Concetti Chiave
- L'angiomiolipoma è un tumore renale benigno composto da cellule vascolari e tessuto adiposo, con un rischio di rottura ed emorragia.
- Per trattare il tumore renale si usano tecniche come nefrectomia radicale o parziale e interventi meno invasivi come microfrequenza e crioablazione.
- I fleboliti sono concrezioni calcaree nei plessi venosi del piccolo bacino, spesso differenziati dai calcoli tramite imaging come Tc a doppia energia.
- Le metastasi del tumore renale colpiscono spesso polmoni, fegato e ossa, con lesioni espansive e visibili all'Rx.
- I calcoli, generalmente radiopachi, si localizzano nel tratto sporgente dell’uretere e si distinguono dai fleboliti per forma e posizione.
Indice
Descrizione dell'angiomiolipoma
L’angiomiolipoma è formazione benigna, espansiva, non evolutiva. Questo origina, più che da un’alterazione, da uno squilibrio strutturale delle varie componenti del tessuto renale: si compone infatti di cellule vascolari e di tessuto adiposo. È una neoplasia frequente che, sebbene non evolva in forma maligna, presenta elevata friabilità con rischio di rottura e di emorragia associata.
Può essere sospettato all’ecografia e identificato con certezza alla Tc, dove si manifesta come un nodulo vascolarizzato con importante ipodensità determinata dalla componente adiposa.Metastasi e trattamenti del tumore renale
Le metastasi di questo tumore renale coinvolgono più frequentemente:
- polmone (55%), a causa della caratteristica invasione venosa della neoplasia e del drenaggio verso il polmone;
- fegato (25%);
- osso (20%), dove le metastasi assumono carattere francamente espansivo, destruente ed erosivo nei confronti dell’osso stesso; sono pertanto ben visibili all’Rx come buchi nella struttura ossea.
Questo tumore renale può essere trattato con:
▪ nefrectomia radicale, con rimozione del rene, del surrene e della fascia di Gerota;
▪ nefrectomia parziale, per lesioni di piccole dimensioni;
▪ interventi meno invasivi, praticati soprattutto nel paziente anziano e tramite cui è possibile necrotizzare il tumore per rallentarne/limitarne l’espansione: microfrequenza e microwave, che determinano necrosi coagulativa da calore; possono essere eseguiti tramite guida Tc o ecografica (quest’ultima limitata ai soli pazienti collaboranti); crioablazione, dove, tramite l’inserimento di più aghi della neoplasia, si induce il congelamento della massa e la sua conseguente necrosi; viene effettuata sotto guida TC, che permette di monitorare l’esecuzione dell’intervento.
Agenti patogeni e piuria sterile
L'agente patogeno più comune è Escherichia coli. Microrganismi molto meno comuni e noti includono altri batteri gram-negativi (non positivi) come Proteus, Klebsiella, Enterobacter, Pseudomonas, Neisseria e Trichomonas vaginalis. La "piuria sterile" invece è un termine esotico usato per descrivere il risultato di uno specifico test del campione di urina e si riferisce all'aumento del numero di globuli bianchi urinari (>10 GB/mm3) in assenza di crescita di agenti patogeni.
Differenziazione tra calcoli e fleboliti
Attraverso l’imaging si differenziano i calcoli dai fleboliti, ossia concrezioni calcaree che si formano all’interno di una vena quasi sempre per deposizione di sali di calcio in un coagulo.
I calcoli possono presentare qualsiasi forma e nel 90% dei casi sono radiopachi. Si localizzano nel tratto sporgente dell’uretere.
I fleboliti presentano una forma rotondeggiante, una superficie liscia e una lucentezza centrale. Si localizzano nei plessi venosi del piccolo bacino (posizione sottodistale all’uretere):
- Esame che non viene quasi più eseguito nel sospetto di calcoli
- Rileva la maggior parte dei calcoli indipendentemente dal contenuto di calcio.
- Potrebbe essere necessario il mezzo di contrasto per differenziare il calcolo nell'uretere dal flebolita.
- Tc a doppia energia consentono una differenziazione più accurata dei calcoli tra acido urico e calcoli contenenti calcio.
Domande da interrogazione
- Che cos'è l'angiomiolipoma e quali sono le sue caratteristiche principali?
- Quali sono i trattamenti disponibili per il tumore renale?
- Qual è l'agente patogeno più comune nei tumori renali e quali sono gli altri microrganismi coinvolti?
- Come si differenziano i calcoli dai fleboliti attraverso l'imaging?
L'angiomiolipoma è una formazione benigna, espansiva e non evolutiva che origina da uno squilibrio strutturale delle varie componenti del tessuto renale, componendosi di cellule vascolari e di tessuto adiposo. Nonostante la sua natura benigna, presenta un'elevata friabilità con rischio di rottura e di emorragia associata.
Il tumore renale può essere trattato con diverse tecniche: la nefrectomia radicale, che prevede la rimozione del rene, del surrene e della fascia di Gerota; la nefrectomia parziale, per lesioni di piccole dimensioni; e interventi meno invasivi come microfrequenza, microwave e crioablazione, utilizzati soprattutto nei pazienti anziani per necrotizzare il tumore e limitarne l'espansione.
L'agente patogeno più comune nei tumori renali è Escherichia coli. Altri microrganismi meno comuni includono batteri gram-negativi come Proteus, Klebsiella, Enterobacter, Pseudomonas, Neisseria e Trichomonas vaginalis.
Attraverso l'imaging, i calcoli, che possono presentare qualsiasi forma e sono nel 90% dei casi radiopachi, si differenziano dai fleboliti, che presentano una forma rotondeggiante con una superficie liscia e una lucentezza centrale. Mentre i calcoli si localizzano nel tratto sporgente dell’uretere, i fleboliti si trovano nei plessi venosi del piccolo bacino. La Tc a doppia energia consente una differenziazione più accurata tra i due.