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Concetti Chiave

  • L'ipoglicemia si manifesta quando la glicemia scende sotto certi livelli, con vari gradi di gravità, da lieve-moderata a clinicamente severa.
  • La diagnosi di ipoglicemia si basa sulla triade di Whipple: sintomi specifici, riscontro biochimico e miglioramento dopo assunzione di glucosio.
  • I sintomi dell'ipoglicemia variano da tachicardia e ansia a confusione mentale e convulsioni, a seconda del livello di glicemia.
  • Diversi fattori influenzano il quadro clinico dell'ipoglicemia, tra cui il livello glicemico, la rapidità del calo e l'età del paziente.
  • La percezione dell'ipoglicemia può essere ridotta, soprattutto negli anziani, aumentando il rischio di episodi gravi.

Indice

  1. Definizione e classificazione dell'ipoglicemia
  2. Diagnosi e triade di Whipple
  3. Sintomi e segni dell'ipoglicemia
  4. Rapporto tra ipoglicemia e sintomi
  5. Fattori che influenzano il quadro clinico

Definizione e classificazione dell'ipoglicemia

Si parla di ipoglicemia quando la glicemia nell’adulto è

L’ipoglicemia può essere classificata in:

Ipoglicemia biochimica lieve-moderata con valori di glicemia di 55-70 mg/dl;

Ipoglicemia biochimica severa

Ipoglicemia clinicamente severa: si ha la necessità di assistenza da parte di un’altra persona per poter superare la crisi ipoglicemica, a causa del deficit cognitivo dato proprio dalla carenza di glucosio.

Questa condizione non dipende tanto dal valore assoluto della glicemia, ma dalla rapidità con cui questo è raggiunto, ad esempio può verificarsi in un paziente diabetico con glicemia basale di 200 mg/dl che bruscamente cala a 100 mg/dl, valore che in un paziente sano non provocherebbe alcuna crisi ipoglicemica.

Diagnosi e triade di Whipple

Diagnosi

La triade di Whipple, utilizzata per la diagnostica dell’ipoglicemia, comprende:

1) Segni e sintomi di ipoglicemia che si dividono in quelli di attivazione adrenergica e in neuroglicopenia

2) Riscontro biochimico di ipoglicemia

3) Reversibilità della sintomatologia dopo assunzione di glucosio (o saccarosio)

Sintomi e segni dell'ipoglicemia

Sintomi e segni:

Da attivazione adrenergica

- cardiopalmo (tachicardia)

- sudorazione profusa

- tremori

- ansia

- fame imperiosa

Da neuroglicopenia (sofferenza delle cellule del SNC)

- astenia

- rallentamento ideo-motorio

- visione offuscata

- cefalea

- confusione mentale

- sonnolenza

- convulsioni

Nei casi più gravi si può avere perdita di coscienza; è necessaria dunque la presenza di un altro individuo che possa intervenire per correggere la glicemia del paziente.

Rapporto tra ipoglicemia e sintomi

Rapporto fra l’entità dell’ipoglicemia e i segni/sintomi clinici

Non tutti i soggetti hanno la stessa soglia glicemica per la manifestazione dei sintomi dell’ipoglicemia. Normalmente, intorno a valori di glicemia pari a:

• 75 mg/dl si hanno alterazioni ai test psicometrici;

• 70 mg/dl iniziano meccanismi di controregolazione con il rilascio di ormoni iperglicemizzanti;

• 60 mg/dl si hanno sintomi da attivazione adrenergica quali cardiopalmo (tachicardia), tremore, sudorazione profusa, ansia, fame improvvisa;

• 50 mg/dl si hanno sintomi di neuroglicopenia, tra cui astenia, confusione mentale, rallentamento ideo-motorio, visione offuscata, cefalea;

• 40 mg/dl si ha letargia;

• 30 mg/dl si possono avere le convulsioni;

• coma, danno cerebrale permanente e morte.

I pazienti diabetici possono avere episodi di ipoglicemia a causa della terapia antidiabetica che seguono.

Fattori che influenzano il quadro clinico

Fattori che condizionano il quadro clinico nell’ipoglicemia

I fattori che condizionano il quadro clinico nell’ipoglicemia sono:

• Livello glicemico raggiunto;

Rapidità del calo glicemico pur mantenendosi al di sopra del valore soglia. Pazienti abituati a valori più alti possono riferire sintomatologia con valori verso i 120-130 mg/dl;

Entità del calo glicemico;

Età del paziente;

• Eventuali comorbidità;

• Efficienza della risposta controregolatoria;

• Tempestività e capacità di gestire il problema;

• Percezione della glicemia (awareness). Hypoglycemia unawareness indica la mancata percezione della condizione di ipoglicemia; perciò, i soggetti affetti da tale condizione, hanno un maggior rischio di arrivare a ipoglicemie severe fino anche alla morte.

La percezione e la disfunzione cognitiva sono dipendenti dall’età:

- in una persona giovane i sintomi compaiono quando è attorno a 55- 60 mg/dL, ma i tempi di reazione vengono mantenuti; quindi, la capacità di reagire ad alcuni test anche quando la glicemia molto bassa è conservata;

- nell'anziano invece i sintomi compaiono solo quando la glicemia è estremamente bassa e il tempo di reazione è intaccato per valori di glicemia che sono più alti rispetto al giovane. Il soggetto anziano è quindi più esposto al danno da ipoglicemia; non si accorge che sta arrivando e non è così abile nel gestirla.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le diverse classificazioni dell'ipoglicemia?
  2. L'ipoglicemia può essere classificata in ipoglicemia biochimica lieve-moderata (55-70 mg/dl), ipoglicemia biochimica severa e ipoglicemia clinicamente severa, che richiede assistenza esterna a causa del deficit cognitivo.

  3. Qual è la triade di Whipple utilizzata per la diagnosi di ipoglicemia?
  4. La triade di Whipple comprende segni e sintomi di ipoglicemia, riscontro biochimico di ipoglicemia e reversibilità della sintomatologia dopo assunzione di glucosio.

  5. Quali sono i sintomi principali dell'ipoglicemia da attivazione adrenergica e neuroglicopenia?
  6. I sintomi da attivazione adrenergica includono cardiopalmo, sudorazione, tremori, ansia e fame, mentre quelli da neuroglicopenia comprendono astenia, confusione mentale, visione offuscata, cefalea e convulsioni.

  7. Come varia la soglia glicemica per la manifestazione dei sintomi dell'ipoglicemia?
  8. La soglia glicemica varia tra individui; sintomi possono manifestarsi a 75 mg/dl con alterazioni psicometriche, 70 mg/dl con rilascio di ormoni iperglicemizzanti, e sintomi più gravi come convulsioni a 30 mg/dl.

  9. Quali fattori influenzano il quadro clinico dell'ipoglicemia?
  10. Fattori includono il livello glicemico raggiunto, rapidità ed entità del calo glicemico, età, comorbidità, efficienza della risposta controregolatoria, tempestività nella gestione e percezione della glicemia.

Domande e risposte