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Concetti Chiave

  • Un giovane uomo di 30 anni, dopo aver attraversato il Rio Grande, presenta sintomi gravi come febbre, tosse e distress respiratorio, con rapido deterioramento clinico.
  • Il paziente, fumatore e con un consumo discreto di alcol, non ha allergie note e nega punture di insetti, ma manifesta insufficienza respiratoria e viene trasferito in terapia intensiva.
  • Le analisi iniziali, comprese emocoltura e sierologie per vari virus, risultano negative, lasciando i medici senza una diagnosi precisa nonostante l'urgenza dei sintomi.
  • I test di laboratorio mostrano anemia, leucocitosi neutrofila, trombocitopenia, insufficienza renale acuta e iperbilirubinemia, suggerendo un possibile shock settico.
  • La complessa sintomatologia e i risultati di laboratorio portano i medici a escludere rapidamente diverse cause potenziali, sottolineando la difficoltà nel diagnosticare il caso.

Indice

  1. Presentazione del caso clinico
  2. Anamnesi del paziente
  3. Deterioramento e ricovero
  4. Esami e risultati
  5. Considerazioni cliniche

Presentazione del caso clinico

Si parte da un caso clinico per comprendere meglio l'argomento:

Un maschio di 30 anni si presenta in Ps con malessere generale, febbre, tosse produttiva, emoftoe, nausea, vomito e dolore addominale da 2 giorni.

Non sono presenti cefalea, alterazioni del visus, dolore toracico, disuria, rush cutaneo, perdita di peso significativa o altri sintomi o segni clinici rilevanti.

Anamnesi del paziente

Un mese prima il nostro paziente ha attraversato il Rio Grande per emigrare dal Messico agli Usa, giungendo, infine, a Boston 4 giorni prima dell’inizio dei sintomi.

Anamnesi:

    • Oltre alla traversata compiuta,

    • Discreto consumo abituale di alcol, diminuito nelle 3 settimane precedenti di viaggio

    • Forte fumatore e consumatore in media di un pacchetto di sigarette al giorno.

    • Ha due bambini in Messico,

    • Monogamo, riferisce di non avere rapporti con donne diverse dalla moglie,

    • Lavora nell’edilizia

    • Ha una sorella con una neoplasia allo stomaco.

    • Non prende nessun farmaco e, che lui sappia, nega punture da zecca o altri insetti

    • Nega allergie.

Deterioramento e ricovero

Nell’arco di 12 ore, però, il paziente manifesta un serio deterioramento delle condizioni cliniche e viene ricoverato. La Sat O2 declina a 85% in aria ambiente, per cui si comincia a dargli l’ossigeno, ma, nonostante ciò, il paziente inizia a manifestare distress respiratorio, con 36 atti/min; inoltre, cominciano a sentirsi all’auscultazione polmonare dei crepitii sparsi ad entrambi i campi polmonari. Visto il rapido peggioramento, ed in particolare l’insufficienza respiratoria con ipossiemia, viene trasferito in terapia intensiva.

Esami e risultati

Esami richiesti e risultati:

    emocoltura: negativa;

    • urinocoltura: negativa;

    • coltura del liquido ottenuto mediante BalL, una volta che il paziente è stabilizzato, andando a cercare batteri atipici: negativa;

    • sierologia per virus epatitici: negativa;

    sierologia per Hiv: negativa;

    Pcr per virus respiratori (influenzale, parainfluenzale, Vrs, adenovirus, ecc…): negativi.

Considerazioni cliniche

N.B.: alcuni esami possono pur sembrare non appropriatissimi, ma, data l’urgenza della clinica e la mancanza di un’ipotesi convincente, i medici hanno preferito provare ad escludere tutte le cose in qualche modo possibili.

Esami di laboratorio: all’ingresso i G.B. erano nella norma, ma dopo 3 giorni dal ricovero sono aumentati a 14.600/mm3, con neutrofilia e linfopenia relativa. Hb invece scende da 11,8 all’ingresso a 9,7 g/dl al terzo giorno (si riduce di conseguenza anche l’ematocrito), così come scende la conta piastrinica, che va da 95.000 in ingresso a 60.000/mm3. Pt: 14,7 secondi (leggermente allungato, dovrebbe essere a 14,4). Mcv: 90-94 fL anemia normocitica. All’ingresso lievi iposodiemia ed ipokaliemia, poi corrette in ospedale. Azotemia: 44mg/dl, creatinina: all’ingresso 1,2 mg/dl (verso il limite superiore del range di riferimento) e poi francamente aumentata a 2,6 mg/dl (N.B.: tale aumento in 2-3 giorni fa porre, per definizione, diagnosi di Itra).

In sintesi, gli elementi più importanti dal punto di vista laboratoristico sono: anemia, leucocitosi neutrofila, trombocitopenia, Ira ed iperbilirubinemia. La prima cosa che viene da pensare di fronte ad un tale quadro clinico con un deterioramento così rapido è uno shock settico.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i sintomi iniziali del paziente con leptospirosi?
  2. Il paziente presenta malessere generale, febbre, tosse produttiva, emoftoe, nausea, vomito e dolore addominale da 2 giorni.

  3. Quali sono i fattori di rischio nella storia del paziente?
  4. Il paziente ha attraversato il Rio Grande, è un forte fumatore, consuma alcol, lavora nell'edilizia e ha una sorella con neoplasia allo stomaco.

  5. Quali sono stati i risultati degli esami diagnostici iniziali?
  6. Gli esami iniziali, tra cui emocoltura, urinocoltura, coltura del liquido BAL, sierologia per virus epatitici e HIV, e PCR per virus respiratori, sono risultati negativi.

  7. Quali sono le principali anomalie di laboratorio riscontrate?
  8. Le anomalie includono anemia, leucocitosi neutrofila, trombocitopenia, insufficienza renale acuta (Ira) e iperbilirubinemia.

Domande e risposte