Concetti Chiave
- Le placche litosferiche sono sezioni di roccia solida della litosfera, con dimensioni e spessori variabili in base alla loro composizione oceanica o continentale.
- I moti convettivi nel mantello terrestre, causati dal flusso di calore interno, sono il motore del movimento delle placche litosferiche.
- La teoria della tettonica delle placche spiega i fenomeni geologici come l'origine di vulcani e terremoti, sottolineando il movimento orizzontale delle placche sulla plastica astenosfera.
- La crosta terrestre è caratterizzata da disomogeneità, con cratoni stabili e orogeni montuosi che si formano lungo i margini delle placche.
- I margini delle placche sono zone di intensa attività sismica, dove le placche possono divergere, convergere o scorrere lateralmente, generando nuovi fondi oceanici o consumando litosfera.
→ Le placche litosferiche, definite anche placche tettoniche, sono piastre di forma irregolare di solida roccia composte da litosfera sia oceanica, sia continentale.
La loro dimensione è variabile da poche decine fino a migliaia di chilometri. Il loro spessore è variabile da meno di 15 km per la litosfera oceanica, fino a 300 km per la litosfera continentale. La differenza di spessore è dovuta alla necessità di compensare la densità e il peso dei due tipi di crosta: dato che le rocce continentali sono più leggere, la crosta sotto le rocce continentali è più spessa; il contrario per le placche oceaniche.
Indice
Movimenti delle placche e dinamismo terrestre
Uno dei punti di forza della teoria della tettonica delle placche è l’individuazione del motore responsabile del movimento delle placche. Nel mantello esistono lenti movimenti assimilabili ai moti convettivi. I materiali del mantello più caldi si dilatano, salgono e sono sostituiti dai materiali più freddi.
Il flusso di calore che si libera dall’interno del pianeta verso lo spazio mette in moto i cicli convettivi nel mantello, che a loro volta trascinano le rigide placche litosferiche. La teoria della tettonica delle placche ci aiuta a pensare al nostro pianeta come un unico sistema, nel quale interagiscono diverse componenti, attivate dall’energia solare e da quella proveniente dall’interno del pianeta.
Il dinamismo della crosta terrestre è caratterizzato da:
- Movimenti rapidi e improvvisi
- Movimenti lenti e costanti.
Sia i fenomeni rapidi sia quelli lentissimi sono segni evidenti del fatto che il nostro pianeta è attivo, dinamico e in continua evoluzione.
Caratteristiche della crosta terrestre
La crosta continentale è spessa e costituita per la gran parte da rocce felsiche intrusive, prevalentemente graniti più o meno metamorfosati. La crosta oceanica è sottile e costituita, sotto gli strati sedimentari, da rocce mafiche, prevalentemente effusive come i basalti.
I fondali degli oceani e i blocchi continentali sono separati da un dislivello di 2.000÷3.000 m, che costituisce la scarpata continentale.
La crosta continentale è attraversata dagli orogeni, lunghe fasce corrugate di catene montuose che spesso bordano i continenti. Gli orogeni circondano aree piatte e stabili interne ai continenti, che prendono il nome di cratoni. Le rocce più antiche della Terra si trovano nelle aree cratoniche.
I bacini oceanici sono attraversati da lunghe catene montuose, le dorsali oceaniche, e sono solcati da profondissime incisioni, le fosse oceaniche. Le dorsali oceaniche presentano lungo il loro asse un solco, la rift valley. Numerose linee di frattura, le faglie trasformi, spostano orizzontalmente l’asse della dorsale e determinano un andamento sinuoso.
Teoria della tettonica delle placche
→ La teoria della tettonica delle placche costituisce il punto di riferimento fondamentale per la comprensione dei fenomeni geologici.
Mette in relazione tra loro i grandi fenomeni geologici come l’origine e la distribuzione dei vulcani, dei terremoti, dei fondi oceanici e delle catene montuose. Si basa su due considerazioni:
- La litosfera, lo strato esterno rigido della Terra, non forma un involucro continuo, ma è suddivisa in un certo numero di blocchi, definiti placche;
- Le placche litosferiche sono a contatto fra loro ma possono spostarsi in senso orizzontale. Le placche si muovono lentamente, sull’ordine di alcuni centimetri all’anno.
Ogni placca influenza il movimento delle placche a lei adiacenti. Il movimento delle placche è consentito dalla plasticità della sottostante astenosfera, la quale ha un comportamento molto simile a quello di un fluido viscoso.
Le zone sismiche definiscono il mosaico delle placche delimitato da 3 tipi di margini di placca.
Movimenti delle placche e margini
→ Più del 95% dell’attività sismica della Terra si verifica in corrispondenza dei margini di placca.
Secondo la teoria della tettonica delle placche, due placche litosferiche adiacenti possono:
- Allontanarsi → margini divergenti o in accrescimento
Le placche si separano e si forma nuova litosfera
- Avvicinarsi → margini convergenti o in consunzione
Le placche entrano in collisione e una delle due viene trascinata nel mantello e riciclata, ovvero si consuma e diventa parte del mantello.
- Spostarsi lateralmente → margini trasformi o conservativi
Le placche litosferiche scivolano orizzontalmente l’una rispetto all’altra, generando continuamente nuova crosta oceanica.
I margini trascorrenti, simili ai margini trasformi per quanto riguarda il non verificarsi di fenomeni vulcanici, sono caratterizzati dalla frizione tra le masse rocciose delle placche adiacenti, che scorrono l’una contro l’altra in senso orizzontale.
Il 20,5% dei margini di placca appartiene al tipo convergente, il 21% a quello divergente e soltanto il 14% a quello trasforme o di puro taglio; il rimanente 44,5% è invece caratterizzato da movimenti obliqui rispetto al margine, movimenti che vengono compensati in diversi modi dalle placche mobili.
→ il 95% dell’attività sismica della Terra si verifica in corrispondenza dei margini di placca.
Domande da interrogazione
- Cosa sono le placche litosferiche?
- Qual è il motore del movimento delle placche?
- Come si caratterizza la crosta terrestre?
- Qual è il ruolo delle dorsali e delle fosse oceaniche?
- Quali sono i tipi di margini delle placche e la loro importanza?
Le placche litosferiche, o placche tettoniche, sono piastre di solida roccia di forma irregolare, composte da litosfera oceanica e continentale, con spessori variabili per compensare la densità delle rocce.
Il movimento delle placche è guidato da moti convettivi nel mantello terrestre, dove materiali caldi salgono e quelli freddi scendono, spostando le placche litosferiche.
La crosta terrestre è dinamica, con movimenti rapidi e lenti, ed è composta da crosta continentale spessa e crosta oceanica sottile, con differenze di composizione e spessore.
Le dorsali oceaniche sono catene montuose sottomarine con rift valley, mentre le fosse oceaniche sono incisioni profonde, entrambe influenzano la geologia dei bacini oceanici.
I margini delle placche possono essere divergenti, convergenti o trasformi, e sono responsabili di oltre il 95% dell'attività sismica terrestre, influenzando la formazione di nuova crosta e il riciclo della litosfera.