ulteriori complicazioni.
- Il post-operatorio deve essere monitorato attentamente per l'uscita dallo stato settico e la gestione delle complicanze chirurgiche.
- Il trattamento chirurgico in elezione include la resezione del sigma e la riparazione dell'organo interessato, spesso necessaria per stenosi o aderenze croniche.
- Distinguere tra occlusioni meccaniche e funzionali è cruciale, poiché influenzano la sintomatologia, la diagnosi e il trattamento necessario.
Indice
Indicazioni chirurgiche per diverticolite
Pazienti trattati conservativamente devono essere successivamente operati?
In caso di diverticolite acuta semplice, l’indicazione all’intervento di resezione in elezione è determinata dalla frequenza delle diverticoliti e dalla qualità di vita del paziente perché è stato dimostrato che diverticoliti semplici hanno la tendenza a recidivare con altre diverticoliti semplici (in passato un pz di età diverticolite complicata, il paziente deve essere candidato a intervento chirurgico resettivo.
Valutazioni post-operatorie
Nel post-operatorio è importante valutare:
- L’uscita dallo stato settico: normalizzazione dell’emodinamica, ripresa della diuresi (tramite Cv), risoluzione della febbre, miglioramento degli esami ematochimici (indici di flogosi)
- Le complicanze chirurgiche dell’intervento: controllare che i drenaggi siano in sede e che da questi non esca materiale fecale o sangue (la fuoriuscita di siero è normale); valutare la ripresa della canalizzazione
Trattamento chirurgico e complicanze
Il trattamento è chirurgico, in elezione e prevede la resezione del sigma, la riparazione dell’organo interessato (es.
resezione del gettone vescicale, sutura di parete del colon etc.) e il confezionamento dell’anastomosi. È conseguenza della stenosi infiammatoria del segmento colico interessato dalla diverticolite trattata conservativamente o di fenomeni aderenziali a partenza diverticolare che coinvolgono le anse intestinali adiacenti. Si manifesta con un quadro clinico caratterizzato da sub-occlusione con dolore, distensione addominale e diarrea paradossa (feci liquidi). Si tratta quasi sempre di una condizione a evoluzione cronica.Diagnosi e categorie di occlusioni
La diagnosi può avvalersi di:
• Clisma opaco con mdc
• Rx addome diretto
• Colonscopia
Le occlusioni intestinali si dividono in due grandi categorie: Meccaniche: legate ad uno stop meccanico del transito dalla bocca all’ano
Funzionali: legate all’alterazione della motilità intestinale che impatta sulla peristalsi e provoca il blocco della progressione. È importante distinguerle perché per il chirurgo d’urgenza le forme meccaniche hanno una maggior rilevanza, nonostante esistano comunque forme funzionali che richiedono intervento chirurgico. Questa sindrome può rappresentare un problema chirurgico perché, in caso di sovradistensione selettiva del colon, c’è il rischio di una perforazione diastasica (il colon ha pareti sottili): il primo tentativo di trattamento consiste nello svuotamento tramite colonscopia, dove non si insuffla ma si aspira l’aria nel tentativo di detendere le pareti coliche; se non funziona si può arrivare alla ciecostomia (collegamento tra il cieco e la cute).Esiste un’ulteriore divisione in occlusioni digiuno-ileali e occlusioni del colon, in quanto in base alla localizzazione cambiano totalmente la sintomatologia, la diagnosi e il trattamento.
Domande da interrogazione
- Quali sono i criteri per decidere un intervento chirurgico in elezione per diverticolite acuta semplice?
- Quali sono le considerazioni post-operatorie importanti dopo un intervento chirurgico per diverticolite?
- Come si distinguono le occlusioni intestinali e qual è la loro rilevanza chirurgica?
L'indicazione all'intervento di resezione in elezione per diverticolite acuta semplice è determinata dalla frequenza delle diverticoliti e dalla qualità di vita del paziente, poiché le diverticoliti semplici tendono a recidivare.
Nel post-operatorio, è cruciale valutare l'uscita dallo stato settico, la normalizzazione dell'emodinamica, la ripresa della diuresi, la risoluzione della febbre, il miglioramento degli esami ematochimici e controllare le complicanze chirurgiche come la posizione dei drenaggi e l'assenza di materiale fecale o sangue.
Le occlusioni intestinali si dividono in meccaniche, legate a un blocco fisico del transito, e funzionali, dovute all'alterazione della motilità intestinale. Le forme meccaniche sono più rilevanti per il chirurgo d'urgenza, ma anche alcune forme funzionali possono richiedere intervento chirurgico.