Concetti Chiave
- La scena si apre con un dialogo vivace e comico tra Romeo e Giulietta, con un tono leggero e ironico che parodia la celebre storia d'amore.
- Romeo cerca di convincere Giulietta a scappare con lui, ma la conversazione è piena di malintesi e battute umoristiche che mettono in luce la loro relazione complicata.
- Il padre di Giulietta desidera che sua figlia sposi un principe, e la commedia si infittisce quando Romeo tenta di travestirsi per ingannare il futuro suocero.
- La trama si sviluppa ulteriormente con un piano assurdo che coinvolge un frate e una finta morte per convincere il padre di Giulietta ad acconsentire al matrimonio.
- L'atto finale culmina in un caos comico, con Romeo e Giulietta che alla fine si svegliano da una morte apparente, ottenendo infine la benedizione del padre di Giulietta.
Romeo e Giulietta
(In scena ci sono un balcone alto a sinistra , un ampio spazio centrale e un albero sulla destra)
ROMEO: (entra in scena quatto quatto e comincia a chiamare sotto voce; dopo ogni nome tira un sassolino più grande alla finestra e si altera) Giulietta! Giuliettina mia! Amoruccio! Tesoro ! OH ! BELLA ! CHI T'E MUORT ARAP ' (getta un macigno)
GIULIETTA: Ma chi è a quest'ora della notte ... Romeo sei tu ?
ROMEO: Sì amore non resistevo senza di te !
GIULIETTA: E mi vieni a svegliare nel mezzo della notte ! Tu non dormi e devi scocciare a me ?
ROMEO: Ma io volevo farti una sorpresa .
GIULIETTA: Davvero !? Ti sei deciso a comprarmi l'anello ?
ROMEO: ... no veramente ...
GIULIETTA: Mi vuoi portare a cena ad un ristorante francese ?
ROMEO: ... non proprio ....
GIULIETTA: Romeo , non tè ne sarai venuto di nuovo con quel fatto delle porcherie perché ti tiro una cosa in capa!
ROMEO: No ! Giulietta ... niente di tutto questo , io volevo solo vederti !
GIULIETTA: Romeo e va 'ruorm pe'piace ! (entra)
ROMEO: No Giulietta ... ti devo parlare ! Esci! (fa cenno di entrare alle quinte ed entra un complessino)
SERENATA RAP
GIULIETTA: (esce) Ho capito : oggi non si donne . Questo tiene i bollori !
ROMEO: Dicevi tesoro?
GIULIETTA: No niente parlavo dell'amore.
ROMEO: (fa cenno al complesso di uscire più volte ma non esce ) Jatvenn! Noi dobbiamo restare soli. Giulietta ti prego scappa con me . Fuggiamo . Pigliamo la vita come viene. Pigliamo l'amore per le ali . Pigliamo ..
GIULIETTA: Pigliamm'i paccheri Romeo, senti a me .
ROMEO: Forse che il nostro amore non vale qualche rischio ?
GIULIETTA: Come no... se per te vabbene che ti sparano nelle cosce allora ...
ROMEO: Giulietta... per me l'amore è tutto ! Ed io per ta farei tutto !
GIULIETTA: (pensa alle parole di Romeo) Romeo se ho capito bene ... tu sempre lì vai a parare!?!
ROMEO: Giulietta !
GIULIETTA: Romeo?
ROMEO: Giulietta !
GIULIETTA: Romeooo
ROMEO: Giulietta ... che stavo dicendo?
GIULIETTA: Ma curati ! Stavi dicendo che faresti tutto per me.
ROMEO: Ah si! Allora dicevo: Vuoi la luna?
GIULIETTA: No no! Dove me la metto?
ROMEO: Prendila è tua ! Vuoi il mare?
GIULIETTA: No qui già è uno schifo a disordine ... poi ci mettiamo pure H mare.
ROMEO: Eccolo è tuo ! Vuoi i monti?
GIULIETTA: Romeo ma di anello non se ne parla proprio?
ROMEO: Prendili sono tuoi ! Adesso fammi salire ti prego!
GIULIETTA: Romeo e addò ti metto qui non e' è più spazio .
ROMEO: Oh Giulietta ! L'amore mi strugge .
GIULIETTA: Davvero ... allora mi ami ?
ROMEO: Da impazzire.
GIULIETTA: E quanto ?
ROMEO: Quanto che ?
GIULIETTA: Quanto mi ami Romeo?
ROMEO: UUUH!
GIULIETTA: Allora mi pensi ?
ROMEO: Mi struggo per tè .
GIULIETTA: Ma quanto ?
ROMEO: Cosa?
(Si sente chiamare dalla quinta sinistra : Giulietta !)
GIULIETTA: Pronto ? Ah sei tu Marco : ... mi ami? ... ma quanto mi ami? ... allora mi pensi ? ... ma quanto ...
ROMEO: GIULIETTA !
GIULIETTA: Scusa Romeo avevo una chiamata sul!' altra linea.
ROMEO: Giulietta se mi ami scappa con me e sposiamoci stesso domani !
GIULIETTA: Non è possibile e lo sai amore mio ! Mio padre ti ucciderebbe ! Vabbè non fa niente ora scendo .
ROMEO: No! Meglio di no. Senti non lo puoi convincere.
GIULIETTA: E sì ' E' arrivato ! Mo lo convinco e finisce la storia ... sono tanti anni che andiamo avanti cosi, mi ami ti amo, la gente si diverte ... adesso lo convinco… e finisce la storia! Ma vattèn '!!!
ROMEO: Hai ragione .
GIULIETTA: Lo sai, mio padre non acconsentirà mai alle nostre nozze ! Io sono unanobile tu si nu cafone e niente ! Addò t'avvia ? MA LIEVT ALLOC !
ROMEO: Giulietta !?
GIULIETTA: Scusami Romeo ... il mio sangue blue ribolle dall'ira. Lo sai: mio padre vuole farmi sposare un nobile. Oh se tu fossi un principe !
ROMEO: Già !
GIULIETTA: Oh se tu potessi essere un principe !
ROMEO: Già già .
GIULIETTA: Oh se tu avessi dei vestiti da principe e ti potessi travestire e fare fesso mio padre !
ROMEO: Già ... sia ... già ... Giulietta ho avuto un idea ! E se io mi travesto da principe e faccio fesso tuo padre?
GIULIETTA: Oh Romeo ! Come sei intelligente ma come le hai tutte queste idee !
ROMEO: E che vuoi fare io sono un tipo brillante…
GIULIETTA: Vabbene , vabbene ma oltre il tuo aspetto devi curare pure il tuo parlare. Non ti crederebbe mai se parli come nu cafone e niente '. Ma dove ti avvii!?!! CAFONE !
ROMEO: Giulietta !?
GIULIETTA: Scusa Romeo , il mio sangue blue ribolle dall'ira. Occorre che tu impari il bei parlare . Vai a scuola. Istruisciti. Imparati a parlare. E che cazz! Sei proprio un ignorante !
ROMEO: Hai ragione Giulietta! Lo farò per amore tuo… solo per amore tuo! (fa cenno al complesso di entrare)
CIAO o ARRIVEDERCI e Giulietta risponde a soggetto
GIULIETTA: Oohh, di qual giovane mi sono invaghita. Lo amo alla follia… non è un Apollo, ma lo amo comunque… sarà pure un po’ ignorantello… ma lo amo… non è certamente un genio e c’ ha quel fatto che ogni tanto perde la memoria, ma lo amo… è povero, disoccupato, malaticcio… ma , ma… mah (rientra sconsolata)
V.F.C.: La mattina dopo.
(Entra il padre di Giulietta)
PADRE: Giulietta! Giulietta! Giulietta!
GIULIETTA: (Uscendo) Romeo mi hai scocciato! Ah padre siete voi !
PADRE: Certo che sono io ... e che c’entra Romeo ?
GIULIETTA: No… dicevo proprio che mi sono scocciata di Romeo, quel bifolco non mi merita… voglio un principe!
PADRE: Dio ti ringrazio ! Hai portato un mare di gioia in questa casa!
GIULIETTA: No, quello è un regalo di Romeo, gli avevo chiesto un bicchiere d’acqua…
PADRE: Basta! Non voglio più sentirlo nominare. Da oggi sarai promessa in sposa ad un principe! Non so quale ma l’importante è che sia un principe… l’aspetto non mi interessa: sono un romantico…
GIULIETTA: L’importante è che parli bene… non come quel cafone ‘e niente! Ma chi o vo’ a chill’! Cafone! Omm’ è ….
PADRE: Giulietta!?!
GIULIETTA: Scusate Padre, ma il mio sangue blu ribolle dall’ira a1 nome de1 bifolco.
PADRE: Oggi è un giorno bellissimo! Io entro a dare la buona notizia ai familiari! (esce)
GIULIETTA: Certo che è un giorno bellissimo ... Romeo mi sta per sposare !
UNA CANZONE D'AMORE
(Entra Romeo vestito come al solito)
ROMEO: Giulietta ! Giulietta ! Giulietta !
GIULIETTA: E mo basta ! Ah, sei tu amore mio! Ma come ti sei vestito? Dov’è il principe?… io vedo solo il ranocchio!
ROMEO: Giulietta mi dispiace…. Io non posso rinnegare la mia natura… è più forte di me, non riesco ad imparare il parlare poetico che tu vuoi, sono di umili origini e non le posso mettere da parte. Parlerò io con tuo padre!
GIULIETTA: Ma sei pazzo! Io gli ho appena detto che non ti voglio più e che voglio sposare un principe dal nobil parlare!
ROMEO: Cosa mi dici? E chi è costui che gli apro la testa come un cocomero?
GIULIETTA: Ma se scemo o’ vero, allora! Sei tu!!! Non ti ricordi che ti dovevi vestire da principe e...
ROMEO: Ah si, ricordo ! Ma non posso…
GIULIETTA: Capisco. Preferisci conservare le tue origini di bifolco piuttosto che il mio amore…. Allora va!…va!….va!…..va cac o’ cazz a nata part!!! (si chiude dentro)
ROMEO: No Giulietta non puoi fare così! Io muoio per te!
GIULIETTA: (apre) Egoist ! (chiude)
(apre) Farabutt ! (chiude)
(apre) Omm'e merd! (chiude)
ROMEO: Farò ciò che vuoi... amore mio !
GIULIETTA: (apre) Fesso! Oh mo sì! Allora mi raccomando ... fra un'ora ti voglio principe e poeta ! E devi pure cambiare nome: Romeo è troppo ... plebeo. Ti chiamerai ... principe Vincenzo! Solo allora potrai chiedere la mia mano a mio padre.
(Entrano in scena la madre e il padre di Giulietta)
MADRE: E così mia figlia ha deciso di lasciare Romeo ... Romeo che ci fai qui?
GIULIETTA: Noi ci stavamo lasciando: Romeo vattene non ti voglio più vedere !
ROMEO: Ma come tu ora mi hai detto il fatto del poeta…
GIULIETTA: No Romeo ... tè ne devi andare ... vai! Vai! Io voglio sposare il principe Vincenzo , e lui che amo!
(Romeo se ne va cantando)
Vai con lui di Masini.
MADRE e PADRE:Brava !
MADRE: Óh, Giulietta… ma come hai preso questa decisione ... come è avvenuto questo miracolo ?
GIULIETTA: Ho messo la testa a partito mamma .
MADRE: Brava! Ma chi è questo principe Vincenzo? Quando lo hai conosciuto? Com’è? Tè lo sei già fatto?
GIULIETTA: No madre... non ancora. Comunque è troppo bello. Cioè... bello dentro. Fuori assomiglia un pò a Romeo. Ma è molto più elegante, fine, poetico, gentile…. e già lo amo!
PADRE: Brava figliola! Ma è anche ricco?
GIULIETTA: Si padre ! E molto ricco ... tanto ricco quanto intelligente .
PADRE: Oh che gaudio! Lo amo anche io!
GIULIETTA: Lo conoscerete fra poco . Mi ha detto che sarebbe venuto a farmi una visita per conoscere i miei genitori e ... chiedere la mia mano !
MADRE: Ohh ! Come sono emozionata ! Questi giovani, cosi innamorati, cosi romantici: appena si conoscono e già si vogliono sposare!
PADRE: Vabbene ma adesso andiamo a prepararci ad accogliere il principe
(Escono e dopo un po’ entra Romeo vestito malissimo)
ROMEO: Giulietta ?
GIULIETTA: No no non vogliamo niente!
ROMEO: Ma Giulietta... che dici sono io! Romeo !
GIULIETTA: ROMEO? Ma come ti sei vestito ?
Ho trovato solo questi vestiti; alla sartoria stava scitto: “VESTITI DI PRINCIPI”. Che stava pure scritto male….
GIULIETTA: Perché che stava scritto ?
ROMEO: “Prìncipi di vestiti”. Tutto il contrario insomma….
GIULIETTA: IDIOTA! PRINCÌPI di vestiti! Cioè non sono ancora finiti, cretino! Ma io non lo so ... e perché sei nero ?
ROMEO: No è che sono sciuliato ... in una pozzanghera…
GIULIETTA: Non fa niente, anzi... è meglio così: meno ti si vede ... meno ti riconoscono. E per il tuo parlare che hai fatto?
ROMEO: Ah ho fatto un grande cosa ... ho chiamato a Peppe.
GIULIETTA: A quell’ignorantone peggio di te! E che ti deve insegnare quello?
ROMEO: No no ... mandava qui un amico suo poetico. Scrive pure sul giornalino del vicolo. Lui si nasconde lì dietro e mi suggerisce le parole che devo dire avanti a tuo padre. E’ il solo sistema per risolvere il problema : AH AH AH ho fatto già una rima AH AH AH!
GIULIETTA: Ma questo è proprio scemo! Ma a me chi me lo fa fare.(lo guarda ridere) BHA!
(Entra in scena uno straccione che mangia un panino)
ROMEO: Buonasera. Lei che vuole? …non abbiamo soldi, vada, vada.
AMICO: (cacagliando) B-buona-Buonasera mi m-m-manda Pep-pepp-pepp-Peppe !
GIULIETTA: Uh mannaggia! Pure cacaglio?
ROMEO: E per forza che scrive sul giornale… a parlare sta nu poco inguaiato ! (ad Amico) Senti nasconditi li dietro e non mangiare mentre parli che già non si capisce niente ...
AMICO: VMBNGÈ.
ROMEO: Sì si e chi lo capisce a questo.
(Entrano Madre e Padre)
MADRE: Oh! Guarda caro ... allora siete voi il nobile principe dal poetico parlare ?
AMICO: Azz- Azz-
ROMEO: AZZO!
AMICO: Azzeccasti nello centro il essere…
ROMEO: (ripete)
MADRE: Siete qui per chiedere la mano di mia figlia ? Siete un ardito!
AMICO: Non vi ingannate. Sono tale .
ROMEO: (ripete lentamente e ad alta voce contemporaneamente all’amico)
PADRE: (a Madre) Hai capito come parlano i principi... (parla come Romeo) Buongiorno. Noi siamo i genitori della suddetta.
MADRE: (anche lei come Padre) È vero. Siamo tali.
AMICO: La beltà di vostra figlia è lo specchio della vostra giovinezza.
ROMEO: (ripete come sopra)
MADRE: OH! Che simpatico! Che gentile che siete !
GIULIETTA: E vero madre? E o non è un gentiluomo?
PADRE: E di che paese siete principe ?
AMICO: Principe del Kaz-Kazz..
ROMEO: Sono il principe del ... e no ! Non ti permettere!
AMICO: Kazakistan.
ROMEO: Kazakistan, (ad Amico) Non potevi dire Puglia ?
PADRE: Ah , capisco! Allora siete un orientale.
AMICO: In Kaza- In kaza
ROMEO: Incazzato nero!
PADRE: Come prego ?
AMICO: In Kazakistan ci consideriamo orientali.
ROMEO: Dicevo in Kazakistan siamo scuri di carnagione ma ci consideriamo orientali.
PADRE: Capisco ... quindi siete un principe orientale ... allora ...allora siete ...(fa segno con le dita)
AMICO: Se intendo lo parlare vostro ebbene si ... sono ricchi- sono ricchi -
ROMEO: (ripete) Sono ricchissimo ! (ad Amico) Ma che dici !?
AMICO: Ricchissimo !
ROMEO: RICCHISSIMO! Sono ricchissimo! Sapete io non parlare bene l'italiano. Straniero fui .
MADRE: Capisco, capisco.
AMICO: Tutto il mio immenso oro non vale l'amore per Giulietta. Accettate questo scambio perquanto ci perdiate ve lo giuro!
ROMEO: (ripete)
PADRE: Tutto il vostro oro per Giulietta? Bene! Io acconsento alle nozze!
MADRE: Ma caro ... lo hai appena conosciuto?!
PADRE: Mi piace! Lo adoro! Si fa! Domani sarà il giorno del matrimonio di mia figlia!
TUTTI: Evviva!
AMICO: …iva!
ROMEO: Uh, sentito? C’è l’eco… Ciao!
AMICO: Ciao!
ROMEO: Te ne puoi andare ora!
AMICO: Vabbene…
ROMEO: Eh…. Che strano eco….
PADRE: Allora a domani!
ROMEO: A domani!
BUIO
(Scena come la prima parte ma con molte sedie allineate)
GIULIETTA: Come sono emozionata. Tra poco sposerò Romeo ... il giovane che amo perdutamente !
MADRE: (entrando) Giuliettina mia , come ti senti ?
GIULIETTA: Oh madie sono tutta un fremito !
PADRE: (entrando) Sono emozionato più di quando mi sposai io ... un ricco principe orientale altro che Romeo Cappuccini.
GIULIETTA: E una brioche! Capuleti padre. Si chiama Capuleti.
PADRE: Comunque ci siamo capiti: intendo proprio quello stupidissimo ragazzo con le crisi di memoria ! Era capace di sposarti e poi dimenticarsene ... meglio evitarlo sicuramente!
GIULIETTA: (al pubblico) E’ vero! Ho dimenticato di quelle crisi di memoria di Romeo! Non sia mai gli capitasse durante la cerimonia !
PADRE: Cara cosa pensi ?
GIULIETTA: Nulla padre io ... sono solo innamorata !
PADRE: Fra un po’ il nostro sogno ... cioè il tuo sogno di amore si coronerà ! Ho chiamato anche Frate Cristoforo.
GIULIETTA: Ooh, il buon frate sarà qui !
PADRE: È già qui ... è nel soggiorno. Ora lo chiamo: frate, frate!
(Entra il frate.)
FRATE: La pace sia con voi!
GIULIETTA: O padre ... io gradirei confessarmi !
FRATE: E’ molto bello ciò Giulietta. Dimmi, dimmi pure senza tema .
GIULIETTA: No frate veramente io ... bè vorrei che fossimo da soli ...
FRATE: Come desideri Giulietta ... Amati genitori ... andate con Dio… (i genitori non si muovono) Andate con Dio! (i genitori si guardano interdetti) Forse non mi sono spiegato: IATVENN’!!!
(La Madre e il Padre escono.)
FRATE: Dimmi Giulietta .
GIULIETTA: Padre ... voi ben sapete che sto per prendere marito ... e sapete pure che io amo Romeo e che l’ho sempre amato .
FRATE: Ma non puoi dire cosi! Tu stai per sposare un altro uomo! Ciò è peccato ed io ti devo punire!
GIULIETTA: Ma il principe che oggi sposerò è proprio Romeo travestito per ingannare mio padre.
FRATE: Ma ciò è peccato ... ed io ti punirò !
GIULIETTA: Ma padre, noi ci amiamo e se mio padre non avesse acconsentito alle nozze saremmo scappati ...
FRATE: È peccato ...
F & G: (Insieme) Ed io ti punirò !
GIULIETTA: Padre ma facitcve nu pacchetto i cazz' vuost !
FRATE: Ma Giulietta !
GIULIETTA: Ma Padre !
FRATE: Ma Giulietta !
GIULIETTA: Ma Padre!
FRATE: Insomma.. che sono queste parole!
GIULIETTA: Scusate ma il mio sangue blu ribolle per l’ira! Padre voi mi dovete aiutare a non fare scoprire l’imbroglio!
FRATE: Per il bene che ti voglio, lo farò senza esitare.
GIULIETTA: Grazie Padre!
FRATE: Prego Giulietta!
GIULIETTA: Grazie Padre !
FRATE: Prego Giulietta !
GIULIETTA: Prego Giulietta !
FRATE: Grazie Padre!
GIULIETTA: Figurati figliolo! Va’ e non peccare più !
(Entra Romeo vestito da principe.)
GIULIETTA: Romeo ... lascia che ti presenti il mio frate…
ROMEO: Piacere ... è terribile la sorellina! Figuratevi che non mi ha mai detto di avere un fratello.
GIULIETTA: Romeo ... lui è un padre .
ROMEO: Ah è il padre di tuo fratello ... capisco...
GIULIETTA: Romeo… e svegliati! Lui è il prete che ci deve sposare.
ROMEO: AHHH ! Ora capisco ... e deduco sappia la verità ?
GIULIETTA: Romeo a volte mi stupisci per le tue intuizioni.
ROMEO: Sono un tipo brillante!
GIULIETTA: S , sa tutto e ci darà una mano
FRATE: Non vi preoccupate: andrà tulio per il meglio.
GIULIETTA: Speriamo Fra’ Cristoforo.
ROMEO: Ma verrà il qiorno che quel bastardo di Don Rodrigo la pagherà!
F & G: Ma Romeo ... sbagli romanzo !
ROMEO: Scusate. Mi sono confuso. Ma come facciamo con il mio parlare ... l'amico di Peppe non poteva venire!
GIULIETTA: Non ti preoccupare…. ormai mio padre è stregato dalla promessa dei soldi. Non ti ascolterà nemmeno. Poi basta che tu dici si quando il frate ti chiederà se vuoi sposarmi e il matrimonio sarà bello e fatto.
ROMEO: Ohh, non mi sembra vero!
TI SPOSERÒ PERCHÉ di E. Ramazzotli.
(Entrano la Madre e il Padre.)
PADRE: (parlando piano) Salve Principe! Come è vestito ... elegante?
ROMEO: (parlando velocemente) Certo certo, è un tipico vestilo da cerimonia del Kazakistan.
MADRE: Mooolto bello ! E così ... così grunge !
PADRE: Volevo organizzare un buffet ma ... ma ... ho pensato che la religione del Kazakistan fosse contraria e così… ho sparagnato.
ROMEO: Ha fatto benissimo! In Kazakistan usiamo dire: prima ci sposiamo meglio è!
MADRE: Saggezza popolare.
PADRE: Benissimo . il matrimonio può avere inizio !
MADRE: Un momento: aspetta che arrivino gli altri invitati.
(Entra un paggio che si mette vicino alla quinta e annuncia gli ospiti.)
PAGGIO: (batte il bastone a terra prima di ogni nome)
Il Conte e la Contessa
Il Marchese e la Marchesa
Il Barone e la Baronessa
(si da il bastone sui piedi) San Giuseppe e a Maronna!
FRATE: AH! Li ho invitati io... bene possiamo cominciare.
(Tutti prendono posto)
PADRE: Bene ora che ci sono tutti: si dia inizio alle danze!
PEOPLE HAVE TUE POWER.
FRATE: Tu Giulietta , vuoi prendere in marito il qui presente Rom ... Vincenzo e amarlo e rispettarlo finché morte non vi separi ?
GIULIETTA: (lo guarda un pò schifata) Eh… ormai ... SI !
FRATE: E tu Vincenzo ,vuoi prendere in moglie la qui presente Giulietta e amarla e rispettarla finché morte non vi separi?
ROMEO: (pausa) perché? che stavamo facendo ?
FRATE: Bene: VI DICHIARO…
PADRE: Fermi! Tu ,tu, tu sei Romeo ?!!
ROMEO: Incredibile ... dopo tanto tempo ancora mi riconoscete ? Oh , posso, chiamarti papa?
PADRE: Brutto delinquente ... mi avete preso in giro ?!
GIULIETTA: Più o meno ... ma ormai il matrimonio è fatto !
PADRE: Non ancora! Il Padre non ha concluso la formula. Questo smacco sarà lavato nel sangue! Vi sfido a singolar tenzone ! Se vincerete avrete il cuore di mia figlia ... se perderete ... io avrò il vostro.
MADRE: Caro, non ti sembra che ti sei un po’ sbilanciato? Non sei più un giovanotto…
(Il Padre e la Madre escono e con loro anche gli ospiti. In scena restano solo Romeo, Giulietta e il Frate)
ROMEO: Oh Giulietta! Tuo padre è troppo furbo ... non poteva cascarci!
GIULIETTA: Romeo, caro, non è mio padre troppo furbo è che tu sei proprio un cretino amore mio.
ROMEO: Questo matrimonio s'adda fare ! Vado a prepararmi per il duello. Non sia mai detto che Romeo Cappuccini si tira dietro!
F & G: E una brioche! Capuleti ! Ti chiami Romeo Capuleti.
ROMEO: Non fa niente! Vado, lo ammazzo e torno!
(Esce Romeo)
GIULIETTA: Padre dobbiamo fare qualcosa! Non posso sopportare che si sfidino in duello: chi dei due dovesse morire ... mi ammazzerebbe di dolore !
FRATE: Giulietta, ho un'idea Prima del duello tu ti ammazzi.
GIULIETTA: Padre, ma a voi chi vi ha chiamato!
FRATE: Stammi a sentire. Prendi questa bottiglia. C'è un intruglio magico che ti causerà una morte momentanea.
GIULIETTA: Padre, ma voi girate sempre con i veleni in tasca o solo in occasione dei matrimoni ?
FRATE: Veramente questo è un cocktail di mia invenzione che sugli altri ha però l'effetto di provocare una morte apparente.
GIULIETTA: (piangendo sulla spalla del Frate) AHH! No!
FRATE: No non fare così, si risolverà tutto.
GIULIETTA: (piangendo) lo so lo so ... ma ... ma mi dispiace troppo!
FRATE: Ma perché ? Non fare così ...
GIULIETTA: Una donna di quella maniera ! Morta così !
FRATE: (piangendo) è vero ! Una donna ... ma chi ?
GIULIETTA: La parente ! Non ci credo che è mort’ a parente!
FRATE: Giulietta, tu e Romeo siete fatti uno per l'altra . Siete sicuramente le due metà della stessa mela, bacata! Ho detto morte apparente!
GIULIETTA: Ah, bene allora.
FRATE: Forza bevi la pozione, così tuo padre sarà preso dal rimorso ed acconsentirà alle cozze…
GIULIETTA: Si, accussì facimm’ na bella ‘npepata…
FRATE: Ehm… ho sbagliato, volevo dire alle nozze… Ma forza, ora bevi!
(Giulietta beve e cade per terra; subito dopo entrano il padre e la madre)
MADRE: Amore ... ma tu non ce la fai nemmeno a stare in piedi... come lo vuoi fare il duello!
PADRE: Non ti preoccupare! Sono sicuro che quel fesso di Romeo non si porterà nemmeno la spada… ed io vincerò per ritiro. Dove è quel fesso di Romeo? (passa e ripassa più volte su Giulietta e poi…) Giulietta! Ma che ci fai qui? Ti sembra il momento di simulare una morte apparente per convincermi che ami Romeo e farmi acconsentire alle nozze ?
(Entra Romeo)
ROMEO: U mannaccia! U mannaccia a vita mia ! U mannaccia mannaccia ... mi sono scordato la spada !
PADRE: Vieni avanti cretino.
ROMEO: Ci vogliamo affrontare a mani nude per me va bene... (va verso il Padre ma inciampa sul corpo di Giulietta) ma Giulietta che vedo? Il tuo fiato è ...spento, il tuo occhio è ... socchiuso, il tuo colorito è ...una chiavica. Giulietta sei sicura di sentirti bene ?
FRATE: E’ morta ! Si è avvelenata perché non poteva vederti sfidare il padre a duello
ROMEO: Ma non era il caso, tanto il duello non poteva vederlo : era criptato per i soli abbonati!
PADRE: Non dovevi farlo! Se sapevo riuscissi ad amare tanto questo fesso di Romeo... io avrei acconsentito alle nozze.
ROMEO: Quali nozze ?
TUTTI: Le vostre !
ROMEO: Basta ! La voglio fare finita anche io! Padre dovremmo avere un pò di quell’ottimo veleno...
FRATE: Mi ero permesso di pensarci (gli porge la bottiglia)
(Romeo beve la pozione e muore)
FRATE: Quindi… avreste acconsentito alle nozze se non fossero morti?
PADRE: Bè se sapevo che il loro amore era così grande ... ma quando la finiscono di fare i cretini?
FRATE: Fra meno di un minuto ...
PADRE: Bè… dicevo; se avessi saputo bla bla bla allora avrei detto “vi potete sposare”!
(Giulietta e Romeo si svegliano)
PADRE: Uh! Guarda ... miracolo !
ROMEO: (sbadigliando) Che ora si è fatta?
GIULIETTA: Padre, voi avete acconsentito alle nozze ?
PADRE: Sì figlia mia !
ROMEO: Non deve essere suonata la sveglia…
FRATE: Dove eravamo rimasti ... ah ecco io vi dichiaro marito e moglie!
ROMEO: (al Padre) Papa !
BUIO
In scena solo Romeo e Giulietta.
NON AMARMI.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della scena tra Romeo e Giulietta?
- Come reagisce Giulietta alle proposte di Romeo?
- Qual è il piano di Romeo per conquistare il padre di Giulietta?
- Come si conclude la storia tra Romeo e Giulietta?
- Qual è il ruolo del frate nella storia?
Il tema principale è l'amore contrastato tra Romeo e Giulietta, con un tono comico e parodico, dove Romeo cerca di convincere Giulietta a scappare con lui, ma affrontano ostacoli familiari e sociali.
Giulietta reagisce con scetticismo e ironia alle proposte di Romeo, mettendo in dubbio la sua serietà e chiedendo prove concrete del suo amore, come un anello o una cena romantica.
Romeo pianifica di travestirsi da principe per ingannare il padre di Giulietta e ottenere il suo consenso per il matrimonio, ma il piano è complicato dalla sua incapacità di parlare in modo nobile.
La storia si conclude con un matrimonio tra Romeo e Giulietta, dopo che entrambi simulano la morte per convincere il padre di Giulietta ad acconsentire alle nozze, e alla fine il padre accetta.
Il frate aiuta Romeo e Giulietta nel loro piano, fornendo una pozione per simulare la morte di Giulietta e convincere il padre ad acconsentire al matrimonio, mostrando un atteggiamento complice e comprensivo.