Concetti Chiave
- Il dolore da infarto miocardico è spesso retrosternale e può irradiarsi al braccio sinistro, mentre un dolore puntorio e ben localizzato spesso non è infartuale.
- Le complicanze principali delle sindromi coronariche acute (Acs) includono fibrillazione ventricolare e shock cardiogeno.
- Nello Stemi, la trombosi coronarica è occlusiva completa, mentre nello Nstemi non occlude completamente il vaso, con cambiamenti significativi nella loro incidenza negli anni recenti.
- L'ecografia cardiaca è essenziale per la diagnosi differenziale delle Acs, aiutando a identificare stenosi aortica e valutare la cinetica del cuore.
- Un incremento significativo delle troponine cardiache può indicare un infarto miocardico, distinguendolo da altre condizioni come l'insufficienza renale cronica.
Indice
Caratteristiche del dolore da infarto
Il dolore da infarto miocardico, quando presente, può assumere diversi aspetti e localizzazioni:
• un dolore retrosternale di maggiore ampiezza, soprattutto se irradiato al lato ulnare del braccio sinistro (e ancora di più se bilaterale), è indicativo di infarto miocardico;
• sola irradiazione ulnare monolaterale o bilaterale.
Identificazione del dolore non infartuale
Viceversa, un dolore puntorio, ben localizzato in sede retrosternale spesso non è dovuto ad Acs. Viene accennato come, per aiutarci nell’individuazione di un dolore non infartuale, possano essere valutate le “3 P”:
- un dolore che si modifica con la Posizione;
- un dolore di tipo Pleuritico;
- un dolore che aumenta alla Palpazione.
Complicanze e gestione dell'arresto cardiaco
Il paziente potrebbe anche presentarsi in fase di arresto cardiaco e stato di incoscienza; le complicanze maggiori delle Acs sono infatti di due ordini:
1. elettriche: fibrillazione ventricolare;
2. emodinamiche: con shock cardiogeno.
D’altra parte, un paziente con arresto cardiaco verrà comunque sottoposto nella maggior parte dei casi a cateterismo cardiaco, che potrebbe dimostrare delle coronarie indenni.
Fisiopatologia e cambiamenti epidemiologici
Il professore accenna alla fisiopatologia dell’infarto miocardico: nello Stemi la trombosi coronarica su placca aterosclerotica è occlusiva completa, mentre nello Nstemi la trombosi non occlude completamente il vaso. Viene ribadito come l’epidemiologia dell’infarto stia cambiando: confrontando i dati del 2015 con i report attuali, si nota come la percentuale di Stemi sia scesa dal 40 al 30%, mentre lo Nstemi sia aumentato dal 60 al 70%.
Diagnosi differenziale e ruolo dell'ecocardiogramma
Il paziente potrebbe presentarsi in ospedale con dolore toracico tipico da angina e marcatori cardiaci mossi, confondendo il medico. Per la diagnosi differenziale è sufficiente l’esecuzione di una rapida ecografia cardiaca, che consente di individuare l’eventuale stenosi aortica.
un paziente con possibile Nstemi e Irc, all’arrivo in Ps presenta clinica sfumata, Ecg poco chiaro e troponine a 60. Per attribuire l’aumento dei marcatori all’ischemia cardiaca o all’insufficienza renale, vengono valutati i marcatori dopo qualche ora: se si rileva, i.e., 65, l’elevazione sarà ragionevolmente attribuibile alla riduzione del filtrato glomerulare; se le troponine salgono a 120, quindi con un delta ampiamente maggiore del 10%, la causa sarà verosimilmente un infarto miocardico.
L’ecocardiogramma è un esame ormai diventato quasi routinario in PS in un paziente con sospetta Asc, dal momento che, oltre a individuare un’eventuale stenosi aortica, consente di valutare la cinetica del cuore. Se le alterazioni della cinetica ventricolare sono diffuse, è plausibile ipotizzare una pericardite9; al contrario l’ipo- acinesia ben localizzata della porzione ventricolare irrorata dal vaso occluso è suggestiva di ischemia miocardica. I concetti di alterazioni diffuse-localizzate sono applicabili anche all’Ecg basale.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche del dolore da infarto miocardico?
- Quali sono le complicanze maggiori delle Acs?
- Come si differenziano Stemi e Nstemi nella fisiopatologia dell’infarto miocardico?
- Come si utilizza l'ecocardiogramma nella diagnosi differenziale di un infarto miocardico?
Il dolore da infarto miocardico può essere retrosternale e irradiarsi al lato ulnare del braccio sinistro, indicativo di infarto, mentre un dolore puntorio e ben localizzato spesso non è dovuto ad Acs.
Le complicanze maggiori delle Acs sono di due ordini: elettriche, come la fibrillazione ventricolare, ed emodinamiche, come lo shock cardiogeno.
Nello Stemi, la trombosi coronarica su placca aterosclerotica è occlusiva completa, mentre nello Nstemi la trombosi non occlude completamente il vaso.
L'ecocardiogramma è usato per individuare stenosi aortica e valutare la cinetica del cuore; alterazioni diffuse suggeriscono pericardite, mentre ipo-acinesia localizzata indica ischemia miocardica.