Concetti Chiave
- Il cinema d'animazione è legato all'evoluzione tecnologica, passando dai disegni manuali alla computer grafica avanzata, rendendo i film più spettacolari.
- La tecnica classica prevede la creazione di molti disegni per ogni personaggio, fotografati singolarmente per creare l'illusione del movimento tramite la persistenza retinica.
- La fase di progettazione di un film d'animazione include la definizione dei personaggi e la creazione di uno storyboard che visualizza ogni inquadratura tramite disegni.
- L'animazione digitale permette risultati più realistici e spettacolari, con la creazione di ambienti e personaggi virtuali ma credibili grazie a software sofisticati.
- Il flipbook è un metodo base per creare animazione, usando un blocco di fogli che, sfogliati rapidamente, mostrano una sequenza di immagini in movimento.
Indice
Evoluzione del cinema d'animazione
Come il cinema dal vero anche quello d’animazione è strettamente legato all’evoluzione degli strumenti tecnologici impiegati per la produzione dei film. Dal primo lungometraggio di Walt Disney (Biancaneve e i sette nani, 1937), che richiese tre anni di lavoro per l’esecuzione e l’animazione di milioni di disegni, si è giunti oggi all’utilizzo della computer grafica e del digitale che hanno contribuito a rendere ancora più spettacolare e reale il mondo del cartoon.
Tecniche di animazione classica
Nella tecnica classica, gli animatori eseguono numerosi disegni per ogni personaggio, variandone di poco l’atteggiamento e l’espressione; poi fotografano ognuno di essi con la macchina da presa, perpendicolare al foglio, impressionando un fotogramma alla volta (tecnica detta «passo uno» o stop motion). Proiettando 24 fotogrammi al secondo, la sequenza delle immagini produce l’illusione del movimento grazie al fenomeno della persistenza retinica. Ogni immagine, infatti, rimane impressa sulla retina per una frazione di secondo anche quando è già svanita; scorrendo alla giusta velocità le immagini ci appaiono legate una all’altra in un movimento fluido e costante
Progettazione e storyboard
La produzione di un film d’animazione richiede una lunga fase di progettazione durante la quale si definiscono le caratteristiche fisiche e caratteriali dei vari personaggi e si scrive la sceneggiatura da cui si ricava poi lo story board che ne visualizza con i disegni ogni inquadratura. Segue la realizzazione dei disegni: l’animatore disegna su un foglio trasparente la fase iniziale e quella finale di un’azione dinamica e inserisce in un secondo momento le posizioni intermedie sovrapponendo i fogli. Ogni ambientazione è disegnata a parte e viene utilizzata come fondale su cui appoggiare via via i vari personaggi nella fase della ripresa
Computer animation e innovazioni
L’utilizzo della computer animation offre numerose applicazioni sia per quanto riguarda la realizzazione e colorazione dei disegni, dando profondità alle scenografie e maggiore tridimensionalità alle figure, sia per il montaggio delle immagini e la sincronizzazione del sonoro. Alcune animazioni sono prodotte completamente al computer generando personaggi e ambienti virtuali ma con effetti realistici di grande spettacolarità. Sofisticati programmi consentono di muovere i muscoli facciali dei protagonisti variandone continuamente l’espressione.
Caratterizzazione e interazione
La caratterizzazione dei personaggi è un elemento decisivo per la resa del racconto; alcuni si basano su uno studio molto accurato di animali reali, altri invece sono inventati. L’animazione permette di rendere umani anche macchine e oggetti di uso comune trasformandoli in robot dotati di emozioni come gli esseri umani. Il film Chi ha incastrato Roger Rabbit segna una svolta nella tecnica di animazione facendo interagire tra loro attori in carne e ossa e cartoons. Grazie alla complessa tecnologia e a una divertente sceneggiatura i due mondi, reale e virtuale, si integrano perfettamente dando vita a situazioni esilaranti. Durante la lavorazione, gli attori recitano sul set accanto a dei pupazzi, mossi da tecnici esperti, che simulano i cartoni per studiarne movimenti e posizioni, poi le scene vengono girate nuovamente senza i pupazzi. In fase di montaggio si uniscono le immagini dei personaggi disegnati completando le scene.
Flipbook e animazione semplice
Il flipbook è il più semplice strumento per creare un effetto di animazione. Occorre un piccolo blocco di fogli di carta che, sfogliato rapidamente, trasforma le immagini disegnate in una sequenza in movimento. Immagina prima il protagonista della storia che vuoi raccontare e disegnalo sull’ultimo foglio del blocchetto, tracopia l’immagine sul foglio precedente modificandola solo in parte e prosegui così per tutti i fogli del libretto. A lavoro ultimato fai scorrere velocemente con una mano tutte le pagine: i disegni ti appariranno come una breve animazione .
Domande da interrogazione
- Qual è stata l'evoluzione del cinema d'animazione dai tempi di Walt Disney ad oggi?
- Come viene creata l'illusione del movimento nei film d'animazione tradizionali?
- Qual è il processo di creazione di un film d'animazione tradizionale?
- Quali sono i vantaggi dell'animazione digitale rispetto a quella tradizionale?
- Come si integra l'animazione con attori reali, come visto in "Chi ha incastrato Roger Rabbit"?
Il cinema d'animazione è passato dall'uso di milioni di disegni per creare film come "Biancaneve e i sette nani" di Walt Disney, all'uso della computer grafica e del digitale, che hanno reso i cartoni animati più spettacolari e realistici.
L'illusione del movimento è creata proiettando 24 fotogrammi al secondo, sfruttando il fenomeno della persistenza retinica, dove ogni immagine rimane impressa sulla retina per una frazione di secondo.
Il processo include una lunga fase di progettazione per definire i personaggi e la sceneggiatura, seguita dalla realizzazione dei disegni su fogli trasparenti, che vengono poi sovrapposti e fotografati per creare l'animazione.
L'animazione digitale offre profondità alle scenografie, tridimensionalità alle figure, e permette un montaggio delle immagini e una sincronizzazione del sonoro più sofisticati, creando effetti realistici e spettacolari.
In "Chi ha incastrato Roger Rabbit", attori reali interagiscono con pupazzi che simulano i cartoni, e le scene vengono girate nuovamente senza i pupazzi. In fase di montaggio, le immagini dei personaggi disegnati vengono unite per completare le scene.