Concetti Chiave
- Mussolini consolida il potere con una legge elettorale che sottomette il Parlamento al Partito fascista e sopprime la contrattazione libera tra imprenditori e lavoratori.
- Lo Stato fascista istituzionalizza la repressione politica con la Polizia segreta OVRA e il Tribunale speciale, mentre le squadre fasciste perseguitano gli antifascisti.
- L'economia è soggetta a pesante intervento statale, con iniziative come l'IMI e l'IRI per sostenere gli industriali e promuovere l'autarchia economica.
- La firma dei Patti Lateranensi normalizza i rapporti tra Stato e Chiesa, con il cattolicesimo che diventa religione di Stato e influenza l'istruzione.
- L'espansione territoriale culmina con la conquista dell'Etiopia e l'avvicinamento alla Germania, mentre le leggi antiebraiche del 1938 segnano l'inizio della crisi del consenso fascista.
Consolidamento del potere fascista
Mussolini vuole consolidare il suo potere e vara una nuova legge elettorale che sottomette completamente il Parlamento al Partito fascista. I candidati delle elezioni devono essere scelti dal Gran Consiglio del Fascismo e i deputati vengono sottoposti a un’approvazione plebiscitaria.
I rapporti tra imprenditori e lavoratori dipendenti vengono determinati attraverso le decisioni e la mediazione degli operai; viene così abolita la libera contrattazione tra le parti. Viene istituzionalizzata la repressione del dissenso politico; viene reintrodotta la pena di morte e vengono istituiti la Polizia segreta OVRA e il Tribunale speciale per la sicurezza dello Stato. Vengono riunite le squadre fasciste nella Milizia volontaria che perseguitano gli antifascisti comunisti e liberali.
Interventi economici del regime
Lo Stato fascista interviene pesantemente nell’economia per raggiungere i propri obiettivi: difende la lira, rinnova le infrastrutture e l’agricoltura. La crisi del ’29 negli Stati Uniti fa sentire i suoi effetti anche nell’Italia, nella quale provoca un calo della produzione industriale e agricola e un forte aumento della disoccupazione. L’intervento del governo fascista nell’economia si amplia.
La creazione del consenso
Propaganda e relazioni internazionali
In Italia, a favorire il fascismo, c’è la propaganda e gli italiani sono o diventati pian piano fascisti per debolezza, per opportunismo e per convinzione. All’estero viene considerato come una garanzia contro il comunismo, sebbene il Duce sia stato il primo a riconoscere ufficialmente l’URSS. Mussolini conduce anche un’intensa attività diplomatica, conquistandosi la stima della Francia e dell’Inghilterra. Deve però conquistare la fiducia della Chiesa cattolica. Il Duce è ateo e anticlericale, ma teme l’influenza che la Chiesa ha sulla maggior parte degli Italiani. L’11 febbraio 1929 vengono firmati tra lo Stato italiano e la Chiesa i Patti lateranensi. La Chiesa riconosce Roma come capitale d’Italia e lo Stato italiano riconosce la sovranità della Chiesa sulla Città del Vaticano. Lo Stato riconosce la libertà del culto cattolico, garantisce l’obbligo dell’insegnamento nelle scuole della religione cattolica e la validità civile del matrimonio religioso. Il cattolicesimo diventa così religione di Stato. Mussolini inquadra la gioventù italiana in varie organizzazioni paramilitari in cui i giovani svolgono attività sportive, sono addestrati all’uso di armi e sono educati a avere fiducia nel Duce.
L’opposizione al regime
Opposizione e compromessi religiosi
Anche negli anni di maggior successo, il regime ha degli oppositori che, da posizioni diverse, lo criticano e lo combattono: socialisti come Turati, Nenni e Pertini, comunisti come Gramsci, cattolici, liberali e repubblicani. Gli antifascisti sono in ogni caso pochi e le ragioni sono molteplici. In primo luogo il fascismo ha tolto agli italiani diritti politici e civili, ma garantisce una condizione di vita tollerabile. Gli italiani vogliono in fondo sicurezza, stabilità di governo e benessere economico.
I Patti lateranensi non portano in realtà una vera conciliazione tra fascismo e Chiesa perché il fascismo cerca invano di asservire ai suoi scopi anche la Chiesa.
L’Impero e le leggi antiebraiche
Espansione e leggi razziali
Mussolini dà il via alla conquista dell’Etiopia il 3 ottobre 1935 anche se Inghilterra e Francia non vogliono rivali in quella zona dell’Africa e impongono alla Società delle Nazioni di adottare sanzioni economiche contro l’Italia. La decisione anglo – francese provoca una conseguenza fondamentale: l’avvicinamento dell’Italia alla Germania. L’Etiopia viene comunque conquistata dall’Italia e il Duce annunciala costituzione dell’Impero (5 maggio 1936).
Gli italiani prendono parte alla guerra civile spagnola (1936 – 1939) schierandosi accanto a Franco contro gli antifascisti.
Fino al 1938 gli Ebrei italiani per il fascismo sono cittadini come tutti gli altri. Le leggi antisemite spezzano il consenso e danno inizio alla crisi del fascismo.
Domande da interrogazione
- Quali misure ha adottato Mussolini per consolidare il suo potere negli anni Trenta?
- Come ha influenzato la crisi del 1929 l'economia italiana sotto il regime fascista?
- Qual è stato il ruolo della propaganda nel consolidamento del fascismo in Italia?
- Quali sono stati gli effetti dei Patti Lateranensi tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica?
- Come ha reagito il regime fascista alla resistenza interna e quali sono state le sue azioni internazionali significative?
Mussolini ha introdotto una nuova legge elettorale che sottometteva il Parlamento al Partito fascista, abolito la libera contrattazione tra imprenditori e lavoratori, istituzionalizzato la repressione del dissenso politico e creato la Polizia segreta OVRA e il Tribunale speciale per la sicurezza dello Stato.
La crisi del 1929 ha causato un calo della produzione industriale e agricola e un aumento della disoccupazione in Italia, portando il governo fascista a intervenire pesantemente nell'economia, sostenendo gli industriali e promuovendo l'autarchia.
La propaganda ha favorito il fascismo in Italia, con molti italiani che sono diventati fascisti per debolezza, opportunismo o convinzione, mentre all'estero il fascismo era visto come una garanzia contro il comunismo.
I Patti Lateranensi hanno riconosciuto Roma come capitale d'Italia e la sovranità della Chiesa sulla Città del Vaticano, rendendo il cattolicesimo religione di Stato e garantendo l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole.
Il regime ha affrontato l'opposizione interna da parte di socialisti, comunisti, cattolici, liberali e repubblicani, mentre a livello internazionale ha conquistato l'Etiopia e partecipato alla guerra civile spagnola a fianco di Franco.