Concetti Chiave
- L’arcipelago Gulag, scritto da Alexander Sorgenizin, descrive i campi di concentramento sovietici, dove dissidenti e contadini venivano costretti a lavori forzati in condizioni disumane.
- Stalin utilizzava la propaganda per diffondere l'ideologia comunista, abolendo la libertà di stampa e manipolando i mezzi di comunicazione per consolidare il regime.
- Il Partito Comunista Sovietico, attraverso il Comintern, mirava a diffondere il comunismo in Europa, provocando timori nei governi monarchici e contribuendo all'ascesa di regimi autoritari.
- Il fascismo in Italia emerse come risposta al comunismo, segnando l'inizio di regimi totalitari che sfruttavano arte e cultura per la propaganda.
- Nel cinema, la propaganda era evidente con la casa produttrice LUCE in Italia, che distorceva la realtà per sostenere il regime fascista anche nei suoi momenti di declino.
Indice
L'arcipelago Gulag e la sopravvivenza
L’arcipelago Gulag, è il titolo di un romanzo di Alexander Sorgenizin, scrittore che ha patito l’esperienza del campo di concentramento ed è sopravvissuto. In quest’opera parla dei Gulag come un arcipelago nel senso che erano tanti disseminati in Siberia e nell’Unione Sovietica. Questi non erano altro che i campi dove venivano segregati contadini, rivoltosi, dissidenti politici come Alexander che non condivideva la politica autoritaria di Stalin. Queste persone erano costrette a lavori forzati, vivendo in condizioni di vita molto dure nelle miniere di carbone e di ferro. Erano malnutriti e vivevano in condizioni igieniche precarie. Quindi questi uomini andavano incontro a morte sicura. I Gulag quindi sono i primi campi di concentramento che compaiono nella storia dei regimi totalitari.
Propaganda e manipolazione sotto Stalin
Come da buon statista e dittatore, Stalin sapeva sfruttare tutti gli strumenti della propaganda sul territorio sovietico come giornali, riviste e manifesti. Al fine di diffonderne il programma politico, la libertà di stampa e di espressione era abolita. Nei regimi totalizzanti, chi sta al vertice, manipola tutto e tutti, fa sostanzialmente tutto ciò che gli può essere conveniente sfruttando la stampa per diffondere l’ideologia comunista che porterà molti stati europei a innalzare regimi autoritari. Come per esempio l’Italia che sarà prima della Germania di Hitler a far nascere un regime autoritario presieduto dal fascismo.
Il comunismo e la paura europea
La società comunista è quella dove sono stati estromessi dal potere i vertici della vita politica, come lo zar che è stato debellato e quindi conseguentemente le monarchie europee hanno paura che ciò potesse avvenire anche nei loro paesi. Ciò che accade in Russia, rappresenta quindi un incubo per gli altri Stati Europei. Il Partito Comunista Sovietico si sta quindi organizzando sempre di più attraverso un organo politico ovvero il “Comintern”, ovvero un’organizzazione comunista che faceva incontri con tutti i leader comunisti che nascevano in tutta Europa. Stalin organizza quest’organo perché il suo compito non è altro che realizzare una rivoluzione che avesse caratteristiche europee al fine di diffondere il comunismo in tutta Europa. Si stanno quindi gettando le basi per la nascita di regimi totalizzanti in Europa. In Italia nasce contemporaneamente il fascismo come opposizione al comunismo. Sostanzialmente il partito sovietico diventa quindi un regime che sta scardinando la struttura dello stato e il suo obiettivo è quindi la nascita di uno stato senza proprietà.
Strumentalizzazione dell'arte e del cinema
Un altro suo obiettivo fu quello di strumentalizzare l’arte e la cultura al fine di accentuare la propaganda, quindi tutti gli artisti dovevano portare avanti una cultura filo-staliniana, e questo, sostanzialmente era un elemento comune in tutti i regimi dittatoriali. Il cinema pure diverrà un settore strumentalizzato. Come per esempio il cinema italiano, la casa produttrice LUCE divenne lo studio cinematografico fascista dove molte immagini prodotte erano false che deformavano la realtà. Pure quando il fascismo stava decadendo LUCE lo faceva vedere sempre in ottima salute.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale de "L'arcipelago Gulag" di Alexander Sorgenizin?
- Come veniva utilizzata la propaganda sotto il regime di Stalin?
- Qual era l'obiettivo del "Comintern" organizzato da Stalin?
- In che modo l'arte e la cultura venivano strumentalizzate nei regimi dittatoriali?
Il tema principale del romanzo è l'esperienza dei campi di concentramento Gulag in Siberia e nell'Unione Sovietica, dove venivano segregati dissidenti politici e altre persone, costretti a lavori forzati in condizioni disumane.
Stalin sfruttava la propaganda attraverso giornali, riviste e manifesti per diffondere il programma politico comunista, abolendo la libertà di stampa e di espressione per manipolare l'opinione pubblica.
L'obiettivo del "Comintern" era realizzare una rivoluzione con caratteristiche europee per diffondere il comunismo in tutta Europa, gettando le basi per la nascita di regimi totalizzanti.
L'arte e la cultura venivano strumentalizzate per accentuare la propaganda, con artisti costretti a promuovere una cultura filo-staliniana, un elemento comune a tutti i regimi dittatoriali, incluso il cinema, come dimostrato dalla casa produttrice LUCE in Italia.