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Concetti Chiave

  • I fattori partizionali per la categorizzazione dei soggetti includono età, sesso, gruppo sanguigno, ritmo circadiano e dieta.
  • L'importanza dell'attività fisica viene evidenziata, distinguendo tra persone sedentari e atleti come maratoneti, che mostrano parametri biochimici diversi.
  • Le condizioni mediche e i fattori esterni, come l'uso di contraccettivi orali, interventi chirurgici, tabacco e trasfusioni, influenzano i parametri biologici.
  • Nel richiedere un esame, è fondamentale considerare la sensibilità e specificità desiderate, spostando l'asticella per ottenere risultati ottimali.
  • La variabilità analitica e biologica degli esami deve essere valutata, con attenzione al coefficiente di variazione analitico per garantire accuratezza e precisione.

Fattori partizionali

Come vado a costruire una categoria di soggetti?
- Età
- Sesso
- Gruppo sanguigno: rilevanza su alcuni parametri
- Ritmo circadiano: variazione del metabolismo del soggetto durante la giornata (ciclo sonno veglia oppure ritmo circadiano settimanale o stagionale). Per esempio, la vitamina D ha un ritmo circadiano fra le stagioni, sui parametri emostatici sempre stagionali.
- Dieta dei soggetti, allergie
- Etnie (estremi: indiani Pima studiati per il diabete mellito oppure gli ebrei aschenaziti)
- Esercizio (amatoriale o professionistico): per healthy si intende un soggetto che fa 30 min, 2/3 volte a settimana di attività aerobica mentre il sedentario non fa attività salutare minima.

Individuare quei soggetti che per esempio fanno la maratona o ultra-maratona, soggetti con parametri biochimici diversi. Valutare inoltre se il soggetto faceva precedentemente attività fisica, per esempio protein chinasi, ALT, AST sono molto influenzati.
- fasting or nonfasting
- Posizioni geografiche
- Postura per il campionamento
- Momento ciclo mestruale: Ca125 presente fisiologicamente nel plasma. Appartiene alle sierose e durante la rottura del follicolo, al picco di FSH, abbiamo un aumento del Ca125 circolante.
- l’utilizzo di contraccettivi orali: sono farmaci;
- interventi chirurgici: sia l’attività chirurgica sia l’anestesia comportano stress per l’organismo. Portano ad alterazioni ormonali e del bioritmo, in primis per quanto riguarda l’asse ipotalamo-ipofisario e cortico-surrenalico;
- tabacco: aumenta il CEA;
- trasfusioni recenti: plasma, eritrociti, piastrine;
- integratori alimentari: per esempio vitamina 6, B1.
Prima di richiedere un esame bisogna conoscerlo, è come prescrivere un farmaco ad un paziente.
Si va a vedere, specialmente con esami di screening, come spostare quell’asticella (X a livello grafico):
- se si predilige avere un’altissima sensibilità (se si volesse avere tutti i negativi) sposto la X tutta a destra
- se si predilige un’altissima specificità, sposto la X tutta a sinistra
La scelta si baserà sull’obiettivo dell’esame.
Per quanto riguarda l’esame bisogna tenere conto della variabilità analitica e biologica.
La variabilità analitica dipende dai metodi di laboratorio e quella biologica dipende dalla variabilità intra- e inter-individuale del parametro in esame. Di ogni metodo di laboratorio si deve conoscere il coefficiente di variazione analitico dei metodi in termini di imprecisione (ripetibilità) e inaccuratezza (capacità di centrare il valore reale).

Domande da interrogazione

  1. Quali fattori devono essere considerati nella costruzione di una categoria di soggetti per un esame?
  2. Nella costruzione di una categoria di soggetti, bisogna considerare fattori come età, sesso, gruppo sanguigno, ritmo circadiano, dieta, etnie, esercizio fisico, stato di digiuno, posizione geografica, postura, ciclo mestruale, uso di contraccettivi orali, interventi chirurgici, uso di tabacco, trasfusioni recenti e integratori alimentari.

  3. Come si determina la sensibilità e la specificità di un esame di screening?
  4. La sensibilità e la specificità di un esame di screening si determinano spostando l'asticella (X) a livello grafico. Per un'altissima sensibilità, si sposta la X a destra per includere tutti i negativi, mentre per un'altissima specificità, si sposta la X a sinistra. La scelta dipende dall'obiettivo dell'esame.

  5. Qual è l'importanza della variabilità analitica e biologica negli esami di laboratorio?
  6. La variabilità analitica e biologica è cruciale negli esami di laboratorio. La variabilità analitica dipende dai metodi di laboratorio e riguarda l'imprecisione e l'inaccuratezza, mentre la variabilità biologica dipende dalla variabilità intra- e inter-individuale del parametro in esame. Conoscere il coefficiente di variazione analitico è essenziale per valutare l'affidabilità dei metodi di laboratorio.

Domande e risposte