Concetti Chiave
- L'illuminazione nel cinema è fondamentale per creare atmosfera e trasmettere emozioni, distinguendosi tra luce intradiegetica ed extradiegetica.
- Luce intradiegetica comprende fonti di luce visibili nella scena, come candele e lampadari, mentre la luce extradiegetica comprende strumenti come riflettori non visibili nella ripresa.
- L'illuminazione può essere contrastata, per drammaticità e tensione, o diffusa, per un effetto più omogeneo e rilassato.
- Tipi di illuminazione includono frontale per eliminare ombre, controluce per evidenziare contorni, dall'alto, dal basso per drammaticità, e laterale per definire i tratti del volto.
- Il colore nel cinema, introdotto negli anni '30 e perfezionato negli anni '50-'60, differenzia tra chiari e scuri, influenzando l'attenzione dello spettatore.
Indice
Il ruolo dell'illuminazione nel cinema
Anche l'illuminazione gioca un ruolo fondamentale durante la creazione di un film. Ci trasmette qualcosa che noi possiamo percepire, in base al suo e ai "giochi" che crea assieme alle ombre e ai colori. Prima di tutto bisogna avere chiara una distinzione, quella tra luce Con la prima s'intendono tutte quelle fonti di luce che rientrano nella messa in scena, per esempio camini accesi, candele, lampadari ecc. Con la seconda invece, intendiamo quelle fonti di luce che NON fanno parte della messa in scena, ma rientrano negli strumenti utilizzati dai produttori del film durante le riprese, come per esempio i riflettori, i quali infatti, non vengono mai ripresi dalla macchina da presa.
Differenze tra tipi di illuminazione
Dobbiamo però tener conto di un'altra differenza concernente l'illuminazione, ossia quella tra illuminazione - Illuminazione contastata: utilizzata per dare più drammaticità alla scena e in una situazione narrativa "forte". Essa crea netti contrasti tra zone in luce e in ombra, per esempio durante la messa in scena di un viso, il quale è per metà in ombra e metà in luce; questo per sottolinearne per esempio la sua ambiguità.
- Illuminazione diffusa: ricorre in situazioni meno drammatiche, più distese, offrendo una rappresentazione dell'immagine più omogenea.
Un altro tipo di illuminazione (o luce) è quella dinamica, ossia quella luce proveniente da fonti di luce in movimento, come ad esempio, i fari di una macchina che corre.
Tipi di illuminazione e loro effetti
Tipi di illuminazione: frontale, controluce, dall'alto, dal basso, laterale.
- Frontale: tende ad eliminare le ombre.
- Controluce: tende a evidenziare i contorni della figura illuminata.
- Dall'alto: luce che indica la presenza di una fonte di luce sopra il personaggio.
- Dal basso: dà drammaticità alla scena.
- Laterale: sottolinea i tratti del volto.
L'evoluzione del colore nel cinema
Per quanto concerne il colore, esso viene utilizzato per la prima volta nel cinema della metà degli anni 30', come semplice elemento decorativo per dare più spettacolarità alle scene. Teoricamente, di colore si può già parlare anche per i film in bianco e nero, in quanto il rapporto tra neri, bianchi e grigi ci suggerisce sempre una chiave di lettura di ciò che vediamo. E' però negli anni 50-60, grazie al miglioramento delle tecniche che esso si afferma e acquisisce importanza. Maggior attenzione, da parte dello spettatore, hanno i colori chiari rispetto a quelli scuri. Questi ultimi però, possono ricevere attenzione se posti su uno sfondo con colori chiari.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra luce intradiegetica ed extradiegetica nel cinema?
- Come si differenziano l'illuminazione contrastata e l'illuminazione diffusa?
- Quali sono i diversi tipi di illuminazione utilizzati nel cinema?
- Come è stato utilizzato il colore nel cinema dagli anni '30 in poi?
La luce intradiegetica include fonti di luce presenti nella messa in scena, come camini e candele, mentre la luce extradiegetica comprende fonti esterne come riflettori, non visibili nella scena.
L'illuminazione contrastata crea netti contrasti per drammaticità, mentre l'illuminazione diffusa offre un'immagine più omogenea e meno drammatica.
I tipi di illuminazione includono frontale, controluce, dall'alto, dal basso e laterale, ognuno con effetti specifici sulle ombre e sulla drammaticità della scena.
Il colore è stato inizialmente usato come elemento decorativo, ma dagli anni '50-'60 ha acquisito importanza grazie a tecniche migliorate, con colori chiari che attirano più attenzione rispetto a quelli scuri.