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Concetti Chiave

  • L'eczema asteatosico è legato all'insufficienza venosa cronica, più comune nelle donne e soggetti con flebite, risolvibile correggendo la stasi sanguigna.
  • Il prurito è un sintomo comune dell'eczema, considerato un meccanismo di difesa evolutivo simile alla tosse e al dolore.
  • Il prurito cronico dura oltre sei settimane ed è frequente nella popolazione adulta e anziana, coinvolgendo il 10-20% delle persone.
  • Il prurito può derivare da malattie della pelle o cause sistemiche, come insufficienza renale o infezioni croniche, ed è mediato da fibre nervose specifiche.
  • I mediatori del prurito includono ammine, neuropeptidi, citochine e oppioidi, con alcuni specifici per patologie come dermatite atopica e prurigo nodulare.

Indice

  1. Eczema e insufficienza venosa
  2. Prurito e difesa evolutiva
  3. Classificazione del prurito
  4. Fibre nervose e mediatori

Eczema e insufficienza venosa

Forma di eczema legata a insufficienza venosa cronica, più frequente nelle donne o in soggetti con flebite profonda, superficiale o vene perforanti insufficienti. Si risolve correggendo la stasi.

C’è un meccanismo di autoalimentazione, in quanto l’insufficienza venosa porta al ristagno del sangue, quindi a edema e sofferenza della cute, che si manifesta tipicamente con l’eczema. Poiché l’eczema è un’infiammazione, questo non fa altro che continuare a promuovere l’essudazione, peggiorando la situazione di stasi.

Prurito e difesa evolutiva

Dà prurito e fastidio. Sintomo di cui si occupano dermatologi e neurofisiologi. Nel 1600 un dermatologo tedesco definiva il prurito come “una sensazione in genere sgradevole, che genera il desiderio di grattarsi”. Dal punto di vista evoluzionistico è un meccanismo di difesa atto all’eliminazione dalla pelle dei parassiti.

È un meccanismo di difesa come la tosse e il dolore con i quali condivide diversi mediatori e vie neurofisiologiche.

Classificazione del prurito

Si parla di prurito cronico quando dura più di 6 settimane. È un fenomeno frequente soprattutto nella popolazione adulta/anziana (10-20% della popolazione generale).

Si può classificare in base allo stato della cute:

• Prurito associato a malattie della cute (dermatite atopica, eczemi, psoriasi, scabbia...): questa forma è la più comune e la più facile da curare perché basta trattare la malattia primaria;

• Prurito con cute minimamente interessata o normale: può dipendere da malattie sistemiche (insufficienza renale, colestasi, infezioni croniche, neoplasie, alcuni farmaci). È un segno raro e rarissimamente è un segno precoce;

Prurigo Nodularis e Lichen simplex chronicus: non c’è una vera e propria malattia della pelle, ma le lesioni sono generate dal grattamento. Il Prurigo Nodularis è una malattia grave, caratterizzata da noduli pruriginosi con escoriazioni dovute al continuo grattamento da parte del paziente. L’eziologia non è sempre chiara.

Fibre nervose e mediatori

È recepito da fibre nervose amieliniche di tipo C o mieliniche Aδ, simili a quelle del dolore, ma distinte da esse. Queste fibre si ramificano nel derma e nell’epidermide, hanno il soma nei gangli delle radici posteriori dei nervi spinali. Il secondo neurone decussa a livello midollare e sale nel fascio spinotalamico.

Le fibre sono eccitate da mediatori rilasciati da cellule epiteliali o infiammatorie (mastociti, neutrofili, cellule T). I principali mediatori del prurito sono:

• Ammine: istamina e serotonina;

• Neuropeptidi: sostanza P, CGRP;

• Proteasi;

• Mediatori lipidici;

• Citochine:

o IL-2, IL-6, TSLP;

o IL-4, IL-13, IL-31 (responsabili delle patologie caratterizzate da prurito più insopportabile quali dermatite atopica, prurigo nodulare, linfomi cutanei, scabbia);

• Oppiodi;

• Neurotrofine.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la causa principale dell'eczema asteatosico?
  2. L'eczema asteatosico è principalmente causato da insufficienza venosa cronica, che porta al ristagno del sangue e successivamente a edema e sofferenza della cute.

  3. Come si manifesta il prurito cronico e qual è la sua prevalenza?
  4. Il prurito cronico si manifesta quando dura più di 6 settimane ed è frequente soprattutto nella popolazione adulta/anziana, colpendo il 10-20% della popolazione generale.

  5. Quali sono i mediatori principali del prurito?
  6. I principali mediatori del prurito includono ammine come istamina e serotonina, neuropeptidi come sostanza P e CGRP, proteasi, mediatori lipidici, citochine, oppiodi e neurotrofine.

  7. Quali sono le differenze tra prurito associato a malattie della cute e prurito con cute minimamente interessata?
  8. Il prurito associato a malattie della cute è più comune e più facile da trattare, mentre il prurito con cute minimamente interessata può dipendere da malattie sistemiche ed è un segno raro.

Domande e risposte