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Concetti Chiave

  • Il modello stress-vulnerabilità evidenzia come fattori genetici e ambientali influenzino l'emergere dei sintomi di disturbi mentali.
  • L'ambiente gioca un ruolo cruciale nel miglioramento o peggioramento della malattia, influenzando il percorso di vita del paziente.
  • I primi 3-5 anni dall'esordio del disturbo sono critici per l'intervento, con l'obiettivo di stabilizzare il paziente in un contesto adeguato.
  • Il criterio A per la diagnosi di schizofrenia richiede la presenza di sintomi come deliri, allucinazioni, eloquio disorganizzato, e sintomi negativi.
  • Sintomi diversi, tra cui eloquio disorganizzato e sintomi negativi, combinati soddisfano il criterio A per diagnosticare la schizofrenia.

Modello stress-vulnerabilità

A partire da questa vulnerabilità genetica vi sono poi dei fattori protettivi o precipitanti il disturbo e quando si supera la soglia individuale di adattamento biopsicosociale, è favorita la comparsa dei sintomi. Risulta fondamentale il ruolo dell’ambiente nell’evolversi della malattia, questo può sia determinare un miglioramento (per esempio rallentandola) che un peggioramento; infatti, un contesto ambientale non appropriato andrà a nuocere alla persona, non garantendone miglior percorso di vita possibile e con implicazioni negative sulla prognosi.
Il periodo critico consta dei primi 3-5 anni dall’esordio acuto del disturbo: in questo periodo i familiari e i professionisti cercano di individuare un’ereditarietà e di ribilanciarla inserendo il paziente in un contesto appropriato, dando rapidamente inizio a un trattamento, così da fornire alla persona gli strumenti per gestire i sintomi.
Il criterio A è il principale, che comprende i sintomi caratteristici.
Secondo questo criterio, se è presente schizofrenia devono essere rilevati due o più di questi sintomi, ciascuno per un periodo di tempo significativo durante un periodo di un mese (o meno se trattati con successo).

1. Deliri: Si tratta di una convinzione negativa che viene percepita come realtà. È necessario convincere la persona che si sente perseguitata che rispettiamo ciò che sente ma che si può lavorare per mettere in dubbio l’esistenza di questa convinzione.
2. Allucinazioni: hanno aspetti molto sfaccettati che possono deviare il delirio in una direzione piuttosto che in un’altra. Si tratta di una situazione in cui si percepisce qualcosa che non c’è. Fra le allucinazioni ci sono quelle “imperative”, ovvero voci di comando che impongono al paziente delle azioni e spesso essi ne sono succubi, possono portare al suicidio o ad azioni violente gravi contro i familiari (azioni eterolesive)
3. Eloquio disorganizzato (per es. frequenti deragliamenti o incoerenza): è il criterio che più di tutti crea stigma, perché le persone con cui il soggetto conversa non riescono a capire cosa egli voglia dire o esprimere. Il paziente che presenta questo sintomo verrà quindi allontanato dal mondo sociale.
4. Comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico: oggi il comportamento catatonico è abbastanza raro.
5. Sintomi negativi: cioè appiattimento dell’affettività, alogia (pensiero sconnesso, privo di traccia), abulia (non voler contribuire a ciò che mi accade intorno): sono spesso determinati da angoscia e vergogna, tanto da arrivare a pensare che è meglio togliersi dalla socialità piuttosto che vergognarsi di ciò che si è o che non si è.
L’insieme di eloquio disorganizzato (in cui si fa fatica a essere compresi e a poter interagire con gli altri), di comportamento grossolanamente disorganizzato (il soggetto non riesce a prendere una strada) o catatonico (la persona è in uno stato di immobilità quasi costante), e di sintomi negativi (che portano a una situazione di appiattimento dell’affettività fino ad alogia e abulia) insieme soddisfano il criterio A, che ci permette di fare diagnosi di schizofrenia. Può sembrare poco, ma queste caratteristiche insieme determinano un quadro abbastanza importante.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo dell'ambiente nell'evolversi della malattia?
  2. L'ambiente può determinare sia un miglioramento che un peggioramento della malattia.

  3. Cosa sono le allucinazioni?
  4. Le allucinazioni sono situazioni in cui si percepisce qualcosa che non c'è.

  5. Quali sono i sintomi negativi della schizofrenia?
  6. I sintomi negativi includono l'appiattimento dell'affettività, l'alogia e l'abulia.

  7. Cosa soddisfa il criterio A per la diagnosi di schizofrenia?
  8. Il criterio A viene soddisfatto dall'insieme di eloquio disorganizzato, comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico, e sintomi negativi.

Domande e risposte