Concetti Chiave
- Il formato dell'inquadratura è centrale e si riferisce alla forma rettangolare, diversa dalla visione umana, ottenuta tramite sensori e obiettivi.
- Le dimensioni dell'inquadratura variano tra ripresa e riproduzione, influenzate dai dispositivi di visualizzazione: smartphone, schermi televisivi e cinematografici.
- Il rapporto d'aspetto definisce la relazione tra altezza e larghezza dell'inquadratura, evolvendo verso formati più orizzontali nel tempo.
- Lo standard storico del rapporto d'aspetto, 4/3, è stato superato dai formati panoramici come il cinemascope e l'attuale 16/9 televisivo.
- I dispositivi mobili hanno introdotto la tendenza del video verticalizzato, riflettendo l'uso naturale del telefono per la creazione e visione di contenuti.
Il ruolo del formato nell'inquadratura
Il formato riguarda la conformazione geometrica dell’inquadratura ed assume un ruolo centrale tra le diverse proprietà che la caratterizzano, per parlare di formato si prendere in considerazione tre aspetti:
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- La forma, è noto che il testo filmico prima è audiovisivo poi ha assunto una forma rettangolare, che non riproduce quella della visione umana, il cui campo visivo si conforma in modo bioculare, l’uso però di sensori che convogliano la luce nell’obbiettivo ritagliano la forma del rettangolo;
- La dimensione, fase di riproduzione dell’immagine, si deve infatti tenere a mente che la dimensione dell’inquadratura in fase di ripresa è sempre differente rispetto a quella riprodotta: un film trasmesso in tv, verrà alterato e perderà dettagli rispetto all’area che si posiziona ai margini del quadro. Quindi per il formato un certo ruolo è giocato dagli schermi dei dispositivi di riproduzione che possono essere divisi in almeno tre categorie, in base alla dimensione dell’area che assicurano all’inquadratura:
1. Area piccola, smartphones;
2. Area media, monitor pc o schermi televisivi;
3. Area grande, schermi cinematografici o video wall collocati in spazi pubblici o in sale museali;
Il rapporto d'aspetto nel cinema e televisione
- Il rapporto d’aspetto o aspect ratio, indipendentemente dalle dimensioni dello schermo di produzione, il formato di un’inquadratura è definito dalla relazione tra l’altezza e la larghezza della cornice, questa relazione è appunto chiamata rapporto d’aspetto [stabilito che altezza equivale a 1, la larghezza va da 1.33 e 2.55: nel primo caso immagine quasi quadrata, nel secondo una striscia rettangolare].
Questo rapporto si è modificato nel corso della storia del cinema e della televisione, per lo più evolvendo verso maggiore orizzontalità, il formato considerato standard fino agli anni ’50 è i 4/3 che corrispondeva al 1.33, questo formato veniva chiamato “Academic Ratio” e poi è stato riprodotto nei vecchi monitor televisivi. Negli anni ’50 questo formato venne poi messo in discussione soprattutto per l’introduzione dei formati panoramici come il cinemascope (2.35 primi, dando vita ai formati white screen). L’attuale rapporto di aspetto televisivo è di 16/9, quindi cerca di mantenere un aspetto panoramico e corrisponde all’1.78. Particolarmente rilevante in riferimento ai formati, è la trasformazione recente apportata dai dispositivi mobile, negli ultimi anni si è infatti affermato il video verticalizzato, come conseguenza della naturale modalità di impugnatura del telefono. La verticalità è però ricercata sia dai video amatori che girano i propri filmati, sia dagli utenti stessi che li visionano, consultandoli sui propri account social, o navigando sul web.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del formato nell'inquadratura cinematografica?
- Come si differenziano le dimensioni dell'inquadratura nei vari dispositivi di riproduzione?
- Cos'è il rapporto d'aspetto e come è cambiato nel tempo?
- Qual è l'impatto dei dispositivi mobili sui formati video?
Il formato dell'inquadratura è centrale e si riferisce alla forma geometrica, alla dimensione e al rapporto d'aspetto, influenzando come l'immagine viene percepita e riprodotta.
Le dimensioni variano in base al dispositivo: piccola per smartphone, media per monitor PC o TV, e grande per schermi cinematografici o video wall.
Il rapporto d'aspetto è la relazione tra altezza e larghezza dell'inquadratura. È evoluto da 4/3 (1.33) a formati più panoramici come il 16/9 (1.78), influenzato da innovazioni come il cinemascope.
I dispositivi mobili hanno introdotto il video verticalizzato, favorito dalla modalità di impugnatura del telefono, e adottato sia da video amatori che utenti sui social media.