Concetti Chiave
- L'Umanesimo sposta il focus dal divino all'umano, pur mantenendo una significativa presenza di Dio, come dimostra la diffusione della Bibbia dopo l'invenzione della stampa nel 1455.
- L'Umanesimo e il Rinascimento, sebbene simili, differiscono: il primo rinnova la cultura, mentre il secondo risorge la civiltà.
- I periodi letterari italiani tra il 1380 e il 1545 includono l'Umanesimo latino, l'Umanesimo volgare, il Rinascimento maturo e il Manierismo.
- Durante questi periodi, generi letterari come il trattato, l'epistola, la poesia lirica, la novellistica, la tragedia e la commedia, e il poema si sviluppano o vengono ripresi.
- La questione della lingua vede tre teorie principali: l'uso del volgare del 1300 di Bembo, il volgare contemporaneo di Machiavelli, e il fiorentino delle corti.
Indice
L'Umanesimo e il suo contesto
Se nel mondo medievale il centro dell'attenzione comune era su Dio, nell'Umanesimo, come si può carpire dal nome stesso, il centro era l'uomo con le sue potenzialità. Tuttavia, non si può ancora parlare di una completa laicizzazione: l'uomo è artefice del proprio destino ma Dio riveste una posizione importante; ciò si può capire dal fatto che, con l'invenzione della stampa nel 1455, il libro più stampato da lì a un anno fu la Bibbia.
Lo sviluppo dell'ingegno umano fiorì in questo periodo, ma già Dante e Boccaccio nel 1300 scrissero delle opere dove era presente l'elemento dell'ingegno umano, anticipando dunque l'umanesimo.
Differenze tra Umanesimo e Rinascimento
Sebbene l'Umanesimo e il Rinascimento siano spesso visti come due periodi uguali, hanno delle sfumature diverse.
L'Umanesimo è il periodo dove rinasce la cultura, nel Rinascimento risorge la civiltà. La cultura (l'Umanesimo) non è che gli ingredienti, mentre la civiltà (il Rinascimento) è il risultato degli ingredienti mescolati insieme. La cultura umanista recupera quindi i classici e li riadatta alla civiltà rinascimentale.
Fasi della letteratura italiana
Il periodo che stiamo prendendo in osservazione parte dal 1380 (con il tumulto dei Ciompi a Firenze) e termina nel 1545 (con il Concilio di Trento). Durante questo periodo si succedono 4 fasi principali nella letteratura italiana:
1380-1469: Umanesimo latino.
1469-1492: Umanesimo volgare. (che ha come massimo esponente Lorenzo de Medici).
1492-1527: Rinascimento maturo.
1527-1545: manierismo. Il Rinascimento in questo periodo viene portato all'estremo e si perde l'originalità, dato che si realizzano opere d'arte (siano esse artistiche o letterarie) che si rifanno a un altro periodo storico, come suggerisce lo stesso nome (Manierismo = alla maniera di)
Con la Controriforma si crea la censura, ovvero il divieto di pubblicare alcune opere d'arte.
Generi letterari e teorie linguistiche
I principali generi letterari che nascono, si sviluppano o vengono ripresi in questo lungo periodo di tempo sono:
Il Trattato (che viene spesso composto come forma di dialogo tra l'autore e uno o più interlocutori e che avrà con Machiavelli il massimo splendore);
L'Epistola (ovvero il genere letterario della lettera)
La poesia lirica.
La novellistica.
La tragedia e la commedia. (che vengono riprese nel Manierismo dalla tradizione greca)
Il poema. (specie quello cavalleresco che avrà in Boiardo e in Ariosto i massimi esponenti)
In questo periodo storico, in cui l'Italia è frammentata in vari regni, ducati e principati, ci si interroga su che lingua adoperare per scrivere le varie opere letterarie; a tal proposito, vengono formulate tre principali teorie:
1) la prima è quella di Pietro Bembo, che nel 1525 afferma che il volgare da usare è lo stesso di Petrarca e di Boccaccio, ovvero del 1300. Dante non viene citato poiché le sue opere sono incentrate sulla poesia mentre in questo contesto si parla di prosa. Bembo afferma infatti che la lingua cambia nel corso del tempo e che, rifacendosi alla lingua degli antichi, si può comprendere ciò che viene scritto anche nel tempo.
2) la seconda teoria è quella di Machiavelli che nel 1515 afferma che bisogna invece adoperare il volgare a lui contemporaneo, affinché anche le persone più umili possano comprendere ciò che leggono.
3) la terza teoria non ha un autore di riferimento e afferma che bisogna adoperare il fiorentino usato nelle corti.
Domande da interrogazione
- Qual è il centro dell'attenzione nell'Umanesimo?
- Qual è il libro più stampato dopo l'invenzione della stampa nel 1455?
- Chi sono i massimi esponenti dell'Umanesimo volgare?
- Quali sono i principali generi letterari che nascono durante questo periodo?
- Quali sono le tre principali teorie sulla lingua adoperate per scrivere le opere letterarie?
L'uomo con le sue potenzialità.
La Bibbia.
Lorenzo de Medici.
Il trattato, l'epistola, la poesia lirica, la novellistica, la tragedia e la commedia, il poema.
La teoria di Pietro Bembo, la teoria di Machiavelli e la teoria del fiorentino usato nelle corti.