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Concetti Chiave

  • Le cisti renali sono spazi rivestiti da epitelio che contengono liquido, originando spesso da zone in comunicazione con il sistema escretore.
  • I tipi di cisti renali includono le cisti corticali (semplici e complicate), midollari, e il rene policistico, che può portare a insufficienza renale.
  • Le cisti corticali possono essere diagnosticate tramite urografia, ecografia, TC e RMN, ognuna evidenziando caratteristiche specifiche.
  • La classificazione di Bosniak suddivide le cisti renali in cinque categorie, da cisti semplici benigne a cisti maligne che richiedono resezione.
  • Un segno di malignità nelle cisti renali è la vascolarizzazione anomala, che indica un'alterazione della struttura renale.

Indice

  1. Definizione e origine delle cisti
  2. Tipi di cisti renali
  3. Diagnosi delle cisti corticali
  4. Classificazione di Bosniak
  5. Rischi e segni di malignità

Definizione e origine delle cisti

La cisti è uno spazio completamente rivestito da epitelio e contenente liquido, secreto dall’epitelio della cisti stessa. La cisti renale origina, nella maggior parte dei casi, da una zona che era precedentemente in comunicazione con il sistema escretore. Sono lesioni che non evolvono e solo raramente si infettano.

Tipi di cisti renali

Le cisti renali includono:

- cisti corticali, distinte in semplici e complicate;

- cisti midollari, lesioni ad origine ereditaria;

- rene policistico del bambino e dell’adulto, condizioni originate dall’anomala fusione del sistema duttale con formazioni di numerose cisti non funzionanti ed espansive che portano all’insufficienza renale con necessità di dialisi;

- cisti associate a malattie sistemiche, come la sclerosi tuberosa e la sindrome di Von Hippel-Lindau;

- cisti extra-parenchimali parapieliche, contenute all’interno della pelvi, sono originate da malformazioni del sistema escretore.

Diagnosi delle cisti corticali

Le cisti corticali si distinguono in semplici, se prive di setti interni, e complesse.

Possono essere indagate con:

- urografia: evidenzia la mancanza del mezzo contrasto corticale nella zona cistica;

- ecografia: rivela una struttura sferica ancogena a pareti sottili con rinforzo posteriore; potrebbe essere confusa con un aneurisma dell’arteria renale (anch’esso anecogeno), ma facilmente individuabile tramite doppler;

- Tc: sfera a pareti sottilissime e nera perché non raggiunta dal mezzo di contrasto;

- Rmn: lesione ipointensa in T1 e iperintensa in T2.

Classificazione di Bosniak

Interessante a questo proposito è La classificazione di Bosniak che divide 5 categorie di cisti:

▪ I = cisti semplici con parete sottile e contenuto omogeneo, periferiche; non hanno setti, calcificazioni o componenti solide. Sono benigne e non richiedono follow-up;

▪ II = cisti con parete sottile, qualche piccolo setto che non prende contrasto, e alcune calcificazioni, periferiche. Sono benigne e non richiedono follow-up;

▪ IIF = cisti con setti sottili o con un piccolo inspessimento che non prende contrasto, eventuali calcificazioni, contenute completamente nel parenchima renale. Appartengono a una categoria intermedia e richiedono follow-up4 (F);

▪ III = cisti complesse con setti o parete vascolarizzati. Hanno discreta probabilità di essere maligne, la resezione è consigliata;

▪ IV = cisti con componenti solide vascolarizzate. Sono maligne fino a prova contraria e la resezione è consigliata

Rischi e segni di malignità

Una cisti semplice non presenta alcun rischio evolutivo e viene rimossa solo nel caso in cui dia sintomi da ingombro per il paziente; ad esempio, una cisti nel rene destro può provocare compressione del fegato con spostamento dell’organo verso l’alto e conseguente difficolta respiratoria.

Segno di malignità per una massa renale è la comparsa di vascolarizzazione anomala. Quando la normale struttura armonica del rene (arterie arciformi, glomeruli, tubuli contorti…) viene alterata, indica infatti che il tessuto si sta differenziando differentemente e quindi avviando verso una patologia di tipo eteroplastico.

Domande da interrogazione

  1. Che cos'è una cisti renale e come si origina?
  2. Una cisti renale è uno spazio rivestito da epitelio e contenente liquido, che si origina maggiormente da una zona precedentemente in comunicazione con il sistema escretore. Queste lesioni generalmente non evolvono e raramente si infettano.

  3. Quali sono i principali tipi di cisti renali?
  4. I principali tipi di cisti renali includono cisti corticali (semplici e complicate), cisti midollari, rene policistico (del bambino e dell'adulto), cisti associate a malattie sistemiche come la sclerosi tuberosa e la sindrome di Von Hippel-Lindau, e cisti extra-parenchimali parapieliche.

  5. Come possono essere indagate le cisti corticali?
  6. Le cisti corticali possono essere indagate attraverso urografia, ecografia, Tc (Tomografia Computerizzata) e Rmn (Risonanza Magnetica Nucleare), che permettono di evidenziare le caratteristiche specifiche delle cisti, come la mancanza di mezzo contrasto, la struttura sferica anecogena, e le differenze di intensità in T1 e T2.

  7. Cosa indica la classificazione di Bosniak per le cisti renali?
  8. La classificazione di Bosniak divide le cisti renali in 5 categorie, basate su caratteristiche come la presenza di setti, calcificazioni e componenti solide, e la necessità di follow-up o resezione. Le categorie vanno da I (cisti semplici, benigne, senza necessità di follow-up) a IV (cisti con componenti solide vascolarizzate, considerate maligne fino a prova contraria e per le quali è consigliata la resezione).

Domande e risposte