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Concetti Chiave

  • La paziente, una donna di 48 anni con una storia recente di infezione da Sars-Cov-2, presenta dolore toracico e dispnea persistente.
  • Al primo accesso in pronto soccorso, è stata diagnosticata dispnea da sforzo post-infezione e trattata con Levofloxacina e FANS.
  • Al secondo accesso, la diagnosi è stata aggiornata a polmonite comunitaria, modificando la terapia antibiotica.
  • Al terzo accesso, l'analisi ematochimica ha mostrato un aumento significativo del D-dimero e troponina, suggerendo un'embolia polmonare.
  • L'angio-TC polmonare ha confermato un'embolia polmonare prossimale bilaterale, con difetti di riempimento nelle arterie polmonari principali.

Caso clinico di insufficienza renale e covid

Indice

  1. Accessi precedenti e sintomi
  2. Esami e diagnosi attuale
  3. Risultati degli esami ematochimici
  4. Ega e ipotesi diagnostica

Accessi precedenti e sintomi

Donna caucasica, 48 anni accede in Ps per un dolore toracico di tipo puntorio all’emicostato di destra in pregressa infezione sintomatica da Sars-Cov-2; la paziente era stata assistita a domicilio e da più di 15 giorni si era negativizzata. La donna era già̀ venuta due volte in pronto soccorso:

    - Primo accesso (10 giorni prima): febbricola associata a dispnea ingravescente per sforzi minimi con dolore all'emicostato di destra. Eseguita una Rx torace in cui si evidenzia un addensamento basale destra in presenza di un aumento degli indici di flogosi. Veniva quindi dimessa con diagnosi di dispnea da sforzo in esiti di infezione da Sars-cov-2. La terapia prescritta è stata Levofloxacina + Fans (per il dolore puntorio).

    - Secondo accesso: 5 giorni dopo, al persistere dei sintomi (dispnea e dolore toracico) viene ripetuta la Rx del torace che risulta invariata. La paziente viene dimessa con diagnosi di polmonite comunitaria e viene modificata la terapia antibiotica con Cefalosporina + Claritromicina.

    - Terzo accesso (attuale): dopo ulteriori 5 giorni si assiste al persistere dei sintomi.

    Esami e diagnosi attuale

    In Ps vengono presi i parametri:

    - Pa 170/100 mmHg in ingresso à 140/85 mmHg dopo un paio d'ore a conferma della componente ansiosa dello stato ipertensivo.

    - Fc 115 bpm in ingresso e 90 bpm dopo un paio d’ore.

    - T 36,8 °C.

    - SatO2 97% in aa.

All’Eo: paziente vigile, eupnoica, nella norma obiettività cardiaca, toracica, addominale, non ci sono edemi declivi, permane il dolore toracico puntorio esacerbato dall’inspiro profondo.

Risultati degli esami ematochimici

Agli esami ematochimici risulta:

    - Pcr aumentata 101 mg/L.

    - pct negativa.

    - Lieve leucocitosi (12 900 bianchi/mm , di cui 9200 N).

    - Hb 11,7 g/dL (lieve anemia normocitica).

    - Piastrine lievemente aumentate.

    - Funzione renale nei limiti di norma.

    - K 2,95 meq/L.

    - Pt e aptt normali.

    - Fibrinogeno aumentato.

    - D-dimero > 5000 ng/mL.

    - Troponina aumentata 52 mg/L e dopo 3 ore 50 mg/L (è stata fatta una seconda rilevazione dopo tre ore in quanto della troponina oltre il valore bisogna valutare anche la cinetica della curva dei livelli ematici. La paziente risulta stabile quindi viene escluso un infarto miocardico).

Ega e ipotesi diagnostica

All’Ega: alcalosi respiratoria con 7,54 pH, non c'è insufficienza respiratoria perché la FiO2 è di 83, satO2 98% in aa, bassa Co2, bicarbonati normali, P/F normale.

Ecg: paziente tachicardica con Fc 104 bpm, ritmo sinusale, alterazioni aspecifiche della ripolarizzazione, non si evidenziano quadri riconducibili a patologie prettamente cardiache. Durante la degenza in Ps viene segnalato dal monitor (che non stava registrando) un tracciato compatibile con fibrillazione atriale che, però, non si è più ripresentata.

A questo punto l'ipotesi diagnostica più probabile è embolia polmonare.

Viene quindi eseguita una angio-Tc polmonare che evidenzia difetti di riempimento bilateralmente, sia a destra al tronco principale dell'arteria polmonare, sia a sinistra alla biforcazione dell'arteria polmonare sinistra: siamo di fronte a un'embolia polmonare prossimale bilaterale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la diagnosi finale per la paziente?
  2. La diagnosi finale per la paziente è stata un'embolia polmonare prossimale bilaterale, confermata da un'angio-TC polmonare che ha evidenziato difetti di riempimento nelle arterie polmonari.

  3. Quali sintomi ha presentato la paziente durante i suoi accessi in pronto soccorso?
  4. La paziente ha presentato sintomi di dispnea ingravescente, dolore toracico puntorio all'emicostato di destra, febbricola e tachicardia.

  5. Quali sono stati i risultati degli esami ematochimici?
  6. Gli esami ematochimici hanno mostrato un aumento della PCR, lieve leucocitosi, lieve anemia normocitica, piastrine lievemente aumentate, D-dimero superiore a 5000 ng/mL, troponina aumentata, e fibrinogeno aumentato.

  7. Quali terapie sono state prescritte durante i primi due accessi in pronto soccorso?
  8. Durante il primo accesso, è stata prescritta Levofloxacina e FANS per il dolore. Al secondo accesso, la terapia antibiotica è stata modificata con Cefalosporina e Claritromicina.

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