irene.mereu98
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Concetti Chiave

  • L'idealismo romantico critica la mancanza di un punto comune nelle tre critiche di Kant, che non formano un sistema organico di conoscenze unificate.
  • Kant e Goethe hanno visioni diverse della natura: Kant la vede come fenomeno categorizzabile, mentre Goethe la considera vivente e autonoma, da conoscere attraverso l'esperienza diretta.
  • Goethe, come esponente del romanticismo, sostiene un approccio panteistico e politeistico alla natura, vedendo il divino in ogni cosa e l'uomo immerso nella natura stessa.
  • Schiller e Schelling esplorano l'arte come mezzo per superare le scissioni tra necessità e libertà, e tra umano e divino, raggiungendo l'assoluto e l'armonia con il mondo.
  • L'arte permette di oltrepassare i limiti imposti dalla natura e dalla logica, come illustrato dalla tragedia di Edipo e il concetto di Titanismo, affrontando sfide impossibili.

Indice

  1. L'idealismo e le critiche a Kant
  2. Il ruolo dell'arte nella filosofia
  3. Schiller e l'armonia dell'arte
  4. Schelling e l'arte come superamento

L'idealismo e le critiche a Kant

L'idealismo è l'aspetto filosofico del romanticismo.Kant era cosciente dell'importanza della sua filosofia e in accordo con lui altri filosofi hanno trovato alcuni punti critici della sua filosofia:la prima era che le 3 critiche non erano sistematiche,non facevano sistema;poi la difficile interpretazione.Riguardo questa i filosofi ritenevano bisognasse spiegare meglio ciò che Kant voleva dire,altri invece che bisognasse interpretare le critiche secondo lo spirito,ossia secondo ciò che Kant avrebbe voluto dire ma che non era riuscito a dire.Nella critica Kant aveva trovato un metodo di studio ma mancava un punto comune alle tre critiche da cui dedurre tutto il discorso filosofico.Queste non facevano sistema,ossia un insieme organico di conoscenze che dipende da un unico punto indimostrabile da cui dedurre.Per esempio deduciamo la maggior parte degli avvenimenti in natura dalla forza di gravità che è un postulato che non ha bisogno di dimostrazione,tutto è riconducibile ad un unico punto quindi le leggi di Newton creano sistema.Per Kant mancava questo punto da cui dedurre;aveva indicato come punto di deduzione prima l'io penso poi la libertà,ma non c'è un punto di deduzione comune a tutte e 3 le sue critiche;ricercandolo si sono creati 3 filoni della filosofia:

1)rapporto tra soggetto e oggetto:per Kant erano separati,da una parte c'era il soggetto e dall'altra il noumeno o fenomeno;il massimo esponente di quest'indagine è Fichte;

2)nuova visione della natura:per Kant era ciò che serviva al soggetto per essere trasformato in formaliter spectata,per questi filosofi era diversa.

3)arte:alcuni filosofi ne hanno indagato la funzione nella conoscenza,tra questi ricordiamo Shiller e Shelling.

Visione della natura:l'esponente più importante,padre nobile del romanticismo,è Goethe il quale sostiene di essere artista e poeta ma si occupava di tutto e malgrado volesse essere solo quello veniva visto come filosofo.Egli sostiene che la natura non può essere considerata solo dal punto di vista scientifico,ponendoci di fronte alla natura la vediamo come qualcosa di vivente.

Kant per esempio vede il banco come fenomeno categorizzandolo come forma e colore,per Goethe invece è un oggetto pulsante e autonomo che serve alla vita e non un insieme di leggi meccaniche;la conoscenza quindi non avviene a priori ma vivendo la vita.Per spiegare meglio questo concetto viene introdotta l'opera teatrale più importante di Goethe,Faust.Questa racconta di uno scienziato che cerca in un laboratorio di creare la vita ma non c'era mai riuscito non avendo tutta la conoscenza che è infinita mentre lui è finito.Un giorno nello studio compare Mefistofele,un diavolo,il quale gli propone di dargli tutto ciò che vuole in cambio della sua anima;lui accetta e ottiene la conoscenza a patto che esca dallo studio e inizi a vivere per conoscere.Per esempio la procreazione non è solo combinazione di geni ma è anche frutto di un rapporto,amore che non vedi in uno studio ma vivendo la vita.Faust e Mefistofele girano il mondo e capisce così com'è la vita che appunto è anche fatta di sentimenti e non solo di leggi meccaniche.La natura è qualcosa di vivente ed è assoluto;non c'è scissione tra soggetto e oggetto ma l'uomo vive immerso nella natura.Goethe come scienziato era panteista e come artista politeista:vedeva il divino in ogni cosa,Dio è la natura perché è eterno;politeista invece perché vedeva tante divinità della natura.Anche Spinoza era stato accusato di panteismo:per esempio questo banco viene dalla sostanza,se la sostanza è Dio anche il banco è Dio.C'era stata una polemica tra Goethe,Jacobbi e Mendelson:secondo Jacobbi se tutto è divino il soggetto che fa parte della natura è necessitato e non è libero;secondo gli altri invece nell'assoluto c'è libertà perché tutto dipende dalla natura quindi l'uomo è libero.

Il ruolo dell'arte nella filosofia

Il tentativo di conciliare libertà e necessità da luogo al terzo filone:l'arte.Anche per Kant l'arte era utile per far coincidere la necessità della critica della ragion pura e la libertà della ragion pratica.Nel momento in cui parliamo del giudizio estetico possiamo prendere in considerazione la natura come causa finale ma in modo concettuale,però questa parte viene ignorata.Dell'arte si occupano soprattutto Schiller e Schelling.

Schiller e l'armonia dell'arte

Schiller parte dal presupposto che nell'arte moderna l'uomo vive immerso nelle scissioni come tra uomo e cittadino e tra natura e spirito;queste non gli permettono di cogliere l'assoluto e quindi di vivere in modo razionale e felice.Vivere nelle scissioni è il prodotto di un processo storico e c'è stato un periodo in cui non ci sono state,l'età di Pericle nel V secolo ad Atene,in cui l'uomo viveva in armonia con se stesso,con la natura e con lo Stato.Non c'era più contrapposizione tra uomo e natura perché vi era immerso e nemmeno con Dio grazie alla religione.L'uomo aveva raggiunto l'assoluto attraverso un concetto storico;fino a oggi ha sempre cercato di superare la barriera della morte per raggiungere l'eternità con il concetto di anima e aldilà.I Greci nel V secolo ritenevano di raggiungere l'aldilà restando sulla Terra:costruendo,con il contributo di tutti in modo che rimanesse di ciascuno la sua opera,una struttura terrena destinata a durare per sempre,lo Stato.In questo modo veniva sanata la contrapposizione tra eterno e mortale ma anche tra Stato e cittadino e conciliate,attraverso l'arte,necessità e libertà in modo che la necessità non sia una costrizione ma decido liberamente di fare.

Schelling e l'arte come superamento

Schelling sull'arte invece dice che permette di superare le scissioni,conoscere l'assoluto e di vivere in armonia con il mondo,quindi vivere bene.L'arte,per poter eliminare le scissioni,deve andare oltre il principio di identità e non contraddizione e deve portare l'uomo nella condizione di superare i propri limiti,questo solo dopo aver superato i limiti che ci impone la natura con il Titanismo:ossia affrontare una lotta pur sapendo di perdere.Titanico è la ginestra secondo Leopardi,che cresce alla base del vulcano e lo sfida pur sapendo che verrà distrutta.Un altro esempio è la tragedia di Edipo re:Edipo è figlio di Laio e Giocasta alla quale un oracolo rivela che egli ucciderà suo padre e giacerà con sua madre;per questo Laio ordina ad un servo di uccidere il neonato ma lui invece lo affida ad un contadino e Edipo cresce con la convinzione che siano i suoi veri genitori.

Da grande,dirigendosi a Tebe incontra un carro nel quale c'è Laio e dopo una lite Edipo lo uccide non sapendo che in realtà è suo padre.Edipo si ritrova davanti alla Sfinge che gli pone un indovinello ovvero quale fosse l'animale che prima cammina a 4 zampe poi a 2 e poi a 3,lui risponde l'uomo e dimostra di essere intelligente tanto quanto gli dei.Dopo sposa la regina e scopre che era sua madre e che l'uomo che ha ucciso era suo padre.La responsabilità di tutto questo non è sua ma degli dei che hanno mandato a Giocasta il sogno in cui Tebe bruciava.Quindi Edipo sfida ancora gli dei poichè va oltre la dimensione umana e divina punendo se stesso per salvare gli altri,accettando la colpa anche se era degli dei.Quindi per Schelling l'arte elimina anche la scissione tra umano e divino.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il problema principale che i filosofi hanno riscontrato nelle critiche di Kant?
  2. I filosofi hanno trovato che le tre critiche di Kant non erano sistematiche e mancava un punto comune da cui dedurre tutto il discorso filosofico.

  3. Come Goethe vede la natura rispetto a Kant?
  4. Goethe vede la natura come qualcosa di vivente e autonomo, mentre Kant la categorizza come fenomeno basato su forma e colore.

  5. Qual è il ruolo dell'arte secondo Schiller?
  6. Schiller ritiene che l'arte possa superare le scissioni e permettere all'uomo di vivere in armonia con se stesso, la natura e lo Stato.

  7. In che modo Schelling vede l'arte come mezzo per superare le scissioni?
  8. Schelling sostiene che l'arte permette di superare le scissioni e conoscere l'assoluto, andando oltre i limiti imposti dalla natura e dalla logica.

  9. Qual è la visione di Goethe sul divino e la natura?
  10. Goethe vede il divino in ogni cosa, considerandolo panteista, e crede che Dio sia la natura perché è eterno.

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