Concetti Chiave
- Gli anziani si classificano in base a criteri anagrafici e funzionali, influenzando il loro grado di autonomia e necessità di assistenza.
- Il fabbisogno nutrizionale degli anziani include un apporto energetico specifico e l'assunzione di vitamine e minerali essenziali per mantenere la salute.
- La malnutrizione negli anziani è causata da fattori primari come isolamento sociale e disabilità, e secondari come diminuzione dell'appetito e malassorbimento.
- L'invecchiamento comporta cambiamenti fisici significativi, tra cui la perdita di massa muscolare, diminuzione della forza, e alterazioni nella funzione cardiovascolare.
- L'attività fisica offre benefici immediati e a lungo termine, migliorando la salute fisica, psicologica e sociale degli anziani, riducendo anche i costi di assistenza per la società.
Indice
Classificazione degli anziani
Gli anziani possono classificarsi in base a due criteri:
Anagrafico:
- anziani giovani (65-74 anni);
- anziani medi (75-84 anni);
- anziani vecchi (più di 85 anni).
Funzionale:
- gli anziani giovani vivono in modo indipendente senza alcuna limitazione;
- gli anziani medi richiedono assistenza per parte delle loro attività quotidiane;
- gli anziani vecchi non più auto sufficienti, richiedono assistenza per tutte le loro attività quotidiane o necessitano di ricovero in residenze assistite
.
Energia : 1700 Kcal / 2000 Kcal
M.B.: - 20% tra i 30 e i 90 anni
G: 55% - 60%
L: 25% - 30%
P: 0,95 / Kg Pc
Vitamine: A, E, C
Sali minerali: Ca (1g); Fe; Zn; Se
Alcol: meno di 1g /Kg Pc / die
Comportamento alimentare razionale ed equilibrato seguito negli anni precedenti la senilità.
Fattori di malnutrizione
Ci sono diversi fattori di malnutrizione negli anziani e possono dividersi in primari e secondari:
- ignoranza
- isolamento sociale
- disabilità fisica
- disturbi mentali
- cause iatrogene
- povertà
-
- insufficienza masticatoria
- malassorbimento
- alcolismo
- farmaci
La diminuzione dell’appetito può essere causata da fattori sociali (povertà, mancanza di aiuto per comperare e preparare il cibo, pasti in solitudine), psicologici (vedovanza, confusione, depressione) e fisici (immobilizzazione, incapacità ad alimentarsi). Altre cause possono essere la diminuzione della spesa energetica (quindi del MB e dell’attività), la diminuzione della percezione sensoriale (alterazione di gusto, olfatto e vista), diminuzione del senso di fame e l’aumento della sazietà causato dagli ormoni peptidici (sazietina).
Efficienza fisica e invecchiamento
Parametri di efficienza fisica coinvolti nell’invecchiamento:
- massa e forza muscolare;
- funzione cardiovascolare e capacità e potenza aerobica;
- tessuto osseo;
- composizione corporea;
- flessibilità ed equilibrio;
- funzioni cerebrali.
Declino muscolare e cardiovascolare
Tra i 25 e i 45 anni si ha una perdita soprattutto a livello della “efficienza” dei meccanismi neuromuscolari, bioenergetici ed enzimatici e della composizione delle fibre muscolari. La massa muscolare descresce di una media del 50% tra i 20 e i 90 anni.
Il massimo sforzo isometrico decresce del 25% a 65 anni, del 35% a 70 anni, mentre nelle decadi successive la perdita di forza risulta ancora più marcata ed accelerata. Ad esempio il 40% delle donne tra i 55-64, il 45% tra i 65-74 e il 65% tra i 75-84 anni non è in grado di sollevare un peso di 4.5 kg.
Funzione cardiovascolare
Diminuzione volume cardiaco
Aumento spessori pareti cardiache già dai 30 anni
Diminuzione patrimonio enzimatico (soprattutto della LDH) con minore resistenza all’ipossia.
Aumento delle fasi di contrazione e rilasciamento da probabile diminuita capacità di captazione del calcio
Decremento potenza aerobica
Tessuto osseo
Vi è un progressivo impoverimento del contenuto di calcio e della matrice organica delle ossa con l’età. E’ certo che la sedentarietà è uno dei principali fattori responsabili. Questa situazione di “osteoporosi” ha una maggiore incidenza e gravità nel sesso femminile.
Composizione corporea e flessibilità
Composizione corporea
Diminuisce la massa magra e aumenta la massa grassa
Flessibilità ed equilibrio
La flessibilità indica l’ampiezza del movimento. La diminuzione della flessibilità riduce l’ampiezza del movimento articolare (ROM) e si sviluppa in modo lento e progressivo sino ai 65 anni per poi peggiorare rapidamente in relazione al deterioramento della qualità del collagene peri-articolare, della ipotrofia muscolare e dell’inevitabile presenza di dolore articolare.
Il termine di stabilità posturale può definire la capacità di mantenere con sicurezza una determinata posizione statica o dinamica. La stabilità può essere diminuita da alterazioni del sistema sensorio e motorio. Numerosi studi hanno dimostrato che la stabilità posturale tende a diminuire dopo i 60 anni.
Capacità cognitive e stabilità
Il declino delle capacità cognitive, il rallentamento dei processi mentali, lo scadimento dell’attenzione selettiva e della memoria recente sono fenomeni legati all’invecchiamento.
Linee Guida per la Promozione dell’attività fisica per le persone anziane
Benefici dell’attività fisica per l’individuo
Fisiologici immediati:
- controllo ormonale e metabolico (glicemia, catecolamine, ...);
- miglioramento qualitativo e quantitativo del sonno.
Fisiologici a lungo termine:
- resistenza aerobica;
- funzione muscolare;
- flessibilità;
- equilibrio/coordinazione;
- velocità di movimento.
Psicologici immediati:
- rilassamento;
- riduzione dello stress e dell'ansia;
- aumento del tono dell'umore.
Psicologici a lungo termine:
- benessere generale;
- migliore salute mentale;
- incrementi cognitivi;
- controllo e prestazioni motori;
- acquisizione abilità motorie.
Sociali immediati:
- rafforzamento degli individui anziani;
- aumentata integrazione sociale.
Sociali a lungo termine:
- aumentata integrazione;
- formazione di nuove amicizie;
- ampliamento dei rapporti sociali;
- mantenimento dei rapporti sociali;
- mantenimento del ruolo ed acquisizione di nuovi ruoli;
- ampliamento delle attività intergenerazionali.
Per la società questo ha degli effetti benefici perché riduce i costi di assistenza sociale e sanitaria.
Domande da interrogazione
- Quali sono i criteri per classificare gli anziani?
- Qual è il fabbisogno nutrizionale degli anziani?
- Quali sono i fattori di malnutrizione negli anziani?
- Come influisce l'invecchiamento sulla massa muscolare e sulla forza?
- Quali sono i benefici dell'attività fisica per gli anziani?
Gli anziani possono essere classificati in base a criteri anagrafici (anziani giovani, medi e vecchi) e funzionali (indipendenti, parzialmente assistiti, non autosufficienti).
Gli anziani necessitano di un apporto energetico tra 1700 e 2000 Kcal, con specifiche percentuali di macronutrienti e vitamine essenziali come A, E, C, e minerali come calcio, ferro, zinco e selenio.
I fattori di malnutrizione possono essere primari, come ignoranza e isolamento sociale, o secondari, come diminuzione dell'appetito e malassorbimento.
L'invecchiamento porta a una significativa diminuzione della massa muscolare e della forza, con una perdita media del 50% della massa muscolare tra i 20 e i 90 anni.
L'attività fisica offre benefici fisiologici, psicologici e sociali, migliorando la resistenza aerobica, la funzione muscolare, il benessere mentale e l'integrazione sociale.