Concetti Chiave
- Le prime persecuzioni cristiane iniziarono a Gerusalemme, con autorità ebraiche contro gli Apostoli, poi si intensificarono sotto Nerone a Roma, culminando con la grande persecuzione di Diocleziano.
- Durante l'Impero Romano, i cristiani vennero perseguitati per la loro fede monoteista e per il rifiuto di partecipare ai culti pagani e alla vita pubblica.
- Le persecuzioni interne tra cristiani emersero con l'Arianesimo e il protestantesimo, provocando conflitti come la strage di Bartolomeo e la repressione dei puritani in Inghilterra.
- Nel XVII e XIX secolo, paesi come Giappone, Francia e Messico videro violente repressioni anti-cristiane, spesso legate a motivazioni politiche e sociali.
- Durante il nazifascismo, la Chiesa cristiana fu perseguitata insieme agli ebrei, con arresti e deportazioni nei campi di concentramento, come parte del piano di eliminazione ideologico del regime nazista.
In questo appunto di Religione si tratta delle persecuzioni dei cristiani dalle origini con Nerone, fino ai giorni nostri con il nazifascismo. Focus sulla storia e il contesto sociale di ogni persecuzione.
Persecuzione dei Cristiani
Prima di parlare della storia romana del 64, si deve far riferimento ai primi, se non vere e proprie persecuzioni, impedimenti della professione del cattolicesimo.
In particolare ciò avvenne a Gerusalemme, come descritto nel Nuovo Testamento. Le autorità ebraiche che lì vivevano e lì da sempre praticavano l'ebraismo, vennero a conoscenza dei primi tentativi di predicazione cristiana e iniziarono le prime persecuzioni verso coloro che oggi sono gli Apostoli delle comunità cristiane: Paolo, Stefano, Giacomo e Pietro. Fu anche in quel periodo che iniziò per gli ebrei, a loro volta, un periodo che vide la sua massima difficoltà nell'Olocausto della seconda guerra mondiale. Iniziarono proprio a Gerusalemme le prime imposizioni, e i conseguenti isolamenti, religiosi.
Nella storia romana, invece, la religione di stato svolgeva un compito importantissimo per la convivenza e la disposizione corretta degli ordini e dei doveri all'interno dello Stato. La religione, in poche parole, era considerata una delle espressioni ufficiali dell'impero, una sorta di prosecuzione di questo.
Detto questo, c'era una certa clemenza per razze, etnie, religioni differenti, poiché era la quotidianità, questo fino al 303. A patto che queste, ovviamente, non subentrassero a scombussolare l'equilibrio politico interno. Nel 64 con Nerone a capo dell'impero romano, avvenne il famoso incendio. Quando le autorità iniziarono a fare chiarezza sull'accaduto, Nerone diede, o almeno provò, tutta la colpa alle comunità cristiane. Stava avvenendo ciò che viene, ancora oggi, definito: la creazione di un nemico comune. I cristiani erano già da tempo esclusi dalla società e Nerone, consapevole di ciò, non fece altro che aumentarne i sospetti. Pietro e Paolo persero la vita proprio in questa occasione: accusati di empietà e sacrilegi e di aver cercato di distruggere gran parte della città di Roma.
Due secoli dopo, le persecuzioni continuano, ma sempre più presente è la religione cristiana: in moltissimi ormai si rifiutavano di effettuare sacrifici in onore della religione di stato, il paganesimo, e altrettanti ammettevano di non credere nella presenza di più di un dio. Inoltre la Chiesa e la sua struttura gerarchica ben organizzata minacciava la già presente instabilità politica e sociale dell'Impero, il cui esercito, per altro, era già in fase avanzata di anarchia.
La religione cristiana era ritenuta, come si legge in numerose testimonianze degli imperatori che si susseguirono, come una forma di credenza magica e i cristiani erano definiti quasi come degli atei che credevano in un solo dio.
Molti erano i motivi su cui si facevano forza i pagani per giustificare le loro imprese di persecuzioni:
- I cristiani non avevano immagini di culto
- I cristiani non avevano templi o altari dove sacrificare in onore del loro dio
- I cristiani si rifiutavano di combattere nell'esercito romano
- I cristiani non partecipavano alla vita pubblica
- I cristiani non partecipavano a scene teatrali, spettacoli, giochi circensi o bagni pubblici
Nel 250 Decio divenne il nuovo imperatore e qui iniziarono le vere pene di morte: ogni cristiano era violentato in strada, molti i martiri ma ancor di più i lapsi (coloro che dopo diverse pene anche corporali dichiaravano, mentendo, di credere nella presenza di più dei), anch'essi portati alla fine alla morte.
La vera "grande persecuzione" iniziò però nel 303 con Diocleziano al potere: l'ultima ma la più grave. Essa vide non solo violenza ma vere e proprie emanazioni di leggi per impedire i diritti legali ai cristiani ordinando, inoltre, che venissero fatti dei sacrifici da parte dei cristiani, in onore degli dei dell'impero romano pagano, pena l'esecuzione. Vennero poi espulsi dall'esercito, dal governo e infine dalla vita sociale in generale.
Persecuzioni tra cristiani
Nel IV secolo ormai il cristianesimo inizia ad avere molte filosofie e ideologie differenti al suo interno. Come quella dell'Arianesimo: non c'era la negazione della trinità ma si reputava Dio come un'entità unica, immodificabile, indivisibile e ingenerata, dunque il figlio di Dio era partecipe della natura di Dio ma di un'entità inferiore e non paragonabile.
C'era poi il protestantesimo, che vide le maggiori persecuzioni sia verso i cristiani cattolici sia contro i cristiani cattolici: la strage di Bartolomeo, la persecuzione tra Irlandesi e Inglesi, la repressione dei puritani in Inghilterra che portò i padri pellegrini a esiliarsi in America dove crearono le prime colonie degli Stati Uniti d'America.
Le persecuzioni moderne
Quando si parla di persecuzioni non si può non far riferimento anche a quelle moderne, cioè avvenute in epoca moderna e durate fino almeno alla seconda guerra mondiale.
Stiamo parlando di diverse nazioni come protagoniste di queste violenze: Messico, Giappone, Francia, Germania...
In Giappone nel XVII secolo i cristiani vennero crocifissi in pubblico: 40.000 persone uccise per la ribellione che ne scaturì. Qui più che parlare di persecuzione ai fini dell'equilibrio dell'impero si parla di persecuzione ai fini di impedire l'influenza straniera dentro le mura del potere.
In Francia invece avvenne durante la Rivoluzione Francese: in questo caso le persecuzioni miravano all'abbattimento in generale dei principi dell'Ancien Regime, il dio non era nessuno se non la ragione (per questo vennero anche sostituiti i nomi dei Santi e i giorni del calendario che riportavano alla tradizione cristiana e del vecchio ordinamento). Molti furono i preti ghigliottinati che non si consideravano figli dello Stato e della Repubblica ma solo della Chiesa cristiana. Tutto ciò veniva compiuto dall'esercito rivoluzionario francese.
In Messico nel XIX secolo si affermò una classe politica anticlericale e massonica che aveva come obiettivo eliminare ogni tradizione del paese. In contrasto si creò la Cristiada: 50.000 uomini armati cristiani contro chi limitava la libertà religiosa.
Infine c'è ovviamente da citare la più grande repressione storica e persecuzione razziale oggi conosciuta: Il nazismo. Famose le persecuzioni contro coloro che avevano il "sangue semitico" ovvero ebrei che venivano considerati colpevoli non solo della morte di Dio ma del loro aspetto esteriore e interiore, anatomicamente parlando. La Chiesa romana in questo, già agli albori, aveva sottolineato la sua totale distanza dalle ideologie tedesche di divinizzazione della razza germanica su tutte le altre. Così, oltre al primo passo da fare, secondo il fuhrer Hitler, e cioè la "soluzione finale", anche la Chiesa e i cristiani comparsero nella lista delle "soluzioni da prendere", quindi l'eliminazione di quest'ultima a guerra conclusa. Sebbene ciò, come sappiamo, non avvenne, nel 1934 iniziarono le prime eliminazioni fisiche di tutti i membri della Chiesa cristiana che si definivano incompatibili e distanti dalle ideologie naziste: persecuzioni, arresti, deportazioni nei campi di concentramento, condanne a morte.
Per ulteriori approfondimenti sulle persecuzioni cristiane vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Quali furono le prime persecuzioni dei cristiani e dove ebbero luogo?
- Come si svilupparono le persecuzioni dei cristiani nell'Impero Romano?
- Quali furono le principali persecuzioni tra cristiani nel IV secolo?
- Quali furono le persecuzioni moderne dei cristiani menzionate nel testo?
- Come reagì la Chiesa romana alle ideologie naziste durante la seconda guerra mondiale?
Le prime persecuzioni dei cristiani avvennero a Gerusalemme, come descritto nel Nuovo Testamento, dove le autorità ebraiche iniziarono a perseguitare i primi predicatori cristiani come Paolo, Stefano, Giacomo e Pietro.
Le persecuzioni nell'Impero Romano iniziarono con Nerone nel 64 d.C., quando accusò i cristiani dell'incendio di Roma. Successivamente, sotto Decio e Diocleziano, le persecuzioni divennero più sistematiche e violente, culminando con la "grande persecuzione" del 303.
Nel IV secolo, le persecuzioni tra cristiani furono caratterizzate da conflitti interni come quelli causati dall'Arianesimo e dal protestantesimo, che portarono a eventi come la strage di Bartolomeo e le persecuzioni tra Irlandesi e Inglesi.
Le persecuzioni moderne dei cristiani includono quelle in Giappone nel XVII secolo, durante la Rivoluzione Francese, in Messico nel XIX secolo, e sotto il nazismo in Germania, dove i cristiani furono perseguitati insieme agli ebrei.
La Chiesa romana si distanziò dalle ideologie naziste di divinizzazione della razza germanica e, nonostante le persecuzioni, arresti e deportazioni nei campi di concentramento, mantenne la sua opposizione alle politiche naziste.