Concetti Chiave
- Johann Schiller, in "Sulla grazie e sulla dignità", promuove l'unità armonica tra natura e spirito, opponendosi alla separazione kantiana tra ragione e istinto.
- Introduce la dottrina dell'anima bella, dove la dignità morale e la grazia coesistono, consentendo uno sviluppo armonico delle facoltà umane.
- Nelle "Lettere sull'educazione estetica dell'uomo", Schiller esplora la doppia natura umana: l'istinto sensibile e l'istinto razionale.
- Schiller suggerisce che l'istinto del gioco può conciliare le due nature dell'uomo, evitando la dispersione nella materia o la forma senza realtà.
- Bellezza è il concetto chiave per unire etica ed estetica, guidando l'uomo sensibile alla forma e l'uomo spirituale alla materia, attraverso l'educazione estetica.
L'armonia tra natura e spirito
In “Sulla grazie e sulla dignità” promuove l’unità armonica tra natura e spirito, l’opposizione a Kant con ragione opposta all’istinto. Introduce la dottrina dell’anima bella, dove la dignità dell’azione morale trionfa senza distruggere la grazie, ossia lo sviluppo armonico e organico di ogni facoltà dell’uomo. Anima bella riesce ad armonizzare impulsi fisici e razionalità a patto che sia educata al bello, l’arte rappresenta qui la chiave per risolvere i conflitti interiori.
La doppia natura dell'uomo
Nelle “Lettere sull’educazione estetica dell’uomo” Schiller sostiene poi la doppia natura dell’uomo:
1. Uomo fisico, da cui deriva l’istinto sensibile che lega alla materia e al tempo;
2. Uomo morale, da cui deriva l’istinto razionale, ossia la tendenza ad affermare la propria libertà;
L'istinto del gioco e la bellezza
Nulla però deve essere sacrificato, se infatti si escludesse il razionale l’uomo sarebbe disperso nella materia e nel tempo, se invece si escludesse il morale, l’uomo sarebbe forma senza realtà, l’istinto del gioco riesce però a conciliarli. Poi, unisce l’etica e l’estetica con il concetto di bellezza, attraverso cui l’uomo sensibile viene guidato alla forma e al pensiero, e l’uomo spirituale alla materia. Con questi due istinti viene permessa la libertà con la formazione integrale della personalità, solo con l’educazione estetica.