Concetti Chiave
- Il carcinoma a cellule chiare del rene è il tumore renale più comune, caratterizzato da sintomi come ematuria, dolore al fianco e perdita di peso.
- I fattori di rischio principali includono il fumo di tabacco, la dialisi cronica e una storia familiare di condizioni come la sindrome di Von Hippel-Lindau.
- La diagnosi si avvale di tecniche di imaging come RX, TC con e senza contrasto, ecografia con color doppler e, in passato, angiografia.
- Le metodologie diagnostiche avanzate possono individuare tumori in fase pre-sintomatica e valutare la vascolarizzazione del tumore.
- L'imaging è utilizzato per identificare situazioni predisponenti alle infezioni urinarie, con complicanze come pielonefrite e insufficienza renale.
Indice
Caratteristiche cliniche del carcinoma
Il carcinoma a cellule chiare del rene è il tumore più comune del rene. Clinicamente si caratterizza, al momento della diagnosi, per:
- ematuria (50%);
- dolore al fianco (40%);
- massa palpabile (35%); è comunque attualmente improbabile il riscontro di un tumore palpabile, in quanto indice di una lesione che ha già superato lo spazio peri- e para-renale e infiltrato le strutture circostanti;
- perdita di peso;
- sindromi paraneoplastiche: ipertensione, eritrocitosi, ipercalcemia (dipende dall’ormone secreto).
Fattori di rischio principali
I principali fattori di rischio sono:
- fumo di tabacco;
- dialisi cronica;
- storia famigliare (es: Vhl).
La diagnosi può sfruttare:
- Rx e Tc in bianco dell’addome, che possono identificare il tumore, poiché esso presenta densità simile al normale parenchima renale, solo se esso deforma il profilo dell’organo o impronta le vie escretrici; possono essere anche presenti piccole aree di calcificazione;
- Tc con mezzo di contrasto permette di evidenziare la vascolarizzazione disarmonica sempre presente in un tumore a cellule chiare5;
- Ecografia con color doppler, in grado di rilevare quello che in passato veniva chiamato “trombo di Ferris”: il tumore del rene, così come l’epatocarcinoma, ha la tendenza a crescere macroscopicamente all’interno delle vene e può colonizzare la vena renale in direzione della vena cava e dell’atrio cardiaco. Da questa espansione possono originare degli “spread” che possono determinare metastasi polmonare; l’analisi con doppler permette di identificare anche tumori di piccole dimensioni in fase pre-sintomatica;
- Angiografia, metodica molto usata negli anni ’80 in associazione con l’embolizzazione dell’arteria renale per determinare ischemia del rene prima della nefrectomia. La tecnica è stata successivamente abbandonata, sebbene oggi nuove evidenze sembrino suggerire che una precedente ischemizzazione del tumore renale, essendo esso molto vascolarizzato, migliora l’outcome del paziente post- nefrectomia.
Uso dell'imaging nelle infezioni
Condizione molto frequente che di regola non richiede il ricorso all’imaging in quanto, se si sospetta un’infezione, questo è preceduto dall’esame delle urine che, se positivo, determina un trattamento con terapia antibiotica fino a quando l’infezione non è risolta.
L’imaging è utilizzato per valutare la presenza di situazioni predisponenti alle infezioni delle vie urinarie.
Complicanze delle infezioni urinarie
Esempio: se un giovane presenta un’infezione delle vie urinarie, viene trattato farmacologicamente ma nel momento che, dopo un lasso di tempo non troppo lungo, recidiva, si ricorre all’imaging in modo da capire se vi siano elementi correggibili per evitare il ripetersi di episodi in futuro. Infine, le terribili Complicanze di questa condizione sono:
- Formazione di ascessi.
- Pielonefrite xantogranulomatosa.
- Pielonefrite enfisematosa.
- Cicatrizzazione e insufficienza renale.
Domande da interrogazione
- Quali sono i sintomi più comuni al momento della diagnosi del carcinoma a cellule chiare del rene?
- Quali sono i principali fattori di rischio per lo sviluppo del carcinoma a cellule chiare del rene?
- Quali metodi diagnostici sono utilizzati per identificare il carcinoma a cellule chiare del rene?
- Quali sono le complicanze associate alle infezioni delle vie urinarie che possono essere valutate tramite imaging?
I sintomi più comuni includono ematuria (50%), dolore al fianco (40%), massa palpabile (35%), perdita di peso e sindromi paraneoplastiche come ipertensione, eritrocitosi e ipercalcemia.
I principali fattori di rischio includono il fumo di tabacco, la dialisi cronica e una storia famigliare di malattie renali, come la sindrome di Von Hippel-Lindau (Vhl).
La diagnosi può avvalersi di radiografie e tomografia computerizzata (TC) dell'addome, TC con mezzo di contrasto, ecografia con color doppler e, in passato, l'angiografia associata all'embolizzazione dell'arteria renale.
Le complicanze includono la formazione di ascessi, pielonefrite xantogranulomatosa, pielonefrite enfisematosa, cicatrizzazione e insufficienza renale. L'imaging è utilizzato per valutare la presenza di situazioni predisponenti alle infezioni delle vie urinarie.