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Concetti Chiave

  • L'edema vasogenico è caratterizzato dalla rottura della barriera emato-encefalica, permettendo il passaggio di liquidi negli spazi intercellulari.
  • In TC, l'edema vasogenico appare come una zona più scura a causa della ridotta densità dovuta all'accumulo di acqua.
  • I segni indiretti dell'edema vasogenico in TC includono la compressione degli spazi subaracnoidei e cisternali e delle cavità ventricolari.
  • Il motto "time is brain" sottolinea l'importanza di un intervento rapido per minimizzare la perdita di tessuto cerebrale in caso di stroke.
  • La visibilità dell'edema vasogenico in TC varia in base al tempo dall'evento e alle condizioni individuali del paziente.

Indice

  1. Vasodilatazione e barriera emato-encefalica
  2. Rottura della barriera e edema
  3. Imaging TC e edema vasogenico
  4. Segni indiretti e calcificazioni

Vasodilatazione e barriera emato-encefalica

In questa fase Si ha vasodilatazione e compromissione della barriera emato-encefalica. La Bee protegge il cervello da sostanze esterne, ma presenta delle finestre dove è assente; è costituita da periciti, cellule gliali ecc. uniti da tight junctions. La presenza della Bee, a differenza di altri organi, impedisce il passaggio del mdc iodato della Tc, quindi ad esempio un tumore cerebrale che non ha ancora distrutto la barriera non viene impregnato dal mdc. Allo stesso modo se si somministra mdc a pazienti con stroke, solo in caso di rottura della Bee questo riesce a passare nel Snc.

Rottura della barriera e edema

La rottura della Bee determina stravaso e accumulo di liquido negli spazi intercellulari; a questo vi può partecipare anche lo stravaso determinato dalla rottura cellulare. Il limite con la fase precedente di edema citotossico è dato dalla rottura completa della membrana cellulare e dall’alterazione della Bee.

Imaging TC e edema vasogenico

In Tc si vede un alone edemigeno vasogenico ma solo dopo le 8 ore, che è troppo tardi ad esempio per rimuovere un trombo, anche se ultimamente le finestre terapeutiche si stanno allargando. Il motto dei neurologi è “time is brain”, cioè è importante intervenire rapidamente per perdere meno tessuto cerebrale possibile. Tuttavia, nel 55% dei pazienti con ictus ischemico in sede sopratentoriale l’edema intracellulare può essere documentato alla TC già entro 4 h dall’esordio della sintomatologia clinica, ma rimane comunque una questione molto soggettiva, ad esempio pazienti anziani possono avere Tc positiva anche dopo 12 h.

In ogni caso l’edema in Tc corrisponde generalmente a edema vasogenico e significa che il danno è già avvenuto. Come già detto, in Tc l’aumento dell’acqua causato dall’edema riduce la densità, quindi riduce le Hu, e questo corrisponde a una zona più scura. I segni indiretti in Tc sono infatti:

    ● Compressione diffusa o circoscritta degli spazi subaracnoidei.

    ● Deformazione degli spazi cisternali.

    ● Compressione sulle cavità ventricolari.

Segni indiretti e calcificazioni

Nell’immagine Tc si può notare a sinistra la deformazione degli spazi subaracnoidei. In questo caso lo stroke è superficiale, se fosse più profondo ci sarebbe invece compressione dei ventricoli: in generale quindi si manifestano segni compressivi sui fluidi. Le lesioni bianche nella parte posteriore (plessi corioidei a livello del trigono) dell’immagini sono calcificazioni. In generale nell’encefalo si possono avere calcificazioni dei vasi o in aree specifiche come la pineale. Nell’immagine (sono due sezioni dello stesso paziente) lo stroke è a sinistra (dell’immagine): i solchi sono meno evidenti, il ventricolo è più piccolo del controlaterale, inoltre la scissura Silviana si vede solo a destra. In questo caso lo stroke è a destra (dell’immagine), perché si vedono meno gli spazi liquorali. Un altro segno indiretto che si vede è il segno della stringa: nel vaso colpito (qui è l’arteria cerebrale media) il flusso può essere talmente rallentato da una subocclusione significativa (80-90%) da parte di un trombo “soffice” o completamente fermo da occlusione completa, che assume densità

Domande da interrogazione

  1. Cos'è l'edema vasogenico e quali sono le sue cause principali?
  2. L'edema vasogenico è caratterizzato da vasodilatazione e compromissione della barriera emato-encefalica (Bee), causato da eventi come stroke o tumori cerebrali che alterano la permeabilità della Bee, permettendo l'accumulo di liquido negli spazi intercellulari.

  3. Perché in Tc l'edema vasogenico appare solo dopo le 8 ore dall'evento scatenante?
  4. In Tc, l'edema vasogenico diventa visibile solo dopo le 8 ore dall'evento scatenante perché prima di questo intervallo, i segni dell'edema non sono ancora sufficientemente evidenti per essere rilevati dalla tecnica di imaging, rendendo difficile l'intervento tempestivo come la rimozione di un trombo.

  5. Qual è l'importanza del tempo nell'intervento per gli stroke secondo i neurologi?
  6. Secondo i neurologi, l'importanza del tempo nell'intervento per gli stroke è cruciale, come sottolineato dal motto “time is brain”. Intervenire rapidamente è fondamentale per minimizzare la perdita di tessuto cerebrale e migliorare l'esito per il paziente.

  7. Quali sono i segni indiretti di edema vasogenico visibili in Tc?
  8. I segni indiretti di edema vasogenico in Tc includono la compressione degli spazi subaracnoidei, la deformazione degli spazi cisternali e la compressione sulle cavità ventricolari, che indicano un aumento della pressione intracranica a causa dell'accumulo di liquido.

Domande e risposte