Concetti Chiave
- L'anamnesi del paziente con sospetto cancro della vescica deve considerare abitudini di vita, attività lavorativa e origine geografica per identificare i fattori di rischio.
- Sintomi come dolore pelvico e compromissione dell'apparato urinario indicano una possibile progressione della neoplasia vescicale.
- L'ostruzione ureterale o la ritenzione urinaria possono essere causate dalla neoplasia che coinvolge il collo vescicale.
- L'esame obiettivo può rivelare una massa pelvica, apprezzabile tramite esplorazione rettale, suggerendo l'invasione dei tessuti circostanti.
- L'esame del sedimento urinario e l'urocoltura sono utili per identificare infezioni come la cistite, potenzialmente trattabili con antibiotici.
Indice
Anamnesi
Nel paziente in cui si sospetta un cancro della vescica è necessario procedere indagando alcuni aspetti specifici per ricercare e sviscerare tutti i fattori di rischio conosciuti:-
• abitudini di vita: soprattutto in relazione al tabagismo;
• attività lavorativa ed esposizione a fattori di rischio: per quanto riguarda il contatto con sostanze che si sanno avere un effetto oncogeno;
• origine geografica o precedenti viaggi: soprattutto in relazione ad un eventuale sospetto di schistosomiasi.
• precedente neoplasia vescicale;
• calcolosi, catetere vescicale, infezioni urinarie: per traumatismo o infezione cronica;
• familiarità: solo una piccola quota ha predisposizione familiare.
Il dolore pelvico e segni o sintomi dovuti alla compromissione dell’alto apparato urinario sono indice di una patologia neoplastica che infiltra il muscolo detrusore.
Inoltre, è possibile l’estrinsecarsi di una sintomatologia irritativa minzionale (è più tipica del carcinoma in situ).
Se la neoplasia ostruisce l’ostio ureterale o coinvolge il trigono, determinando un’ostruzione al deflusso dell’urina, si può evidenziare una idronefrosi a carico dell’asse escretore coinvolto.
Se la neoplasia si colloca a livello del collo vescicale può ostruire il deflusso dell’urina dalla vescica all’uretra determinando ritenzione urinaria parziale o completa (che in questo caso non dipende in alcun modo dalla presenza di coaguli). Tuttavia, questi aspetti non sono molto frequenti nelle forme non muscolo invasive, quanto piuttosto nelle neoplasie che infiltrano gli strati profondi della parete vescicale.
L’invasione dei tessuti circostanti può andare a determinare quadri variabili (se infiltra il retto si può avere ostruzione rettale o rettorragia). L’esame obiettivo evidenzia in tal caso una massa pelvica ben evidente, che si estrinseca in maniera migliore mediante esplorazione rettale e successivamente premendo con l’altra mano sulla parete dell’addome schiacciando quindi l’eventuale massa verso il retto e il dito posto precedentemente al suo interno. In questo modo si può apprezzare meglio la neoformazione.
Esame obiettivo
L’obiettività in genere è negativa nella forma non muscolo invasiva.Esame del sedimento urinario e urocoltura: permette di identificare la presenza o meno di microematuria e di ricercare un evento infettivo acuto (cistite acuta) che possa spiegare la sintomatologia e che è facilmente risolvibile. Nella maggioranza dei casi si può trattare, infatti, di una patologia assolutamente benigna. In caso di positività ad urocoltura si esegue un ciclo di terapia antibiotica e un successivo controllo per valutare la risoluzione dell’infezione e la regressione dei sintomi.
Domande da interrogazione
- Quali sono i fattori di rischio da indagare in caso di sospetto cancro della vescica?
- Quali sintomi possono indicare una progressione importante del cancro della vescica?
- Come si manifesta l'invasione dei tessuti circostanti da parte della neoplasia?
- Qual è il ruolo dell'esame del sedimento urinario e dell'urocoltura?
È importante esaminare le abitudini di vita, come il tabagismo, l'attività lavorativa con esposizione a sostanze oncogene, l'origine geografica per sospetto di schistosomiasi, precedenti neoplasie vescicali, calcolosi, cateteri, infezioni urinarie e familiarità.
Sintomi come dolore pelvico, compromissione dell'alto apparato urinario, sintomatologia irritativa minzionale, idronefrosi e ritenzione urinaria possono indicare una progressione significativa della neoplasia.
L'invasione può causare ostruzione rettale o rettorragia se il retto è infiltrato. L'esame obiettivo può rivelare una massa pelvica evidente, meglio apprezzabile tramite esplorazione rettale e pressione addominale.
Questi esami aiutano a identificare microematuria e infezioni acute come la cistite, che possono spiegare i sintomi e sono spesso risolvibili con terapia antibiotica, seguita da un controllo per valutare la risoluzione.