Concetti Chiave
- L'emorragia subaracnoidea è spesso associata a lesioni che possono richiedere un trattamento chirurgico, ma generalmente è meno grave rispetto a un'emorragia da aneurisma cerebrale.
- Il trattamento dell'emorragia subaracnoidea considera il volume della lesione, l'impatto sull'encefalo, l'aumento della pressione intracranica e il deterioramento del livello di coscienza.
- Il danno assonale traumatico si manifesta con piccole lesioni diffuse nell'encefalo che possono causare edema cerebrale e portare ad atrofia cerebrale.
- La fisiopatologia del danno assonale include una prima fase traumatica e una seconda fase infiammatoria che può causare edema cerebrale.
- La diagnostica per il danno assonale traumatico si basa su TC e RM, che possono rivelare lesioni come petecchie emorragiche nel corpo calloso, spesso indicative di una prognosi sfavorevole.
Emorragia subaracnoidea
L’emorragia subaracnoidea è spesso associata ad altre lesioni, generalmente ha un andamento più benigno rispetto all’emorragia legata alla rottura di un aneurisma di un’arteria cerebrale. Le lesioni a cui è spesso associata possono prevedere un trattamento chirurgico.Nel trattamento di queste lesioni, esistono una serie di criteri da valutare quando occorre drenare questi sanguinamenti intracranici, vengono presi in considerazione:
- il volume della lesione, dell’ematoma;
- l’impatto che ha sulle restanti componenti dell’encefalo, quindi lo shift sulla linea mediana;
- l’aumento della pressione intracranica;
- il deterioramento del livello di coscienza (spesso correlato ai 3 precedenti), motivo per cui in neurorianimazione il Gcs viene valutato ogni ora. Si valuta almeno per esempio il diametro delle pupille (se è intubato e sedato), che è l’unico parametro clinico disponibile oltre alla pressione, eventualmente la Pic (pressione intracranica). Al primo segno di deterioramento si ripete la Tac e se c’è un’evoluzione si va in sala operatoria.
Danno assonale traumatico
Oggigiorno in caso di danno assonale traumatico alla Tac si possono vedere piccole aree emorragiche multiple all’interno della sostanza bianca. Un cervello con un danno assonale diffuso importante può portare allo sviluppo di atrofia cerebrale in quanto la rottura dell’assone porta alla degenerazione e alla morte del neurone.Il danno assonale traumatico è una condizione caratterizzata da lesioni multiple diffuse nell’encefalo di piccole dimensioni, che possono essere emorragiche o meno e che spesso porta ad edema cerebrale. La fisiopatologia di questo danno è complessa e distingue una prima assotomia, che è quella probabilmente traumatica, legata al movimento meccanico associata ad una seconda assotomia, legata all’attivazione dell’infiammazione post traumatica che può causare per esempio edema cerebrale. L’assotomia è la ragione dello stato di coma che possono avere una pressione intracranica normale.
La classificazione del danno assonale diffuso è basata su dati anatomopatologici (classificazione di Adams) che però non è mai stata convalidata. Nella diagnostica per immagini oltre alla Tc, che deve essere sempre fatta, viene spesso anche effettuata una risonanza magnetica.
In questa Rm si possono vedere varie petecchie emorragiche che indicano un’ampia lesione del corpo calloso, questo tipo di pazienti sono quelli che avranno una prognosi molto sfavorevole.
L’alterata permeabilità della Bee ed il danno a post-anossico determinano inoltre, nell’area peri-lesionale o in forma generalizzata, la perdita della capacità dei vasi arteriosi cerebrali di autoregolarsi. L’edema cerebrale è la caratteristica principale del danno secondario. Agli esami radiologici l’edema è contraddistinto dallo spianamento delle circonvoluzioni cerebrali, dalla compressione dei ventricoli cerebrali che sono ridotti di volume e dalla perdita di differenziazione tra sostanza grigia e sostanza bianca.