Concetti Chiave
- Lo storicismo tedesco contemporaneo, da Dilthey a Meinecke, esalta la specificità e la particolarità dei fatti storici, distinguendoli dalla conoscenza matematico-naturalistica.
- Il movimento rifiuta l'idea di storia come teofania di Hegel e la visione positivistica che riduce il fatto storico a un fatto naturale.
- Si interroga sulla possibilità e validità della conoscenza storica, trasferendo le questioni di Kant dalla fisica alla storia.
- La comprensione storica si focalizza sulla constatazione e descrizione delle individualità storiche, escludendo Assoluti come Dio o Ragione storica.
- Spengler, nel suo "Il tramonto dell’Occidente", esplora la contraddizione di una civiltà occidentale al culmine e al tramonto, vista come destino comune delle civiltà.
Indice
Fondamenti della scienza storica
Da Dilthey (Introduzione alle scienze dello spirito) a Meinecke (Origini dello storicismo) lo storicismo tedesco contemporaneo esalta la specificità, la particolarità dei fatti singolari, riprendono l'impostazione essenziale della scuola di Baden: esso cerca di definire il fondamento della scienza storica, cioè le possibilità, i contenuti e i metodi di tale tipo di conoscenza e la distingue nettamente da quella matematico-naturalistica; rifiuta inoltre l’idea di storia come teofania (Hegel: concezione puramente razionale della storia) e la visione epistemologica positivistica (puramente fattualistica), che riduceva il fatto storico ad un fatto naturale.
Riflessioni sulla conoscenza storica
Trasferisce sul terreno della storia gli interrogativi che Kant si era posto in riferimento alla fisica e alle scienze matematico-geometriche: «come è possibile la conoscenza storica?», «quali sono le condizioni della sua validità?».
Nietzsche e Vico
Questa riflessione sui fatti storici prende le mosse da quell’indagine filologica proposta da Nietzsche nella seconda Considerazione inattuale e, più in generale, nell’opera di Vico. L’operazione fondamentale della conoscenza storica è il comprendere, quale capacità di constatare e descrivere le individualità storiche, senza indagare alcun Assoluto, Dio o Ragione storica che influiscano negli eventi. S’individuano e si cercano di esplorare anche gli aspetti non-razionali dell’esperienza storica (quella parte del Romanticismo non confluita nell’Idealismo: demitizzazione della storia).
Simmel e Spengler
In Simmel l’attenzione al vissuto si traduce in un’attenzione alla vita, che passa dall’avere un carattere metodologico fino a divenire una nozione ontologica e metafisica; Spengler, vissuto sino alle soglie del secondo conflitto mondiale, ripercorre il difficile momento post-bellico per la Germania: la sua opera fondamentale è Il tramonto dell’Occidente, pregna di riflessioni sulla civiltà occidentale che orbitano intorno alla fondamentale contraddizione insita in una civiltà giunta, al contempo, al culmine della civilizzazione ed al suo tramonto (letto quasi come destino comune ad ogni civiltà).
Domande da interrogazione
- Qual è il fondamento della scienza storica secondo lo storicismo tedesco contemporaneo?
- Quali interrogativi trasferisce la riflessione sulla conoscenza storica?
- Come si differenziano le prospettive di Simmel e Spengler sulla storia e la civiltà?
Lo storicismo tedesco contemporaneo, da Dilthey a Meinecke, esalta la specificità dei fatti singolari e distingue nettamente la scienza storica da quella matematico-naturalistica, rifiutando l'idea di storia come teofania e la visione positivistica.
La riflessione sulla conoscenza storica trasferisce gli interrogativi di Kant, come «come è possibile la conoscenza storica?» e «quali sono le condizioni della sua validità?», dal campo della fisica e delle scienze matematico-geometriche a quello della storia.
Simmel si concentra sul vissuto e la vita come nozione ontologica e metafisica, mentre Spengler, nel suo "Il tramonto dell’Occidente", riflette sulla civiltà occidentale e la sua contraddizione di essere al culmine e al tramonto, considerandolo un destino comune a ogni civiltà.