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Concetti Chiave

  • Il pancreas è l'organo più colpito dalla fibrosi cistica, con insufficienza esocrina e possibile coinvolgimento endocrino, causando malassorbimento e diabete.
  • Nei neonati, l'intestino può essere ostruito a causa di feci dense, condizione nota come ileo da meconio, che a volte richiede intervento chirurgico.
  • Il fegato può sviluppare cirrosi biliare e calcolosi delle vie biliari a causa della fibrosi cistica.
  • La fibrosi cistica provoca infertilità maschile a causa del coinvolgimento dei vasi deferenti.
  • I polmoni sono gravemente affetti, con infezioni ricorrenti e insufficienza polmonare, rendendo il trapianto l'unico trattamento sostitutivo.

Organi colpiti dalla fibrosi cistica

Gli organi più colpiti dalla fibrosi cistica sono:
• pancreas: primo tra tutti vi è il pancreas, in particolare la sua componente esocrina, che va incontro a fibrosi e conseguente insufficienza pancreatica. In alcuni casi, successivamente, può essere coinvolta anche la controparte endocrina, portando a diabete. L’insufficienza pancreatica e la conseguente mancanza degli enzimi pancreatici durante la digestione causa malassorbimento dei nutrienti e conseguente deperimento del paziente.
Dal punto di vista clinico il danneggiamento di questo organo nei pazienti affetti da fibrosi cistica non è tuttavia così rilevante, perché può essere fronteggiato facilmente tramite la somministrazione di pastiglie contenenti enzimi pancreatici concentrati durante i pasti;
• intestino: i neonati spesso nascono con delle feci molto dense che provocano ostruzione intestinale, il cosiddetto ileo da meconio, che in alcuni casi deve essere trattato chirurgicamente;
fegato: va incontro a cirrosi biliare, calcolosi della colecisti e delle vie biliari;
• vasi deferenti: infertilità maschile;
• polmone: non esiste una terapia sostitutiva nel caso del polmone se un soggetto è affetto da FC, se non il trapianto polmonare. Questo organo in questa condizione è affetto da infezioni ricorrenti, bronchiectasie (ostruzioni dell’albero bronchiale), fibrosi ed insufficienza polmonare. L’obiettivo terapeutico principale in assenza di terapia mirata si preoccupa principalmente degli effetti a livello polmonare, che rappresentano la prima causa di morte in questi pazienti, come anticipato. La frequente presenza di polmoniti e bronchiti, infatti, può avere effetti anche sul sistema cardiocircolatorio, come danni a livello cardiaco con aumento di dimensione e ispessimento del ventricolo destro a causa dell’elevata pressione causata dalla resistenza polmonare (=cuore polmonare).
In virtù di quanto detto è interessante sottolineare che il canale CFTR presenta delle funzioni diverse in base al tipo di organo e tessuto in cui si trova. Ad esempio, il canale del sodio viene inibito dal CFTR nel contesto delle vie aeree, mentre invece viene attivato nella ghiandola sudoripara. È infatti molto importante che durante la sudorazione non vengano persi troppi sali per non sbilanciare l’equilibrio elettrolitico dell’organismo, di conseguenza deve esserci un riassorbimento di sodio e di cloruro in modo tale da portare la soluzione da una concentrazione di 140 mM, presente nel liquido extracellulare, a 30 mM. Questo è un parametro utilizzato per diagnostica FC, difatti se nel sudore è presente una concentrazione salina uguale o superiore a 60 mM viene diagnosticata la fibrosi cistica.

Domande da interrogazione

  1. Quali organi sono maggiormente colpiti dalla fibrosi cistica?
  2. Gli organi più colpiti dalla fibrosi cistica includono il pancreas, l'intestino, il fegato, i vasi deferenti e i polmoni. Ogni organo presenta specifiche complicazioni, come insufficienza pancreatica, ostruzione intestinale, cirrosi biliare, infertilità maschile e infezioni polmonari ricorrenti.

  3. Qual è l'impatto della fibrosi cistica sui polmoni e quali sono le opzioni terapeutiche?
  4. Nei polmoni, la fibrosi cistica causa infezioni ricorrenti, bronchiectasie, fibrosi e insufficienza polmonare. L'unica terapia sostitutiva disponibile è il trapianto polmonare. Le complicazioni polmonari sono la principale causa di morte nei pazienti affetti.

  5. Come viene utilizzato il test del sudore nella diagnosi della fibrosi cistica?
  6. Il test del sudore misura la concentrazione salina nel sudore. Una concentrazione uguale o superiore a 60 mM è indicativa di fibrosi cistica, poiché il canale CFTR non regola correttamente il riassorbimento di sodio e cloruro, alterando l'equilibrio elettrolitico.

Domande e risposte