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Concetti Chiave

  • La gestione iniziale del trauma si basa sulla valutazione della stabilità emodinamica del paziente e sulla dinamica del trauma.
  • In presenza di instabilità con liquido rilevato all'ecofast, è necessario un intervento chirurgico immediato, mentre in caso di stabilità si procede con una TC per identificare il tipo di liquido.
  • L'ecofast è utilizzato per valutare le zone declivi e il torace, poiché i traumi addominali possono coinvolgere anche il torace e la pelvi, con potenziali complicazioni come il tamponamento cardiaco.
  • Il trattamento delle emergenze toraciche, come il tamponamento cardiaco e lo pneumotorace iperteso, richiede interventi chirurgici specifici come il drenaggio toracico.
  • Le complicanze dei traumi renali ed epatici, come l'urinoma e la fistola biliare, sono gestite riducendo la pressione nei sistemi di drenaggio coinvolti per facilitare la riparazione del danno.

Indice

  1. Valutazione iniziale del trauma
  2. Gestione del paziente stabile
  3. Osservazione e trattamento chirurgico
  4. Valutazione delle zone declivi
  5. Traumi addominali e toracici
  6. Emergenze cardiochirurgiche e toraciche
  7. Strategie per traumi renali ed epatici

Valutazione iniziale del trauma

Prima di tutto si chiede la dinamica del trauma e si valuta se il paziente è emodinamicamente stabile o instabile. Si chiede poi se era già stabile inizialmente o se è stato stabilizzato in seguito:

    - Se dopo il trauma il paziente è instabile con presenza massiccia di liquido all’ecofast, si porta in sala operatoria.

    Gestione del paziente stabile

    - Se invece il pz è stabile con grande quantità di liquido, posso pensare che non sia sangue e quindi si deve indagare il tipo di liquido tramite una Tc. In questo tipo di pz non è quindi utile eseguire un’ecografia fast, per cui dopo un trauma ad alta cinetica, si esegue direttamente una Tc.

Osservazione e trattamento chirurgico

Se il pz alla Tc ha presenza di sangue senza spandimento attivo, si tiene in osservazione (non operative management). Se invece il liquido è bile, si avrà una contaminazione peritonale e quindi il trattamento sarà chirurgico.

Cause di liquido libero in addome: emorragia, ascite, rottura della vescica, rottura di colecisti o scoppio di ansa intestinale (il liquido in questo caso è bile o liquido enterico, e alla Tc si vede anche aria libera).

Valutazione delle zone declivi

Le zone declivi valutate all’ecofast sono: cavo di Douglas, spazio epatorenale di Morrison, spazio perisplenico.

Normalmente lo spazio di Morrison è virtuale (continuità diretta tra fegato e rene). Nell’immagine, tra i due organi si vede una virgola ipoecogena con un rinforzo di parete posteriore per cui è presente liquido.

Traumi addominali e toracici

Con l‘ecofast si deve osservare anche il torace, infatti, difficilmente un trauma addominale chiuso coinvolge solo l’addome, ma può essere associato a traumi al torace e alla pelvi. Un trauma che coinvolge il pericardio (0,1% dei traumi chiusi) può portare a tamponamento cardiaco, per cui con l’ecofast si deve valutare il pericardio mettendo la sonda sotto il processo xifoideo e puntando verso il cuore per valutare la presenza di sangue e coaguli a livello pericardico.

Emergenze cardiochirurgiche e toraciche

In un paziente con tamponamento cardiaco e presenza di coaguli è difficile eseguire la pericardiocentesi, per cui questa situazione è un’emergenza cardiochirurgica. Si deve intervenire con un drenaggio toracico o aprire il pericardio e pulirlo, per evitare lo shock cardiogeno. Un’altra emergenza toracica valutabile con l’ecografia e-fast è lo pneumotorace iperteso.

La manovra salvavita è il posizionamento di un drenaggio toracico che trasforma lo pneumotorace iperteso in aperto, e l’ecofast aiuta a farlo.

Strategie per traumi renali ed epatici

Ad esempio, nel trauma renale può esserci la rottura dei calici e della pelvi renale con urinoma, e la strategia in queso caso è l’inserimento di un catetere a doppio J (uno nella pelvi renale e uno nell’ uretra). In questo modo si abbatte la pressione a livello dei calici renali, diminuendo la perdita di urina extrarenale, e allo stesso tempo permettendo la riparazione del danno.

Nel trauma epatico una complicanza è la perdita biliare dal parenchima con sviluppo di fistola biliare o bilioma. La strategia è la stessa: abbattere la pressione all’interno delle vie escretrici epatiche, tramite ercp.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il primo passo nel decision making nei traumi?
  2. Il primo passo è valutare la dinamica del trauma e determinare se il paziente è emodinamicamente stabile o instabile.

  3. Cosa si fa se un paziente è stabile ma presenta una grande quantità di liquido?
  4. Si esegue una TC per indagare il tipo di liquido, poiché potrebbe non essere sangue.

  5. Quali sono le cause di liquido libero in addome?
  6. Le cause includono emorragia, ascite, rottura della vescica, rottura di colecisti o scoppio di ansa intestinale.

  7. Come si gestisce un trauma renale con rottura dei calici e della pelvi renale?
  8. Si inserisce un catetere a doppio J per ridurre la pressione nei calici renali e permettere la riparazione del danno.

Domande e risposte