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Concetti Chiave

  • L'adenocarcinoma polmonare è il tumore primario del polmone più comune, spesso associato alla mutazione genetica Kras e al fumo.
  • Si presenta frequentemente come nodulo periferico o cavitato e può causare ostruzione bronchiale, polmonite ostruttiva o atelettasia.
  • Il tumore in sede apicale può causare la sindrome di Horner, infiltrando plesso nervoso, vasi, coste e colonna vertebrale.
  • I tumori mesenchimali, benigni e più comuni nei polmoni, sono caratterizzati da crescita lenta, calcificazioni interne e sono prevalentemente riscontrati in uomini sopra i 50 anni.
  • Le metastasi polmonari derivano da tumori in altri distretti, raggiungendo i polmoni via ematica, linfatica o per diffusione diretta.

Indice

  1. Caratteristiche del tumore primario del polmone
  2. Diagnosi e correlazioni genetiche
  3. Tumore apicale e sindrome di Horner
  4. Tumore mesenchimale e diagnosi
  5. Metastasi polmonari e vie di diffusione

Caratteristiche del tumore primario del polmone

il più frequente tumore primario del polmone, origina dagli pneumociti di tipo 2, tipicamente è multilobulato e periferico. Può originare su tessuto cicatriziale (scar carcinoma), come pregresse lesioni tubercolari, o su un polmone con malattie interstiziali.

È frequentemente correlato alla mutazione genetica Kras (è presente quindi una certa familiarità). Nota: per fare diagnosi di scar carcinoma è necessario il riscontro del cambiamento di un’eventuale cicatrice, grazie al confronto con radiografie precedenti.

Diagnosi e correlazioni genetiche

è correlato al fumo, più facilmente operabile. Nel 30% dei casi è cavitato, nel 30% è un nodulo periferico. Può dare ostruzione bronchiale quindi polmonite ostruttiva o atelettasia completa. Può invadere la parete toracica, se coinvolge anche la trachea il tumore è inoperabile. L’amplificazione di è la mutazione più frequente. massa >7cm, le metastasi solitamente sono già presenti. Di solito presenta lesioni periferiche di grandi dimensioni (il 70% è > 4cm alla diagnosi).

Tumore apicale e sindrome di Horner

tumore del polmone in sede apicale, così esteso che ha infiltrato anche plesso nervoso, vasi, coste e colonna vertebrale. Dà sindrome di Horner (o di Pancoast) con anidrosi, miosi, ptosi palpebrale, enoftalmo e dolore o edema al braccio. La massa solitamente è di dimensioni talmente grandi che si vede anche all’ RX torace. Spesso si ha nei fumatori. tumore a basso grado di malignità, la sopravvivenza a 10 anni dal trattamento chirurgico è dell’85%. Può essere collegato a sindrome neuroendocrina, di solito è solitario ed è fortemente vascolarizzato. La Pet con fluorodesossiglucosio è negativa. Grazie all’imaging con Tc si può vedere il grasso intralesionale (non apprezzabile con altre tecniche di imaing).

Tumore mesenchimale e diagnosi

Tumore mesenchimale, il più comune dei tumori benigni a livello polmonare. È composto da cartilagine, tessuto connettivo, muscolo, tessuto adiposo ed epiteliale. È una lesione solitaria, ben circoscritta e non evolve. È un nodulo ben circoscritto, spesso lobulato caratterizzato da calcificazioni “a popcorn” al suo interno (nel 10% degli amartomi 5cm). Cresce lentamente (0,5-5 mm/anno) ed ha una densità di tipo adiposo. Per la diagnosi si usa la TC, ma non si fa diagnosi se non si ha un torace di almeno 2 anni prima in cui la lesione sia identica, altrimenti si ricorre alla biopsia. Di solito la Pet è negativa perché sono tumori a bassissimo metabolismo. Interessano prevalentemente soggetti di sesso maschile, sopra i 50 anni di età.

Metastasi polmonari e vie di diffusione

Altre masse che si possono localizzare a livello polmonare sono metastasi derivanti da tumori primari in altri distretti, fenomeno dovuto al fatto che le cellule metastatiche giungono al polmone attraverso:

    ● Via ematica: il sangue venoso refluo dal circolo sistemico giunge in arteria polmonare, e da qui al circolo polmonare per essere riossigenato. Il polmone è un organo filtro ideale all’insediamento di cellule metastatiche.

    ● Via linfatica dai linfonodi celiaci→ linfonodi posteriori mediastinici→ para-esofagei

    ● Diffusione per via diretta: la crescita della massa tumorale invade le strutture circostanti. La diffusione può essere per esempio endobronchiale (tipico è il carcinoma bronchiolo-alveolare).

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tipo più frequente di tumore primario del polmone e da dove origina?
  2. Il tipo più frequente di tumore primario del polmone è l'adenocarcinoma polmonare, che origina dagli pneumociti di tipo 2.

  3. Quali sono le principali cause e caratteristiche dell'adenocarcinoma polmonare?
  4. L'adenocarcinoma polmonare è frequentemente correlato alla mutazione genetica Kras e al fumo. Può originare su tessuto cicatriziale o su un polmone con malattie interstiziali, ed è tipicamente multilobulato e periferico.

  5. Come si manifesta e quali sono le conseguenze di un tumore del polmone in sede apicale?
  6. Un tumore del polmone in sede apicale può infiltrare plesso nervoso, vasi, coste e colonna vertebrale, causando la sindrome di Horner con sintomi quali anidrosi, miosi, ptosi palpebrale, enoftalmo e dolore o edema al braccio.

  7. Quali sono le vie attraverso le quali le cellule metastatiche possono raggiungere il polmone?
  8. Le cellule metastatiche possono raggiungere il polmone attraverso la via ematica, venendo riossigenate nel circolo polmonare, la via linfatica dai linfonodi celiaci ai linfonodi posteriori mediastinici e para-esofagei, o per diffusione diretta, come nel caso della crescita endobronchiale del carcinoma bronchiolo-alveolare.

Domande e risposte