Concetti Chiave
- La stimolazione ormonale causa un'eccessiva produzione di sebo, portando alla formazione di comedoni e infiammazione cutanea.
- L'acne è influenzata da fattori genetici che determinano la risposta immunitaria a P. acnes e dalla produzione di ormoni androgeni e altri.
- Diverse patologie endocrine, come la PCOS e la sindrome di Cushing, possono essere associate all'acne a causa dell'eccessiva produzione ormonale.
- La sensibilità locale agli ormoni può influire negativamente sull'efficacia dei trattamenti antiandrogeni contro l'acne.
- Un peggioramento significativo dell'acne è stato osservato nel 70% delle donne durante la fase premestruale.
Indice
Attivazione delle ghiandole sebacee
La stimolazione ormonale porta ad abnorme attivazione delle ghiandole sebacee con iperproduzione di sebo (seborrea), che tende ad accumularsi e a fuoriuscire (cute sebacea, unta). Vi è un ulteriore fattore da considerare in questi soggetti, ossia la tendenza all’ipercheratosi dell'ostio follicolare: gli sbocchi del follicolo tendono a ispessirsi e a occludersi con conseguente formazione di comedoni (punti bianchi, poi neri per l'ossidazione dei lipidi).
La chiusura promuove la produzione di sostanze irritanti derivanti dai lipidi del sebo, che innescano un'infiammazione e creano una zona favorente la proliferazione dei microorganismi, con conseguente infiammazione mediata da Th1 e Th17 e aspetto pustoloso visibile.
Si evidenziano quindi ipersecrezione sebacea, ipercheratosi follicolare con formazione del comedone, condizione infiammatoria e, nelle fasi nodulo cistiche, rottura del follicolo pilifero con maggiore infiammazione e cicatrici.
La durata e la severità dell’infiammazione dipendono anche dalla predisposizione genetica alla risposta immunologica al P. acnes.
Ruolo degli ormoni nell'acne
I fattori ormonali sono importanti: i pazienti affetti da acne producono a livello cutaneo (ghiandole sebacee) livelli più alti di deidroepiandrosterone solfato (DEHAS), testosterone, 5α-
diidrotestosterone. L’eccessiva produzione di ormoni, soprattutto androgeni, GH, IGF1, insulina, CRH e glucocorticoidi si associa con elevata frequenza allo sviluppo dell’acne, in relazione alla stimolazione della produzione di sebo, della crescita e differenziazione della ghiandola sebacea e della cheratinizzazione dell'ostio follicolare. Questo spiega la prevalenza durante l'adolescenza, quando aumenta la produzione di ormoni sessuali maschili e la loro conversione a livello periferico nelle forme attive (specie 5alfa- diidrotestosterone), ma anche degli altri ormoni (IGF, insulina...).
Acne e patologie endocrine
L’acne può caratterizzare molteplici patologie endocrine, come PCOS (sindrome dell’ovaio policistico), Sindrome di Cushing, tumori secernenti androgeni, acromegalia. Nella donna è bene valutare la regolarità del ciclo mestruale e la presenza di elementi di iperandrogenismo, come l’ipertricosi. In tal caso è bene procedere con ulteriori indagini, per esempio dosaggio degli ormoni, ecografie per escludere la PCOS e valutare un trattamento antiandrogeno.
Sensibilità locale agli ormoni
Tuttavia, in assenza degli elementi citati precedentemente, la sensibilità agli ormoni può essere anche solo una sensibilità locale, cioè solo a livello di determinati complessi pilosebacei che presentano più recettori ormonali rispetto ad altri. In quest’ultimo caso, un trattamento antiandrogeno funziona molto poco sull’acne. Nel 70% delle donne è stato osservato un significativo peggioramento dell’acne nella fase premestruale.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali fattori che contribuiscono alla patogenesi dell'acne?
- Qual è il ruolo degli ormoni nella formazione dell'acne?
- Come può essere influenzata l'acne nelle donne durante il ciclo mestruale?
La patogenesi dell'acne è influenzata dalla stimolazione ormonale che porta all'iperproduzione di sebo, ipercheratosi dell'ostio follicolare, infiammazione e proliferazione di microorganismi. Fattori genetici e ormonali, come l'eccessiva produzione di androgeni, GH, IGF1, insulina, CRH e glucocorticoidi, giocano un ruolo cruciale.
Gli ormoni, in particolare androgeni, GH, IGF1, insulina, CRH e glucocorticoidi, stimolano la produzione di sebo e la cheratinizzazione dell'ostio follicolare, contribuendo allo sviluppo dell'acne. Questo spiega la prevalenza dell'acne durante l'adolescenza e in alcune patologie endocrine come la PCOS.
Nel 70% delle donne, si osserva un peggioramento significativo dell'acne nella fase premestruale, probabilmente a causa delle variazioni ormonali che avvengono durante il ciclo mestruale.