Concetti Chiave
- Il glutine, presente in alimenti come il grano, è il fattore scatenante delle reazioni al glutine, con proteine suddivise in base alla solubilità in acqua o soluzione fisiologica.
- Nella malattia celiaca si osserva una disbiosi intestinale a favore di specie patobionte come Pseudomonas aeruginosa, che precede il danno d'organo.
- Le cellule dendritiche attivate dall'infiammazione presentano antigeni ai linfociti T, innescando una risposta immunitaria nei pazienti celiaci.
- I lattobacilli, specie simbionte, possono degradare gli inibitori dell'amilasi-triptasi, proteggendo la barriera intestinale e prevenendo microinfiammazioni.
- Studi sui topi transgenici mostrano che una dieta ricca di inibitori del glutine può rompere la barriera intestinale, mentre la colonizzazione con lattobacilli può prevenire tale danno.
Reazioni al glutine
Il fattore scatenante delle reazioni al glutine è il glutine, che è contenuto in alcuni alimenti come il grano, dal quale si possono ottenere crusca e farina mediante macinazione e centrifugazione. La farina è costituita per il 75% da amido e per 25% da proteine. Queste proteine possono essere suddivise in base alla loro solubilità in:
• Proteine solubili in acqua, ad esempio l’albumina;
• Proteine solubili in soluzione fisiologica, ad esempio le globuline.
Nella malattia celiaca si verifica un’alterazione della flora batterica intestinale a favore di specie patobionte (es.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del glutine nelle reazioni al glutine?
- Come influisce la disbiosi intestinale nella malattia celiaca?
- Qual è l'effetto dei lattobacilli sulla barriera intestinale?
Il glutine, presente in alimenti come il grano, è il fattore scatenante delle reazioni al glutine. È composto da proteine che possono causare reazioni immunitarie nei soggetti predisposti, come nella malattia celiaca.
Nella malattia celiaca, la disbiosi intestinale favorisce specie patobionte che inducono infiammazione, precedendo il danno d'organo. Questo squilibrio microbico attiva le cellule dendritiche e i linfociti T, innescando una risposta immunitaria.
I lattobacilli possono degradare gli inibitori dell'amilasi-triptasi, proteggendo la barriera intestinale dalla rottura e prevenendo l'enteropatia. Studi su topi transgenici hanno dimostrato che una flora ricca di lattobacilli previene la rottura della barriera intestinale.