Concetti Chiave
- Una giovane donna di 23 anni si presenta in pronto soccorso con febbre elevata, artromialgie e faringodinia, sintomi comuni ma che suggeriscono una percezione di gravità.
- Le ipotesi diagnostiche includono faringite batterica e infezione virale, data la combinazione di febbre alta e altri sintomi.
- La paziente era stata trattata con Amoxicillina-Clavulanato e Prednisone, ma è importante valutare la storia di allergie e l'adeguatezza della terapia.
- La paziente ha una storia clinica complessa, inclusa un'allergia alla penicillina e una precedente paresi ischemica, con un deficit di proteina C della coagulazione.
- Durante il ricovero, il metodo clinico e l'anamnesi dettagliata sono essenziali per una diagnosi accurata, considerando la familiarità con la psoriasi e l'uso di terapia antiaggregante.
Si parte da un caso clinico per comprendere a fondo l'argomento. Una giovane donna di 23 anni si presenta in Ps (pronto soccorso) per:
▪ febbre elevata (fino a 39°C) da circa 8 giorni
▪ artromialgie diffuse
▪ faringodinia
Sintomi e ipotesi diagnostiche
I sintomi della paziente sono piuttosto comuni e apparentemente blandi per recarsi in Ps; tuttavia, il fatto che la ragazza si sia recata in ps è un indice della gravità della situazione percepita dalla pz.
Le ipotesi diagnostiche che si possono porre di fronte a questo quadro sono:
▪ faringite batterica, giustificata dalla febbre elevata e dalla faringodinia
▪ infezione virale, vista la febbre elevata e le artromialgie diffuse
Trattamento iniziale e domande
La ragazza era stata precedentemente valutata a domicilio dal Mmg che aveva consigliato trattamento con:
▪ Amoxicillina-Clavulanato (1 gr x 3 volte/die)
▪ Prednisone (25 mg/die x 4gg, poi a scalare)
In questa situazione è corretto chiedersi e chiedere alla paziente:
▪ se aveva mai preso quel farmaco in precedenza, assicurandosi di porre la domanda in modo che la paziente capisca, ad esempio specificando il principio attivo e il nome commerciale del farmaco imputato di reazione allergica;
▪ se aveva assunto altri allergeni tramite alimentazioni, altri farmaci…;
▪ se ci sono stati altri sintomi oltre al rush, indagando con attenzione anche manifestazioni che potrebbero essere state dimenticate o ritenute di poca importanza dalla paziente (es: prurito);
▪ se la sostituzione del farmaco è stata effettuata in modo corretto in termini di: a. efficacia terapeutica e dosaggio b. assunzione della terapia, importante indice della compliance della pz. Nel caso trattato, la sostituzione è stata corretta: l’Amoxicillina è un farmaco spesso associato a reazioni avverse, mentre la Claritromicina è tra gli antibiotici meno correlato a effetti avversi.
Anamnesi e storia clinica
Al ricovero in ospedale, la paziente viene indagata attraverso il metodo clinico. All’anamnesi si segnala:
▪ sviluppo regolare, non abuso di sostanze stupefacenti, mestruazioni regolari, lieve dismenorrea, non gravidanze, rapporti sessuali regolari e protetti;
▪ allergia alla penicillina manifestatasi con angioedema diffuso all’età di 4 mesi in seguito a trattamento ospedaliero con penicillina ev per parotite destra;
▪ psoriasi volgare dall’età infantile, presente anche nel fratello e quindi con familiarità:
▪ alcuni anni fa, accesso al Ps con ricovero in un altro ospedale per ipostenia all’arto superiore e inferiore sinistro; durante il ricovero era stato riscontrato un deficit della proteina C della coagulazione (66%) ed era stata eseguita una Rmn cerebrale che aveva evidenziato una piccola lesione ipodensa in sede paraventricolare destra. L’ecodoppler transcranico era invece risultato negativo. La paziente era stata dimessa con diagnosi descrittiva che indicava: “paresi agli arti di sinistra su base verosimilmente ischemica; deficit di proteina C della coagulazione” e le venne consigliata una terapia antiaggregante con acido acetilsalicilico (100 mg/die) che la paziente assumeva ancora all’accesso odierno al Ps.
Domande da interrogazione
- Quali sono i sintomi principali che hanno portato la giovane donna a recarsi in pronto soccorso?
- Quali ipotesi diagnostiche sono state considerate per il quadro clinico della paziente?
- Quali farmaci erano stati prescritti alla paziente prima del ricovero in ospedale?
- Quali informazioni anamnestiche rilevanti sono emerse durante il ricovero in ospedale?
La giovane donna si è recata in pronto soccorso a causa di febbre elevata fino a 39°C da circa 8 giorni, artromialgie diffuse e faringodinia.
Le ipotesi diagnostiche considerate sono faringite batterica, giustificata dalla febbre elevata e dalla faringodinia, e infezione virale, vista la febbre elevata e le artromialgie diffuse.
Prima del ricovero, il medico di medicina generale aveva prescritto Amoxicillina-Clavulanato e Prednisone.
Durante il ricovero, è emerso che la paziente ha un'allergia alla penicillina, psoriasi volgare con familiarità, e un precedente episodio di ipostenia con deficit di proteina C della coagulazione.