Concetti Chiave
- Il montaggio nel cinema è fondamentale per concatenare immagini in movimento, caratterizzato dalla temporalità e dal divenire.
- Deleuze identifica diverse scuole di montaggio: organica americana, dialettica sovietica, quantitativa francese pre-bellica e intensiva tedesca espressionistica.
- Il montaggio analitico americano permette di focalizzare l'attenzione dello spettatore sugli elementi essenziali, eliminando continuità spaziale.
- Ejzenstein introduce il montaggio delle attrazioni, un approccio emozionale e rivoluzionario che mira a provocare reazioni nello spettatore.
- Orson Welles, con Quarto Potere, abbandona la frammentazione a favore del montaggio in profondità di campo e piano sequenza, creando un reale ambiguo da decifrare.
Indice
Il montaggio nel cinema
Il montaggio riguarda la composizione e concatenamento delle immagini ed è pertanto considerato ciò che di più specifico ha il cinema in quanto immagini in movimento, quindi caratterizzata dalla temporalità e dal divenire. Deleuze distingue tra la pendenza organica della scuola americana, quella dialettica della scuola sovietica, quella quantitativa della scuola francese anteguerra e quella intensiva della scuola espressionistica tedesca.
Montaggio analitico e Griffith
Il montaggio analitico è la forma linguistico-discorsiva che caratterizza il cinema americano e mondiale tra l’avvento del sonoro e la fine della seconda guerra mondiale.
Permette di analizzare l’avvenimento e di concentrare l’attenzione dello spettatore solo sui dati più essenziali all’economia emotiva dell’azione, cancellandoli i raccordi di continuità spaziale e facendoli apparire neutrali con effetto di identificarsi con il suo occhio e a vedere il film come una realtà di cui è testimone. Per Griffith la composizione delle immagini è come un’unità organica costituita cioè da parti e elementi differenziati: uomini e donne, ricchi e poveri, pensati come entità binarie che costituiscono un montaggio parallelo, seguendo un ritmo, e che vengono messe in relazione scambiandosi le parti tramite l’inserzione di primi piani. Il montaggio delle opposizioni, che procede per alternanze e conflitti e si sostituisce al montaggio parallelo.
Ejzenstein e il montaggio delle attrazioni
Al montaggio narrativo Ejzenstein contrappone il montaggio delle attrazioni, un libero montaggio di azioni appositamente scelte, sviluppando un nuovo linguaggio non realistico e rivoluzionario che vuole colpire emozionalmente lo spettatore e provocare una sua reazione. È questo il significato che Ejzenstein assume il primo piano.
Welles e il montaggio in profondità
Il montaggio in profondità di campo e il piano sequenza. Con Quarto Potere, Welles rinuncia alla frammentazione e inaugura il montaggio in profondità di campo. Il reale non è più rappresentato o riprodotto, ma mirato: è un reale da decifrare, sempre ambiguo.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del montaggio nel cinema secondo il testo?
- Come Ejzenstein differenzia il suo approccio al montaggio rispetto a quello narrativo?
- In che modo Welles ha innovato il montaggio nel cinema?
Il montaggio è considerato l'elemento più specifico del cinema, caratterizzato dalla temporalità e dal divenire, e riguarda la composizione e concatenamento delle immagini.
Ejzenstein contrappone al montaggio narrativo il montaggio delle attrazioni, un montaggio libero e rivoluzionario che mira a colpire emozionalmente lo spettatore e provocare una reazione.
Welles ha introdotto il montaggio in profondità di campo e il piano sequenza, rinunciando alla frammentazione e creando un reale da decifrare, sempre ambiguo.