Concetti Chiave
- Le galassie sono sistemi di stelle, polveri e detriti, tenuti insieme dalla forza gravitazionale e classificati in base a forma e dimensioni.
- Le galassie ellittiche sono caratterizzate da una forma sferica o ovoidale, con una densità stellare elevata, principalmente di stelle rosse anziane.
- Le galassie a spirale hanno un bulge centrale e bracci a spirale in cui si formano nuove stelle, circondati da un disco in rotazione.
- Le galassie irregolari non hanno una forma definita e sono caratterizzate da un'intensa formazione di stelle.
- Le galassie attive, come radiogalassie e quasar, emettono radiazioni anomale, spesso associate alla presenza di buchi neri centrali.
Le galassie sono sistemi di stelle tenuti insieme dalla forza di attrazione gravitazionale; esse possono avere forma e dimensioni diverse. Tra le varie stelle non vi è il vuoto: vi sono polveri, detriti, e particelle che costituiscono il mezzo interstellare; in alcune zone tali particelle sono particolarmente dense, tanto da generare vere e proprie nubi, come le nubi molecolari, le nubi di idrogeno e le nubi di polveri. Non tutte le galassie sono lontane tra loro: alcune sono tanto vicine da risentire l’una dell’attrazione gravitazionale dell’altra, formando i cosiddetti ammassi di galassie; la nostra galassia, la Via Lattea, fa parte di un ammasso di piccole dimensioni chiamato Gruppo Locale. A loro volta anche gli ammassi possono essere organizzati in sistemi più complessi, chiamati superammassi.
Classificazione delle galassie
Le galassie vengono classificate per forma e dimensioni e perciò abbiamo:
• Galassie ellittiche, di forma sferica o ovoidale, in cui la densità stellare è molto elevata in particolare nella zona centrale; non ci sono stelle giovani, ma per lo più stelle rosse in fase di vita avanzata; non ci sono nebulose di gas e quindi non si possono formare nuove stelle.
• Galassie a spirale, presentano un rigonfiamento centrale chiamato bulge, circondato da un alone sferoidale e da un disco appiattito in rotazione in cui si originano i bracci a spirale, formati da stelle, polveri e gas. Nella zona centrale sono presenti stelle anziane, mentre nei bracci ci sono stelle in formazione o stelle giovani.
• Galassie irregolari, non hanno una forma geometricamente definita; in esse vi è un’intensa attività di formazione di nuove stelle.
Galassie attive e radiogalassie
Indipendentemente dalle precedenti caratteristiche le galassie si classificano anche come attive, che emettono radiazioni in quantità anomale, dovute probabilmente a fenomeni turbolenti o esplosivi; secondo alcuni studiosi, l’attività di queste galassie dipende fortemente dalla presenza di un buco nero al centro che inghiotte la materia a velocità elevatissima: tale scomparsa di materia provocherebbe l’emissione di energia sotto forma di onde radio. Le galassie di questo tipo, che emettono energia sotto forma di onde radio, prendono il nome di radiogalassie. Potrebbero essere galassie attive anche i quasar, oggetti estremamente brillanti, situati ai margini dell’Universo osservabile. Essi vengono studiati con attenzione perché, essendo a milioni di anni luce di distanza permettono lo studio dello stesso Universo allo stato primordiale.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali tipologie di galassie e come vengono classificate?
- Cosa caratterizza le galassie attive e quali fenomeni sono associati a esse?
- Qual è l'importanza dei quasar nello studio dell'universo?
Le galassie sono classificate principalmente per forma e dimensioni in galassie ellittiche, a spirale e irregolari. Le galassie ellittiche hanno una forma sferica o ovoidale, le galassie a spirale presentano un bulge centrale e bracci a spirale, mentre le galassie irregolari non hanno una forma definita.
Le galassie attive emettono radiazioni in quantità anomale, probabilmente a causa di fenomeni turbolenti o esplosivi. Si ritiene che l'attività di queste galassie sia influenzata dalla presenza di un buco nero centrale che inghiotte materia, emettendo energia sotto forma di onde radio.
I quasar, oggetti estremamente brillanti situati ai margini dell'Universo osservabile, sono importanti perché permettono di studiare l'Universo allo stato primordiale, essendo a milioni di anni luce di distanza.