Concetti Chiave
- La gestione della diverticolite lieve avviene principalmente a domicilio con una dieta povera di fibre e un'adeguata idratazione, senza restrizioni alimentari severe.
- Durante la fase infiammatoria, i FANS e gli antispastici possono essere utilizzati, ma non c'è indicazione assoluta per l'antibioticoterapia.
- La valutazione della severità della diverticolite include l'analisi dei parametri emodinamici e la localizzazione del dolore per distinguere tra forme locali e diffuse.
- Un ascesso adiacente al diverticolo di dimensioni inferiori a 3-4 cm può essere gestito con vigile attesa e trattamento antibiotico orale.
- Per ascessi più grandi o clinicamente rilevanti, il trattamento prevede il ricovero e può includere drenaggio percutaneo o laparoscopico, valutato in base alla morfologia dell'ascesso.
Gestione diverticolite mild
In linea generale, si opta per una gestione domiciliare ed una rivalutazione a 5-7 gg. In fase infiammatoria, si consiglia un regime dietetico povero di fibre associate a incrementata idratazione per os per mantenere le feci meno formate e favorire il transito intestinale. Non è necessario alcun divieto alimentare tassativo: la credenza che la frutta con piccoli semi, come pomodori e kiwi, sia dannosa per i pazienti affetti da diverticolite non è mai stata dimostrata da alcuno studio scientifico. Nella fase di risoluzione dell’infiammazione (raggiunta in 2-3 settimane), permane l’indicazione all’idratazione abbondante e si reintroducono le fibre: le feci torneranno ad essere ben formate, evitando che il materiale fecale si infiltri nel contesto delle sacche diverticolari.Al bisogno si possono assumere Fans (associati ad adeguata protezione gastrica) e antispastici. Nessuna indicazione assoluta ad antibioticoterapia (ev o per os), a rifaximina (Normix) e aminosalicilati.
Valutazione della severità e dell’urgenza del quadro clinico (parametri emodinamici, severità del dolore etc.) Valutazione pattern di patologia. In caso di malattia acuta, all’anamnesi bisognerà indagare la modalità di insorgenza, la progressione, la severità e la localizzazione della sintomatologia dolorosa. Distinguere una forma locale (90% dei casi) in cui è possibile svolgere tutti gli accertamenti diagnostici necessari, da una forma diffusa (peritonite), in cui invece è richiesta una chirurgia d’urgenza. Esami ematochimici: comprendono tutto il pacchetto standard svolto dal Ps che comprende emocromo (per indagare l’eventuale presenza di anemia), Ves, Pcr, talvolta Pct, lattati se ho un dubbio per un danno di tipo ischemico, ioni, lipasi, amilasi, funzionalità epatica (ast, Alt, Ggt, Alp), creatinina, albumina, beta- hCg.
Gestione dell'ascesso adiacente al diverticoli
Ecco come gestire l'ascesso diverticolare:• Se • Se l’ascesso è rilevante dal punto di vista morfologico e clinico (>3-4 cm e/o distante dal focolaio diverticolitico), si procede al ricovero e alla somministrazione di antibiotici e liquidi ev. La scelta dell’approccio, si valuta con il radiologo e si fonda sulla morfologia e la localizzazione dell’ascesso stesso. Se questo può essere drenato in maniera efficace (se quindi il drenaggio può essere posizionato in profondità nella cavità ascessuale e in posizione declive per potere sfruttare la gravità al meglio) si procede con il drenaggio percutaneo, altrimenti si opta per il lavaggio/drenaggio in sala operatoria per via laparoscopica. Si localizza dunque l’ascesso e una volta raggiunto con i trocar, si lava abbondantemente e si aspira il liquido di lavaggio finché non si ottiene acqua limpida. Si posizionano uno o due drenaggi: uno in sede d’ascesso e uno in scavo pelvico, il più declive possibile.
Domande da interrogazione
- Qual è la gestione consigliata per la diverticolite lieve?
- Come si distingue tra una forma locale e una forma diffusa di diverticolite?
- Qual è la gestione di un ascesso adiacente al diverticolo di dimensioni inferiori a 3-4 cm?
- Quali sono le opzioni di trattamento per un ascesso diverticolare rilevante?
La gestione della diverticolite lieve prevede un trattamento domiciliare con rivalutazione dopo 5-7 giorni, una dieta povera di fibre e un'adeguata idratazione. Non ci sono divieti alimentari tassativi e non è necessaria l'antibioticoterapia.
La forma locale di diverticolite, che rappresenta il 90% dei casi, consente di svolgere accertamenti diagnostici, mentre la forma diffusa richiede un intervento chirurgico d'urgenza.
Se l'ascesso è inferiore a 3-4 cm, si può optare per una vigile attesa con somministrazione di liquidi e antibiotici per os, rivalutando la situazione dopo 3-4 giorni con Eco o Tc.
Per un ascesso rilevante, si procede al ricovero con somministrazione di antibiotici e liquidi ev. Si valuta il drenaggio percutaneo o il lavaggio/drenaggio laparoscopico in base alla morfologia e localizzazione dell'ascesso.