Concetti Chiave
- La curva da carico orale per le donne gravide tra la 24esima e la 28esima settimana include un prelievo basale, uno dopo un’ora e uno dopo due ore, utilizzando 75g di glucosio.
- La diagnosi di diabete gestazionale si basa su glicemia plasmatica a digiuno ≥ 92 mg/dl, dopo un’ora ≥ 180 mg/dl o dopo due ore ≥ 153 mg/dl.
- In Italia, le linee guida differiscono da quelle dell’ADA, introducendo la curva anche tra la 16esima e la 18esima settimana per donne con specifici fattori di rischio.
- Fattori di rischio includono diabete gestazionale precedente, IMC pregravidico ≥ 30, glicemia plasmatica tra 100 e 125 mg/dl, età ≥ 35 anni, e anamnesi familiare di diabete.
- Le linee guida italiane non prevedono lo screening per alcune donne, limitando la diagnosi di diabete gestazionale in alcuni casi.
Indice
Curva da carico orale
Tutte le donne gravide tra la 24esima e la 28esima settimana di gravidanza devono sottoporsi ad una curva da carico orale di glucosio che prevede la somministrazione di 75g di glucosio, proprio come in un soggetto normale in cui si vuole fare diagnosi di diabete mellito. La differenza con la curva OGTT classica è che non vengono fatti un prelievo basale e uno dopo due ore, ma se ne aggiunge un terzo.
In pratica vengono fatti un prelievo basale, un prelievo dopo un’ora e uno dopo due ore dal carico orale.Diagnosi di diabete gestazionale
Se la glicemia plasmatica a digiuno è ≥ 92 mg/dl (5.1mmol/l) si parla di diabete gestazionale. È patologico anche un valore dopo un’ora ≥ 180 mg/dl (10.0mmol/l) o un valore dopo due ore ≥ 153 mg/dl (8.5mmol/l). Uno solo di questi valori al di sopra del cutoff permette di fare diagnosi di diabete mellito gestazionale. Nel caso della donna gravida le linee guida dicono di continuare con la curva anche se la glicemia basale è diagnostica. Non ci si ferma a questo punto come nell’esame standard.
Fino a qualche anno fa si utilizzava un approccio a due step: si faceva una prima “mini-curva” di carico alla donna somministrando 50g di glucosio e in caso di risultato patologico si avrebbe fatto una cosiddetta “maxi-curva”, che prevedeva quattro prelievi nella donna: uno basale, uno dopo un’ora, uno dopo due ore e uno dopo tre ore somministrando 100g di glucosio.
Linee guida italiane
L’Italia si comporta diversamente in quanto il Ministero della Salute ha emanato delle proprie “linee guida per la gravidanza fisiologica” in cui sono date indicazioni precise anche per la diagnosi di diabete gestazionale. Queste linee guida si differenziano da quelle dell’ADA in quanto il Ministero dice di sottoporre alla curva a 16-18 settimane di età gestazionale tutte le donne che possiedono determinati fattori di rischio, ossia diabete gestazionale in una gravidanza precedente, indice di massa corporea (IMC) pregravidico ≥ 30 e riscontro, precedentemente o all’inizio della gravidanza, di valori di glicemia plasmatica compresi tra 100 e 125 mg/dl (5.6-6.9 mmol/l). Se in prima istanza il test presenta valori normali, questo va ripetuto tra la 24esima e la 28esima settimana. Questo test tra le 24 e le 28 settimane, però, va fatto alle donne che hanno almeno uno dei seguenti fattori di rischio: età ≥ 35 anni, IMC pregravidico ≥ 25kg/m^2, macrosomia fetale in una gravidanza precedente, anamnesi familiare di diabete (parente di primo grado con diabete di tipo 2), famiglia originaria di aree ad alta prevalenza di diabete.
Differenze con le linee ADA
La differenza sostanziale con le linee guida dell’ADA è che ci sono delle donne che non devono essere sottoposte a questo test di screening, con l’impossibilità di effettuare eventuali diagnosi di diabete gestazionali in donne
Domande da interrogazione
- Qual è la procedura standard per la curva da carico orale di glucosio nelle donne gravide?
- Quali sono i criteri per diagnosticare il diabete gestazionale secondo le linee guida italiane?
- Come differiscono le linee guida italiane da quelle dell'ADA per la diagnosi di diabete gestazionale?
- Qual era l'approccio a due step utilizzato in passato per la diagnosi di diabete gestazionale?
La procedura standard prevede la somministrazione di 75g di glucosio e tre prelievi: uno basale, uno dopo un'ora e uno dopo due ore. Se uno dei valori supera i cutoff specifici, si diagnostica il diabete gestazionale.
Le linee guida italiane richiedono la curva a 16-18 settimane per donne con fattori di rischio specifici e tra la 24esima e la 28esima settimana per altre con fattori di rischio come età ≥ 35 anni o IMC pregravidico ≥ 25kg/m^2.
Le linee guida italiane prevedono test a 16-18 settimane per donne con fattori di rischio e non richiedono il test per tutte le donne, a differenza delle linee guida dell'ADA.
L'approccio a due step prevedeva una "mini-curva" con 50g di glucosio e, in caso di risultato patologico, una "maxi-curva" con 100g di glucosio e quattro prelievi.