Concetti Chiave
- Gli incidenti vascolari cerebrali, noti come ictus, sono la terza causa di morte negli Stati Uniti e avvengono quando il flusso sanguigno al cervello è bloccato.
- La localizzazione del danno cerebrale può essere dedotta dai sintomi, come la paralisi del lato sinistro che indica un danno al lobo frontale destro.
- Le afasie, causate da lesioni all'emisfero cerebrale sinistro, possono compromettere la capacità di parlare o comprendere il linguaggio.
- Nonostante i gravi danni, alcune persone recuperano parzialmente grazie all'espansione dei neuroni non danneggiati nelle aree colpite.
- Gli attacchi ischemici transitori (TIA) sono brevi eventi di ischemia cerebrale che, pur non causando danni permanenti, avvertono del rischio di ictus più gravi.
Comunemente detti ictus, gli incidenti vascolari cerebrali sono la terza causa di morte negli Stati Uniti; si verificano quando viene bloccato l’apporto di sangue a un’area dell’encefalo, o per un trombo o per un’emorragia, con la conseguente morte di tessuto essenziale dell’encefalo. Dopo un ictus è spesso possibile stabilire quale area dell’encefalo è stata danneggiata osservando i sintomi del paziente.
Indice
Sintomi e conseguenze degli ictus
Se, per esempio, il paziente ha una paralisi del lato sinistro, molto probabilmente è interessata la corteccia motoria del lobo frontale destro. Le afasie sono di solito conseguenza di lesione all’emisfero cerebrale sinistro, dove sono localizzate le aree del linguaggio. Esistono molti tipi di afasia,
ma i più comuni sono l’afasia motoria, che comporta la lesione dell’area di Broca e la perdita della capacità di parlare, e l’afasia sensoriale, in cui viene perduta la capacità di comprendere il linguaggio scritto o parlato. Le afasie sono esasperanti per le vittime, poiché di regola la loro intelligenza è indenne. Le lesioni encefaliche possono provocare anche considerevoli modificazioni del carattere della persona (per esempio, un cambiamento di personalità da allegra a odiosa). In questi casi si potrebbe sospettare un tumore oltre che un ictus.
Prognosi e recupero post-ictus
Meno di un terzo di coloro che sopravvivono a un ictus sono vivi a tre anni di distanza. Tuttavia la situazione non è disperata. Alcune persone recuperano almeno in parte le facoltà perdute, perché i neuroni non danneggiati si espandono nelle aree in cui i neuroni sono morti e subentrano in alcune delle funzioni perdute. Infatti gran parte della ripresa che si osserva dopo una lesione encefalica è dovuta a questo fenomeno.
Attacchi ischemici transitori
Non tutti gli ictus sono «completi». Una temporanea ischemia, cioè una diminuzione del flusso sanguigno, dell’encefalo è detta attacco ischemico transitorio (TIA). I TIA durano da 5 a 50 minuti e sono caratterizzati da sintomi quali stordimento, paralisi temporanea e disturbi della parola. Tali alterazioni non sono permanenti, però costituiscono un segnale d’allarme del rischio di incidenti vascolari cerebrali più gravi.
Domande da interrogazione
- Qual è la causa principale degli incidenti vascolari cerebrali?
- Quali sono le conseguenze comuni di un ictus sull'encefalo?
- Cosa sono gli attacchi ischemici transitori (TIA) e quale significato hanno?
Gli incidenti vascolari cerebrali, o ictus, si verificano quando l'apporto di sangue a un'area dell'encefalo viene bloccato, spesso a causa di un trombo o un'emorragia, portando alla morte del tessuto cerebrale essenziale.
Le conseguenze comuni includono paralisi, afasie (come l'afasia motoria e sensoriale), e cambiamenti di personalità. Le afasie sono particolarmente frustranti poiché l'intelligenza del paziente rimane intatta.
I TIA sono diminuzioni temporanee del flusso sanguigno al cervello, durano da 5 a 50 minuti e causano sintomi come stordimento e paralisi temporanea. Sono segnali d'allarme per il rischio di ictus più gravi.