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Concetti Chiave

  • Lolita è un film del 1962, basato sul famoso romanzo di Nabokov e diretto da Stanley Kubrick, che esplora il tema della seduzione giovanile.
  • Kubrick fece riscrivere la sceneggiatura, inizialmente affidata a Nabokov, mantenendo il controllo creativo dopo la delusione per la distribuzione di Spartacus.
  • Il film è noto per la sua struttura circolare e per l'uso innovativo di trasparenti per ricreare paesaggi americani, pur essendo girato a Londra.
  • Sue Lyon, scelta per interpretare Lolita, venne notata da Kubrick in una trasmissione televisiva per la sua perfetta incarnazione del personaggio.
  • Il montaggio, caratterizzato da lunghi piani sequenza e dissolvenze a nero, crea un'atmosfera naturale, evitando i tradizionali controcampi.

Lolita è una pellicola del 1962 tratta dal romanzo di Nabokov che coniò per primo il termine lolita, che poi divenne il significato di ‘’ragazza giovane seducente’’. Spesso Kubrick si basava su storie molto semplici e poco famose; quella di Lolita è una delle rarissime eccezioni .

Indice

  1. Sceneggiatura e produzione
  2. Riprese e scelta del cast
  3. Montaggio e fotografia

Sceneggiatura e produzione

Fu chiamato l’autore del romanzo per la sceneggiatura, che però venne

poi rielaborata sotto la supervisione di Kubrick; nonostante le modifiche

apportate, lo scrittore ammirò la sceneggiatura finita del film. In concomitanza con questo film uscì anche Spartacus, che rese difficile il successo di Lolita, per questo motivo Kubrick si rifiutò di collaborare con gli stessi responsabili della diffusione i questo film; da questo momento in avanti non rinunciò mai al completo controllo sulla produzione, tanto da rifiutare persino proposte dalla Warner Bros. Il film presenta una storia circolare.

Riprese e scelta del cast

Girato a Londra nonostante sia inizialmente ambientato in America, si registrarono gli esterni in studio per poi usare dei trasparenti per ricreare il paesaggio introno, dove una troupe veniva mandata a registrare le arti degli esterni proprio in America. La musica non è dominante come negli altri film del regista; per il ruolo di Lolita la produzione ricevette tantissime candidature ma Kubrick aveva un’idea ben definita: la sua prima scelta non poteva partecipare e il regista notò dunque la definitiva Lolita in una trasmissione televisiva, Sue Lyon, che aveva esattamente 14 anni come il reale personaggio e rappresentava perciò il connubio perfetto tra innocenza e sensualità.

Montaggio e fotografia

Il montaggio è lento con numerose dissolvenze a nero, sono presenti molti sbalzi temporali che spezzano l’intreccio. Il direttore della fotografia era Morris, uomo con ampia esperienza che durante le riprese del film ebbe attriti con Kubrick perché la pensavano diversamente su praticamente tutto. Il montatore Hardy che dopo svariati colloqui col regista riuscì a farsi affidare il montaggio del film, pensato per essere costituito da lunghi piano sequenza divisi con dissolvenze su nero, divisione come se fossero dei capitoli. Questo montaggio dà un’atmosfera di naturalezza l’intera pellicola, non ci sono controcampi che portano l’attenzione dello spettatore sulle reazione dei personaggi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del termine "lolita" e come è stato utilizzato nel film del 1962?
  2. Il termine "lolita" è stato coniato dal romanzo di Nabokov, da cui è tratta la pellicola del 1962, e significa "ragazza giovane seducente". Il film di Kubrick ha contribuito a diffondere questo significato.

  3. Quali furono le difficoltà incontrate da Kubrick durante la produzione e distribuzione di "Lolita"?
  4. Kubrick affrontò difficoltà nella distribuzione a causa della concorrenza con il film "Spartacus", il che lo portò a rifiutare di collaborare con gli stessi responsabili della diffusione e a mantenere il controllo completo sulla produzione futura.

  5. Come è stato realizzato il montaggio del film e quale effetto ha avuto sull'atmosfera della pellicola?
  6. Il montaggio, curato da Hardy, è caratterizzato da lunghi piano sequenza divisi con dissolvenze a nero, creando un'atmosfera di naturalezza e spezzando l'intreccio con sbalzi temporali.

Domande e risposte